Fisico francese (Parigi 1819 - Venteuil, La-Ferté-sous-Jouarre, 1896); membro dell'Accademia delle scienze (1860) e del Bureau des longitudes (1878); socio straniero dei Lincei (1883). Si occupò dapprima [...] porta il suo nome, per determinare l'influenza esercitata da un mezzo ottico in movimento sulla velocità della luce che in esso si propaghi, pervenendo alla scoperta del fenomeno oggi ricordato come effetto Fresnel-Fizeau (v. Fresnel, Augustin-Jean). ...
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Orologiaio e costruttore di apparecchi di fisica (Parigi 1804 - ivi 1883). Costruì un telegrafo elettrico a due aghi, sperimentato a Rouen (1846-52), con cui venivano riprodotti i segnali del telegrafo [...] aereo di C. Chappe. Collaborò con H.-L. Fizeau nelle ricerche sulla propagazione della luce in mezzi ottici in movimento; costruì il meccanismo a ruota dentata di cui il Fizeau si servì per determinare la velocità della luce. ...
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Metrologo tedesco (Münster 1876 - ivi 1950); dal 1893 lavorò presso la commissione tedesca per l'unificazione dei pesi e delle misure. Si è occupato in particolare di elettrotecnica e di interferometria. [...] Ha ideato due comparatori interferenziali, uno analogo a quello di Fizeau, l'altro a doppio prisma, per misurare lo spessore e controllare il parallelismo dei blocchetti Johansson per calibri campione. ...
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Fisico francese (Parigi 1819 - ivi 1868); fisico all'Osservatorio di Parigi (1854) e membro dell'Accademia delle scienze, s'interessò di questioni ottiche ed elettriche relative all'arco elettrico. Ideò [...] la rotazione terrestre, desumendola dalla rotazione che subiva il piano di oscillazione del pendolo. Insieme con H.-L. Fizeau effettuò ricerche sulla diffrazione e polarizzazione della luce mostrando che essa varia in ragione inversa dell'indice di ...
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Fisico e matematico (Salisburgo 1803 - Venezia 1853); prof. alla scuola tecnica di Praga (1835), passò nel 1847 a Chemnitz e l'anno seguente all'università di Vienna, dove nel 1851 ebbe la cattedra di [...] nel 1842, di un interessante fenomeno noto appunto come effetto D. o anche come principio di D. o principio diD. - Fizeau (per le applicazioni che questo ultimo fece del principio all'astronomia). Al D. si devono anche un metodo per la determinazione ...
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DURONI, Alessandro
Michele Falzone Del Barbarò
Nacque a Canzo (Como) il 30 maggio 1807 da Antonio e Giustina Molteni. Come L. Suscipj, A. Luswerg e E. F. Jest arrivò alla dagherrotipia dall'ottica e [...] il sistema di Daguerre, inventando il "nietodo positivo-negativo", cioè la possibilità, già indicata da H. Fizeau, di trasformare la lamina dagherrotipica in una matrice inchiostrabile e quindi riproducibile. Negli anni successivi, aggiornandosi ...
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Fisico (Wittenberg 1804 - Gottinga 1891), fratello di Ernst Heinrich. Tra i maggiori fisici tedeschi, condusse importanti ricerche soprattutto nel campo dell'elettricità e del magnetismo. Costruì, in collaborazione [...] superate, ne determinò sperimentalmente il valore, risultato quasi eguale alla velocità della luce nel vuoto misurata da A. H. Fizeau. Ma mentre per W. il risultato non era "di natura tale da suscitare speranze", per J. C. Maxwell, invece ...
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