Utilizzo degli astri per determinarne i presunti influssi sul mondo terreno e in base a essi prevedere avvenimenti futuri o dare spiegazione di fatti passati rimasti sconosciuti.
Le origini
Le origini [...] .
Gli sviluppi
I progressi dell’astronomia e della matematica della scuola d’Alessandria innalzarono l’a. a , Tolomeo sostenne la validità delle predizioni fondate sull’influenza fisica degli astri e delle loro combinazioni.
I cristiani dei ...
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Insieme di studi e tecniche che utilizzano le conoscenze delle varie branche delle scienze (fisica, chimica ecc.), unite a quelle tecnologiche (per es. materiali), per risolvere problemi applicativi e [...] James Watt nel campo dell’ingegneria meccanica.
Nel 19° sec., con i progressi della matematica e della chimica, con le moderne interpretazioni di già noti fenomeni fisici e con le nuove scoperte, la figura dell’ingegnere «industriale» si affianca a ...
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Naturalista e filosofo (Cosenza 1509 - ivi 1588). Figura di rilievo nel quadro del pensiero filosofico del suo tempo, T. elaborò un naturalismo ilozoistico (cioè una concezione della natura come un tutto [...] università di Padova, dedicandosi principalmente a studi di matematica, ottica, filosofia. Dopo circa un decennio, principio motore è interno, non esterno come il motore della fisica aristotelica) a causa del calore che tutto pervade come spiritus ...
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Disciplina scientifica che realizza il collegamento concettuale e operativo tra la fisica e la biologia. Il principale obiettivo che la b. si propone è quello di capire che tipo di sistema fisico sia un [...] di un riferimento teorico il più generale possibile. Infatti l’uso del linguaggio della matematica e dei tradizionali metodi della fisica comportava, nella maggior parte dei casi, semplificazioni talmente drastiche da alterare in modo irreparabile ...
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Filosofo tedesco (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Mon ica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e Jena, dove seguì le lezioni di logica di G. Frege. Nel 1921 conseguì [...] a Jena il dottorato in fisica con la dissertazione Der Raum. Dopo un lungo periodo dedicato allo studio delle opere di E. Mach, G. Frege e B. Russell si trasferì a Vienna chiamato da M. Schlick come istruttore di filosofia presso l'Università. Negli ...
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Inventore francese (Chitenay, presso Blois, 1647 - Londra 1714). Medico e cultore di fisica a Parigi; passato in Inghilterra, collaborò con R. Boyle, fu accolto nella Royal Society di Londra e infine divenne [...] Londra dove rimase presso la Royal Society fino al 1687, quando fu chiamato dal langravio di Assia alla cattedra di fisica e matematica di Marburgo. Dimenticato e in miseria, visse gli ultimi anni in Inghilterra. ˊ Pentola di P. (o marmitta di P., o ...
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Astronomo, ottico, naturalista (Modena 1786 - Firenze 1863). Costruì obiettivi acromatici per microscopi e inventò l'obiettivo a immersione omogenea; fondamentali le sue ricerche sulla fecondazione delle [...] piante.
Vita e opere
Ingegnere, professore di matematica a Modena (1815-25), fu nel 1831 chiamato a Firenze da Leopoldo II come astronomo nel Museo di fisica e storia naturale. Costruì obiettivi acromatici per microscopi, di una notevole perfezione, ...
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Fisico irlandese (Skreen, Sligo, 1819 - Cambridge 1903); prof. di matematica nell'univ. di Cambridge (dal 1837), membro della Royal Society; socio straniero dei Lincei (1888). Con J. C. Maxwell e W. T. [...] Kelvin è stato tra i maggiori esponenti della scuola fisico-matematica inglese del sec. 19º. Fondamentali molte sue ricerche di idrodinamica, elasticità, teoria delle onde e ottica fisica. Le sue opere sono raccolte nei Mathematical and physical ...
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Matematico e astronomo (Modena 1633 - Padova 1687). Dapprima avvocato a Firenze, si dedicò poi a studî di fisica e matematica e collaborò a numerose ricerche astronomiche con C. Malvasia, nella specola [...] della villa di questo a Panzano, fino al 1664. Fu prof. di matematica all'univ. di Bologna, poi di astronomia e di meteore a Padova. Incaricato di regolare il Piave e altri fiumi, si occupò anche di fortezze e di miniere. Nel 1668 scoprì una cometa e ...
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Fisico (Albany, New York, 1797 - Washington 1878); uno dei pionieri dell'elettromagnetismo, fu dapprima apprendista orologiaio e orefice; attratto dalla fisica, entrò all'Accademia di Albany, dove divenne [...] prof. di matematica e fisica (1826), indi (1832) al College of New Jersey (attuale univ. di Princeton), infine ( correnti indotte in un circuito da magneti in movimento; dette poi le basi fisiche del telegrafo elettromagnetico realizzato da S. Morse. ...
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fisico-matematico
fìṡico-matemàtico (o fiṡicomatemàtico) agg. (pl. fìṡico-matemàtici o fiṡicomatemàtici). – Che riguarda insieme la fisica e la matematica: ricerche fisico-matematiche.
matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...