Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] f. scienza prima o f. prima o anche teologia, e la pone accanto alle altre scienze da lui chiamate teoretiche, la matematica e la fisica, ma in posizione di privilegio rispetto a esse.
La f. come pratica di saggezza
Il motivo della f. come ricerca e ...
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Opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse. La parola viene dal greco ἐγκύκλιος παιδεία, «istruzione circolare, insieme di dottrine che [...] è costituito dal corpus delle opere di Aristotele, che elaborò una classificazione delle scienze in teoretiche (filosofia, fisica e matematica), pratiche (etica e politica), poietiche (arti), schema ripreso dagli autori di e. d’età medievale. Esempi ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] anche nella filosofia naturale la certezza propria delle verità immutabili. In realtà, ciò non avvenne né nelle s. fisico-matematiche né tanto meno in quelle esclusivamente fondate sull’osservazione e la classificazione dei fatti. Durante tutto il 18 ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] l’esperienza.
D’altra parte le singole scienze si svilupparono automaticamente secondo i criteri prefissati, a opera di grandi matematici e fisici, come G.L. Lagrange, A.-M. Legendre, G. Monge, P.-S. de Laplace, F.W. Herschel; la chimica moderna ...
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calcolatóri paralleli Locuzione riferita a calcolatori costituiti da un insieme di processori le cui unità di calcolo sono in grado di elaborare contemporaneamente uno stesso calcolo, consentendo la risoluzione [...] di prevederne lo sviluppo nel tempo, ma con i normali strumenti offerti dalla matematica ciò risulta spesso difficile se non impossibile. Vediamo qualche esempio tratto dalla fisica: il moto dei pianeti nel Sistema solare o quello dei quarks all ...
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Astronomo, fisico e matematico (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827), uno dei massimi scienziati francesi dell'epoca napoleonica. La sua opera fondamentale è il Traité de mécanique céleste (5 [...] Diede notevoli contributi all'elettromagnetismo e a molti altri campi della fisica (teoria dei fenomeni capillari, acustica, teoria dei gas, calorimetria ecc.); in matematica fu determinante per lo sviluppo dell'analisi algebrica e infinitesimale e ...
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Fisico (Vienna 1887 - ivi 1961). Dopo aver frequentato il prestigioso Gymnasium di Vienna, S. si iscrisse all'università nel 1906, dove frequentò le lezioni di fisica teorica tenute da F. Hasenöhrl, [...] , dal momento che S. stesso fu in grado di chiarire che, dal punto di vista matematico, il suo approccio era equivalente a quello dei fisici di Gottinga. Egli mise infatti in risalto come le particolari regole di commutazione per le coordinate ...
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Matematico italiano (Padova 1873 - Roma 1941). La sua opera ha avuto rilevanza fondamentale in svariati campi della matematica pura e applicata. A lui e al suo maestro G. Ricci Curbastro si deve l'elaborazione [...] simultaneamente un aspetto ondulatorio e un aspetto corpuscolare. Non estraneo e non insensibile ai nuovi sviluppi della fisica atomica e ai problemi matematici da essa posti, nel 1927-28 aveva elaborato, per non parlare che di uno dei contributi più ...
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Fisico inglese (Wigton, Cumberland, 1862 - Londra 1942), prof. di matematica e fisica all'univ. di Adelaide, quindi in quelle di Leeds e di Londra. La sua opera, insieme a quella del figlio William Lawrence, [...] fu dedicata principamente allo studio dei cristalli per mezzo dei raggi X. Essi per primi costruirono uno spettrografo basato sulla diffrazione dei raggi X da parte di reticoli cristallini, riuscendo a ...
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GALILEI, Galileo
Roberto MARCOLONGO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Da Vincenzo Galilei (v.) e da Giulia degli Ammannati, nacque Galileo in Pisa il 15 febbraio 1564. Dal padre ereditò il gusto per la musica [...] le sue conoscenze della filosofia peripatetica e della fisica aristotelica. Interrotti gli studî universitarî, forse per del padre (1591), lo indussero a chiedere la cattedra di matematica a Padova, che ottenne (sett. 1592), succedendo al Moletti, ...
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fisico-matematico
fìṡico-matemàtico (o fiṡicomatemàtico) agg. (pl. fìṡico-matemàtici o fiṡicomatemàtici). – Che riguarda insieme la fisica e la matematica: ricerche fisico-matematiche.
matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...