VANONI, Ezio
Sergio STEVE
Studioso di finanza pubblica e uomo politico, nato a Morbegno il 3 agosto 1903, morto a Roma il 16 febbraio 1956. Si laureò in giurisprudenza (1925) all'università di Pavia [...] del carico tributario, perfezionando gli accertamenti e riducendo le evasioni, come effetto di una maggiore fiducia nei rapporti tra fisco e contribuenti. A questo scopo la legge di perequazione - oltre ad apportare sgravî di aliquote ed aumenti dei ...
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governo indiretto
(ingl. indirect rule) Sistema amministrativo che prevaleva nell’impero coloniale britannico in Africa nella prima metà del sec. 20°. In termini generali g.i. significa governare popoli [...] . Alle loro corti il governo coloniale attribuì poteri e competenze in materia di giustizia civile e penale, ordine pubblico, fisco, sanità, istruzione ecc. L’emirato di Kano in Nigeria, la Confederazione Ashanti (➔ Asante) in Costa d’Oro, il regno ...
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BARBERI (Barbieri, Barberio, de Barbera, Barberius), Giovanni Luca
Filippo Liotta
Procuratore fiscale e ufficiale della cancelleria o, come egli stesso si definisce, "Magister riotarium regie Cancillarie", [...] e gli atti di investitura dei medesinu, le successioni e le decadenze nel rapporto feudale, la rendita percepita dal fisco, la legittimità o meno del possesso dal primo quesitore sino all'ultimo possessore del feudo.
Attingendo a materiali di prima ...
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DIAZ GARLON, Maria
Felicita De Negri
Figlia di Ferrante conte di Alife e di Violante Grappina, se ne ignorano data e luogo di nascita, probabilmente avvenuta nell'ultimo ventennio del sec. XV a Napoli, [...] del Regno "in casu soluti matrimonii", le fossero restituiti la dote e l'antefato e che, di conseguenza, il Regio Fisco, a vantaggio del quale i beni del Sanseverino erano stati espropriati, riconoscesse i suoi diritti sul feudo di Fiumefreddo. La D ...
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DE SENA, Antonio
Francesco Cesare Casula
Figlio di Giovanni cavaliere sardo di origine probabilmente senese, non si sa quando nacque. Fu cavaliere, coppiere, consigliere e camerlengo reale sotto Alfonso [...] Fluminella (Flumini) e Cepola-Quarto. Secondo il Vico, ripreso dal Tola, lo stesso 20 luglio 1436 il D. comprò dal Fisco aragonese anche le "ville" di Ghilarza, Abbasanta e Aidomaggiore in Parte Guilcier. Sempre da quell'anno 1436 fu in contrasto coi ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] quarant’anni. Nella decisione del giudice la risposta imperiale, però, assume una valenza generale, orientandone la decisione a favore del fisco dato che, precisa l’organo giudicante, «non tocca a me, visto che mi si offre una sacra legge, turbare il ...
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CAPECE GALEOTA, Fabio
Carla Russo
Nacque a Napoli nel 1572, in un'antica famiglia patrizia napoletana, aggregata al seggio di Capuana. Si dedicò agli studi di giurisprudenza, avendo come maestro, tra [...] 419).Nel ribadire le prerogative di quest'ultimo il C. affermava nei suoi Responsia fiscalia come anche nel Discorso fatto per il regio fisco e patrimonio di S.M. in questo Regno (Napoli, Bibl. naz., ms. 21. C. 41)che nessuna interferenza ad opera di ...
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Magister procurator
BBeatrice Pasciuta
Le funzioni del magister procurator sono disciplinate da un gruppo di novelle sulla cui datazione la storiografia si è divisa: se infatti alcuni collocano queste [...] Regno, fosse istituito un magister procurator che insieme al magister fundicarius dovesse riscuotere e conservare i proventi del fisco. Le competenze del primo riguardavano inoltre il recupero di tutti i beni del demanio detenuti da soggetti privi ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Giovanni Antonio Donato
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Nacque a Cellino nel 1485, terzogenito di Andrea Matteo e di Isabella Piccolomini d'Aragona. Al momento della rivolta di Atri contro il duca (1504), trovò [...] Antonio conte di Conversano, rimasto unico erede del patrimonio degli Acquaviva, riuscì, dopo una difficile e costosissima causa col fisco, a vedere riconosciuti i propri diritti, per cui divenne duca d'Atri e conte di Conversano.
Per quanto si ...
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Fenomeno, diffuso soprattutto in fasi di squilibrio sociale e politico, per il quale bande di malfattori, riunite e disciplinate sotto l’autorità di un capo, attentano a mano armata a persone e proprietà. [...] le terre sottoposte alla Spagna, traendo però alimento dai bassi strati delle popolazioni, gruppi di contadini che, oppressi dal fisco e angariati dai padroni, si davano alla macchia costituendo il nerbo del b. catalano, calabrese e abruzzese. Fin ...
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fisco
s. m. [dal lat. fiscus, propr. «cesta», poi «cassa dello stato, tesoro»] (pl., raro, -chi). – 1. Nel linguaggio corrente, indica lo stato nella sua attività finanziaria e in partic. nei suoi rapporti con i contribuenti: avidità, esosità...
fischiare
(pop. tosc. fistiare) v. intr. e tr. [lat. tardo fistŭlari, propr. «suonare la fistŭla, cioè la zampogna»] (io fìschio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mandare un suono acuto e stridulo: a. Di certi uccelli o altri animali: i merli,...