ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] e nel Quattrocento, nella miscellanea Dante e l'Italia, Roma 1921; M. Barbi, Della fortuna di D. nel secolo XVI, già cit.; F. Flamini, D. nel Cinquecento e nell'età della decadenza, in D. e l'Italia, cit.; e per ciò che si riferisce al Settecento, M ...
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SIMEONI, Gabriello
Enrico Carrara
Poligrafo, nato a Firenze il 25 luglio 1509, fu dei molti che trovarono, o almeno cercarono, la loro fortuna presso la corte di Francesco I aperta alla cultura italiana. [...] ) sull'identificazione della gallica Gergovia invano assalita da Cesare, fu oggetto di discussione fino ai nostri giorni.
Bibl.: F. Flamini, Le lettere italiane alla corte di Francesco I, in Studi di storia lett. ital. e straniera, Livorno 1895, pp ...
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Figlio di Gaspare e di Roberta de' Guisi. Non si sa con certezza se sia di Ariano di Puglia, dove certo era nata sua madre, né quando sia nato e morto; ma fiorì verso il 1520 e visse a lungo a Napoli. [...] , e per qualche lontana analogia col Giorno del Parini.
Bibl.: F. Lo Parco, Un accademico pontaniano del sec. XVI precursore dell'Ariosto e del Parini, Ariano 1898; cfr. F. Flamini, in Rassegna bibliogr. della letter. ital., VI, pp. 289 segg. ...
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fiume
Bruno Basile
Pietro Mazzamuto
Sempre nel significato di " corso d'acqua ", il termine compare con alta frequenza e ricca gamma di significati in tutte le opere di Dante.
Il senso più generico [...] e malizia con frode. Ma l'incontinenza è duplice, di concupiscibile e d'irascibile. E così sono quattro "). Il Busnelli e il Flamini riprendono lo schema del Pascoli, ma si attengono di più alla dottrina tomistica: per il primo il Veglio è il vetus ...
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TOFFANIN, Giuseppe
Adriana Mauriello
– Figlio di Domenico (1861-1920) e di Maria Rodella (1868-1962), nacque il 26 marzo 1891 a Padova, in una casa ubicata nel centro cittadino, in Riviera del Businello, [...] anni nell’ateneo napoletano pubblicò, per Vallardi, nel 1928, la nuova edizione del volume Il Cinquecento, che sostituì quello di Flamini e fu più volte aggiornato fino al 1965. Seguì, nel 1929, Che cosa fu l’Umanesimo: il risorgimento dell’antichità ...
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religione Divinità dei Romani e dei Latini, cui era strettamente associato il culto del focolare domestico e pubblico. Il nome della dea appare connesso con quello della greca Estia (῾Εστία, Ƒεστία), ma [...] del paganesimo.
Il collegio delle vestali (Vestales o Virgines Vestales) era antichissimo. Nel periodo repubblicano, insieme ai flamini e al rex sacrificulus, le vestali facevano parte del collegio dei pontefici. Loro caratteristica era lo stato di ...
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. Presso i romani, comitium è il luogo di riunione dell'assemblea pubblica; comitia indica invece l'insieme delle suddivisioni dell'intero popolo romano (curie, centurie, tribù, e si usa perciò correttamente [...] 'assenso dei comizî. Una speciale categoria erano i comitia calata, convocati dal pontefice per l'inauguratio del re o dei flamini, e per la detestatio sacrorum e per i testamenti; il popolo, diviso per curie o centurie, vi assisteva semplicemente. I ...
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COCCHI DONATI (Cochi, de Chochis, Donati), Iacopo
Luisa Miglio
Nacque a Firenze da Niccolò il 4 agosto 1411.
Inesistenti le notizie sulla sua educazione e giovinezza; risulta solo dal catasto del 1427 [...] Sforza a duca di Milano nel 1450 oggi conservato nel ms. Riccard. 1114 e, anonimo, nel ms. Magliab. Conv. F.5.398 (ed. Flamini, 1891, p. 135, e Lirici, cit., p. 588) e altri, datati 1466 e 1467, in onore di Piero e Lucrezia de' Medici tramandati ...
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Menéndez y Pelayo, Marcelino
Joaquín Arce
, Storico della letteratura (Santander 1856 - ivi 1912). Ancora giovanissimo, lasciò un unico, affrettato giudizio complessivo su D. in una lettera del 1877 [...] in connessione con altri problemi e culture, con scrittori e critici europei (Voltaire, Schelling, Chateaubriand, Ginguené, Macedo, Flamini), con autori latino-americani (Miralla, Pesado, Segura, Mitre) - o di allusioni e relazioni tra la Commedia e ...
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Nato il 1262 nel suburbio pisano, ovvero in Pisa stessa, morì l'11 luglio 1347. Giovanissimo entrò nell'ordine domenicano, e fu predicatore. Studiò a Bologna e a Parigi. Nel 1297 e nel 1304 era lettore [...] e la fortuna di Giaufredo di Vinesauf in Italia, in Raccolta di studi di storia e critica letteraria dedicata a F. Flamini dai suoi discepoli, Pisa 1918; F. Maggini, Appunti sul "Sallustio volgarizzato" di Bartolomeo da S. Concordio, in Giornale stor ...
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flamine
flàmine s. m. [dal lat. flamen -mĭnis, affine al sanscr. brahmán «sacerdote»]. – Sacerdote dell’antica Roma addetto a una particolare divinità, dalla quale prendeva il nome; i tre flamini più importanti erano addetti al culto di Giove,...
Flaminio
Flamìnio agg. [dal lat. Flaminius]. – Relativo all’uomo politico romano Gaio Flaminio, tribuno della plebe nel 232 a. C., console due volte nel 223 e 217, censore nel 220 (per es., la legge F. sulla suddivisione «viritana» dell’agro...