Scienza che studia le funzioni degli organismi viventi – animali e vegetali – per conoscere le cause, le condizioni e le leggi che determinano e regolano i fenomeni vitali.
La moderna sistematizzazione [...] , P.-J. Pelletier, J.-R. Caventou, H.-J. Dutrochet, J. von Liebig) che sono ricordati dai chimici, oltre che dai fisiologi. Le prime osservazioni sulla circolazione della linfa nelle piante si devono ad T.A. Knight, T. Graham, S. Hales. Nel 1862 ...
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Biochimico e fisiologo (Ratibor, 1826 - Berlino 1894), fratello di Ludwig. Costretto per motivi familiari ad abbandonare gli studî di medicina, proseguì privatamente l'attività di ricerca, ospitato presso [...] il laboratorio del fisiologo Rudolf Heidenhain, a Breslavia. Nonostante i notevoli risultati raggiunti nello studio degli enzimi (a T. si deve una prima classificazione di questi ultimi in base all'attività specifica) e dei modelli di membrane ...
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Anatomista e fisiologo (Diessenhofen 1653 - Mannheim 1727), insegnò a Heidelberg; diede (1686) la prima esatta descrizione delle ghiandole proprie della parete duodenale (ghiandole di B.). ...
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Fisico e fisiologo (Roggenhausen 1853 - Friburgo 1928), dal 1883 prof. di fisiologia a Friburgo; si occupò prevalentemente di ottica fisiologica. A K. si deve la legge di duplicità di von Kries. ...
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Anatomista e fisiologo (Bamberga 1770 - Monaco di B. 1841). Prof. successivamente a Bamberga (1794), Würzburg (1803), Landshut (1823), Monaco (1826). Diede impulso agli studî sull'evoluzione embriologica [...] dell'organismo animale. Tra i suoi scritti: Beitrag zur Entwicklungsgeschichte des menschlichen Gehirns (1814) ...
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Anatomista e fisiologo tedesco (Lipsia 1776 - Königsberg 1847); prof. a Dorpat (1811) e a Königsberg (1814), autore di lavori di dietetica, patologia generale e storia della medicina: si occupò particolarmente [...] della morfologia e fisiologia del sistema nervoso. ...
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Anatomista e fisiologo (Harderwijk 1650 - Leida 1692), prof. di anatomia e medicina a Leida (dal 1687). È detto canale di N. una formazione anatomica della donna, residuo di un diverticolo peritoneale, [...] che può essere origine di cisti ...
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Anatomista e fisiologo tedesco (Hannover 1829 - Gottinga 1905), prof. a Basilea (1855), poi a Friburgo (1858) e infine a Gottinga (1860). Si occupò dell'anatomia e fisiologia della cute (corpuscoli di [...] M.), della fisiologia dell'occhio e di numerosi problemi di chimica biologica (assorbimento e utilizzazione dell'ossigeno, ricambio intermedio, ecc.). ...
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Farmacologo e fisiologo tedesco (Brunswick 1873 - Pontresina 1927). Svolse la sua attività a Utrecht dove fondò il primo istituto farmacologico olandese che assurse a grande fama: tra i suoi lavori si [...] devono ricordare quelli sulla fisiologia dell'intestino e quelli di neurofisiologia sulla regolazione della posizione del corpo. ...
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Medico e fisiologo britannico (Londra 1875 - Cambridge 1968), dal 1928 al 1942 direttore del National institute for medical research a Hampstead (Londra), premio Nobel nel 1936 per aver individuato (con [...] O. Loewi) il meccanismo biochimico della trasmissione dell'impulso nervoso. Autore d'importanti studî sull'istamina, la tiramina, gli ormoni ipofisarî. Dei suoi numerosi scritti ricordiamo: Adventures ...
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fisiologo
fiṡiòlogo s. m. (f. -a, poco com.) [dal lat. tardo physiolŏgus, gr. ϕυσιολόγος (v. oltre)] (pl. -gi, non com. -ghi). – Cultore della fisiologia, studioso di fisiologia. In origine, furono chiamati ϕυσιολόγοι da Aristotele i filosofi...
fisiologia
fiṡiologìa s. f. [dal lat. physiologĭa, gr. ϕυσιολογία «scienza della natura», comp. di ϕυσιο- «fisio-» e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia le funzioni degli organismi viventi, animali e vegetali, e mira a conoscere le cause,...