Filosofo (Montpellier 1798 - Parigi 1857). Allievo della Scuola Politecnica a Parigi nel 1814 e 1815, segretario di Saint-Simon dal 1817 al 1824, il suo primo interesse, sotto l'influenza appunto di Saint-Simon, [...] da Comte secondo un criterio di decrescente generalità e di crescente complessità. Le scienze comtiane sono: matematica, astronomia, fisica, chimica, biologia, sociologia. La scienza è - o deve essere - il sapere positivo, ossia quel sapere che ...
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Filosofo (n. in Slesia tra il 1220 e il 1230 - m. dopo il 1277). Figura di pensatore medievale ricordata per aver condotto ricerche sui problemi naturali, principalmente ottici. Accanto a tali ricerche, vanno [...] (visus) esposte nella Perspectiva: qui la causalità efficiente delle cause naturali è studiata "con dimostrazione matematica e fisica" riconducendola ai "vari modi di visione" e cioè utilizzando schemi presi dalla propagazione della luce secondo ...
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Matematico e fisico (Borgo San Sepolcro 1600 - Pisa 1635). Allievo e amico di Galilei, fornì importanti contributi nell'ambito dello studio della fisica.
Vita
Allievo a Pisa di B. Castelli presso la cattedra [...] 1626 fu nominato successore di Castelli alla cattedra pisana di matematica. Durante la permanenza di Galilei a Roma per il Maestro.
Opere
Notevoli i suoi contributi nel campo della fisica: fece acute osservazioni sui fenomeni di capillarità ("moto ...
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Filosofo (Norwich 1675 - Londra 1729). Studiò a Cambridge dove entrò in contatto con Newton; fu parroco della chiesa anglicana di Norwich e poi cappellano della regina Anna. L'attività filosofica di C. [...] fu principalmente rivolta alla diffusione della fisica di Newton e al tentativo di conciliarla con la teologia anglicana. A della rivelazione, sosteneva la possibilità di una dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio e un razionalismo etico che ...
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Filosofo, scienziato (Napoli 1608 - Roma 1679). Allievo a Roma di B. Castelli, insegnò matematica a Messina, a Pisa, forse di nuovo a Messina e infine a Roma. In contatto con altri matematici e scienziati [...] delle cause epidemiche in un contesto di filosofia corpuscolare, alle edizioni dei matematici greci (Euclide, Apollonio, Archimede), alle opere astronomiche e di fisica celeste, in cui, accanto a una lucida comprensione dei presupposti della nuova ...
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Filosofo francese (Parigi 1869 - Aix-les-Bains 1944). Fondatore e direttore della Revue de métaphysique et de morale, prof. alla Sorbona (1909), editore delle Oeuvres complètes di B. Pascal (14 voll., [...] . In base a questo modo d'intendere la filosofia, B. ha tentato di delineare le tappe sia della ricerca matematica e fisica, sia delle attività intellettuali umane, come storia d'idee, evolversi della riflessione critica, di una ragione cioè che ...
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Fisico statunitense (n. Mineola, New York, 1951). Terminati gli studî all'univ. di Chicago (1970) e ottenuto il MA in matematica a Princeton (1972), ha conseguito nella stessa univ. il PhD in fisica (1974). [...] 2000); ha collaborato con D. Gross e H. D. Politzer, con i quali ha condiviso il premio Nobel per la fisica (2004) loro assegnato per la scoperta della libertà asintotica nella teoria dell'interazione forte fra particelle. Tra le sue pubblicazioni ...
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Scienziato (Kieslingswalde, Görlitz, 1651 - Dresda 1708). Volontario nell'esercito olandese nella guerra contro la Francia; si occupò di matematica, fisica e filosofia e fu in relazione con i più grandi [...] scienziati e filosofi del tempo come Ch. Huygens, I. Newton, B. Spinoza e G.W. Leibniz. Studiò la risoluzione di equazioni algebriche, trasformandole razionalmente (trasformazione di T.) in equazioni binomie. ...
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Matematico italiano (Viterbo 1901 - Bagnaia 1956). Prof. di analisi matematica nelle univ. di Firenze (1926), Cagliari (1927), Palermo (1928), Bologna (1932). Organizzò la sezione matematica dell'univ. [...] divenne titolare di alta analisi presso l'Istituto nazionale di alta matematica in Roma. Socio corrispondente dei Lincei (1954) e membro di questi, in contrapposto ai fenomeni entropici della fisica retti dal principio di causalità, sarebbero retti ...
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Pseudonimo dello scrittore e patriota Giuseppe Barilli (Budrio 1812 - Bologna 1894). Datosi agli studî di matematica e filosofia, esordì col Discorso sull'incivilimento (1837) e col Trattato popolare di [...] fisica (1846); prof. di meccanica e idraulica nell'univ. di Bologna dal 1848, volontario nella guerra del 1848, deputato e segretario dell'Assemblea costituente romana, stese il decreto di proclamazione della repubblica (9 febbraio 1849). Esule a ...
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fisico-matematico
fìṡico-matemàtico (o fiṡicomatemàtico) agg. (pl. fìṡico-matemàtici o fiṡicomatemàtici). – Che riguarda insieme la fisica e la matematica: ricerche fisico-matematiche.
matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...