MALVICINI FONTANA, Valerio
Vincenzo Lavenia
Impropriamente denominato Malvicino (così egli stesso si firmava nelle carte scritte durante la persecuzione dei valdesi di Calabria), nacque intorno al 1530 [...] Ruinagia, che si diede come altri alla fuga. I suoi beni furono confiscati in contumacia e divisi a metà tra il Fisco ducale e l'ufficio dell'Inquisizione, che in tal modo finanziò i lavori alle prigioni. A gestire le fasi di applicazione della ...
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GUINDAZZO, Francesco Antonio
Marcello Moscone
Nacque a Napoli da importante famiglia salernitana forse nel secondo decennio del XV secolo, visto che nel 1444 egli figura già tra i membri del Sacro Regio [...] e sottoposta all'autorità del gran camerario, essa doveva occuparsi del patrimonio regio, dei contenziosi che interessavano il Fisco, delle cause feudali, delle amministrazioni comunali, degli uffici vendibili e della contabilità di tutti gli uffici ...
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DORIA, Luciano
Giovanni Nuti
Nacque a Genova nella prima metà del secolo XIV.I secondo alcuni genealogisti da Ugolino.
Scarse sono le notizie su di lui. Eglì dovette avere alle sue dipendenze una piccola [...] eredi si trovarono in difficoltà economiche, perché la Repubblica intervenne in loro favore, dotando i figli con beni appartenenti al Fisco. Il suo corpo fu riportato a Genova nel 1381 dall'ammiraglio Gaspare Spinola e fu tumulato nella chiesa di S ...
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BRAGADIN, Angelo
Gino Benzoni
Patrizio veneto, nacque il 3 ott. 1552 (1553, secondo altre indicazioni), secondogenito di Marco di Nicolò e di Bianca di Angelo Correr. Dei suoi tre fratelli, Nicolò morì [...] la "dura sorte ha voluto che quasi sempre ne habia perso"; e non è solo il desiderio di commuovere gli agenti del fisco, ma anche l'istintivo sprezzo per la campagna proprio di chi conta sui guadagni del mare a fargli sminuire l'importanza dei beni ...
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DELBECCHI, Antonio
Giovanni Assereto
Nacque ad Oneglia (ora Imperia Levante) il 17 genn. 1826, ultimogenito di Giuseppe e di Argentina Semeria.
Rimasto orfano di entrambi i genitori venne costretto [...] Bellini lo teneva continuamente informato sulle difficoltà finanziarie della testata, sulla sua linea politica, sulle persecuzioni del fisco; gli accusava ricevuta delle somme che periodicamente il D. spediva; gli mandava opuscoli di Mazzini, perché ...
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CARRARA, Marsilio da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Figlio di Giacomo (II) e di Costanza da Polenta, nacque a Padova nel quarto decennio del XIV secolo. Il giorno in cui il padre venne assassinato (19 [...] l'impresa non avesse avuto esecuzione, una somma annuale di 12.000 ducati d'oro che sarebbero stati tratti dal fisco comunale.
Scoperto il complotto, seguirono l'arresto e la condanna di quanti vennero catturati. Il C. però, uscito subito dalla ...
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Rusticus
Emanuele Conte
A prima vista il termine rusticus sembra usato nelle fonti del Duecento in senso assai ampio, a intendere ogni lavoratore della terra. Nella legislazione di Federico II, dalla [...] La controversia che ne sorse non vide però i rustici come parte in causa, bensì oppose i signori di Sorrento al fisco regio: in discussione non era dunque la libertà astratta dei contadini, ma la loro dipendenza da un signore particolarmente benevolo ...
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CACHERANO D'OSASCO, Ottaviano
Valerio Castronovo
Secondogenito di Giovanni, signore di Osasco e conte di Rocca d'Arazzo, e di Margherita Provana di Leyni (se ne ignora la data di nascita), dopo aver [...] Pedemontani, e perseguendo dal suo posto in Senato ogni iniziativa suscettibile di intaccare le ragioni del demanio e del fisco ducale.
La sua dedizione veniva infine premiata con la chiamata, il 25 giugno 1575, alla carica di gran cancelliere ...
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GIOVANNI
Ulrich Schwarz
Secondo duca di Amalfi di questo nome, figlio del duca Sergio (III) e di sua moglie Maria della casa dei principi di Capua.
G., che regnò con varie interruzioni dal 1029 al 1068-69, [...] , ma recano la sua sottoscrizione autografa. In essi G. dà disposizioni a proposito di entrate e proprietà appartenenti al Fisco (publicus). Un documento giudiziario (charta iudicii) del 1055 è l'unico documento di questo genere emesso da un duca ...
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Primo imperatore romano (Roma 63 a.C. - Nola 14 d.C.). Fondatore dell'Impero romano, la sua opera chiuse definitivamente la crisi della repubblica, ormai inadeguata a reggere lo stato attraverso l'oligarchia [...] degli acquedotti, ecc., la monetazione in oro e in argento. Divise le province in senatorie e imperiali, creò il fisco imperiale con i redditi delle province da lui dipendenti; provvide all'istituzione del censo provinciale. Creò contingenti fissi di ...
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fisco
s. m. [dal lat. fiscus, propr. «cesta», poi «cassa dello stato, tesoro»] (pl., raro, -chi). – 1. Nel linguaggio corrente, indica lo stato nella sua attività finanziaria e in partic. nei suoi rapporti con i contribuenti: avidità, esosità...
fischiare
(pop. tosc. fistiare) v. intr. e tr. [lat. tardo fistŭlari, propr. «suonare la fistŭla, cioè la zampogna»] (io fìschio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mandare un suono acuto e stridulo: a. Di certi uccelli o altri animali: i merli,...