Carifi, Roberto. – Poeta, filosofo e traduttore italiano (n. Pistoia 1948). Voce tra le più potenti nel panorama culturale italiano del secondo Novecento, si è laureato in Filosofia presso l’Università [...] di narratore (Nome di donna, 1993; Victor e la bestia, 1996). Traduttore di autori quali Rilke, Trakl, Hesse, Bataille, Flaubert, Racine, Prévert, negli anni successivi la sua produzione in versi è proseguita con felici esiti nelle raccolte Il figlio ...
Leggi Tutto
Poeta e critico italiano (Milano 1932 - Parma 2004). Nel solco della tradizione lombarda, elaborò sin dalla prima raccolta (Le case della Vetra, 1966) una poetica d'intonazione civile ma anche esistenziale. [...] teatrale del Corriere della sera dal 1987), R. svolse anche un'importante attività di traduttore (da Baudelaire, Mallarmé, Flaubert, Apollinaire, ecc.); di particolare rilievo la sua traduzione dell'opera di M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto ...
Leggi Tutto
Scrittore (Santa Margherita Ligure 1888 - Savona 1967). Lavorò come impiegato e quindi come insegnante; negli ultimi anni si dedicò allo studio dei licheni. Collaboratore di Riviera ligure e della Voce, [...] a Montale, trovano felice espressione soprattutto in paesaggi e nature morte. Da ricordare anche la sua attività di traduttore (da Euripide, Flaubert, Stendhal, ecc.). Postumi sono usciti, tra l'altro, L'opera in versi e in prosa (a cura di V ...
Leggi Tutto
STYRON, William
Biancamaria Tedeschini Lalli
Scrittore americano, nato a Newport News, Virginia, l'11 giugno 1925. L'influsso di Faulkner, già chiaro dal primo romanzo di S., Lie down in darkness (1951; [...] S. stesso, pur ammettendo un'importante presenza di Faulkner nella sua opera, rivendica altre e diverse fonti da Joyce a Flaubert, da Fitzgerald a Dos Passos. Con i romanzi successivi al primo, S. andrà ampliando il tema della sua ricerca narrativa ...
Leggi Tutto
Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] di Jurassic Park. Accurata e fedele, seppure mediocre, è la versione di C. Chabrol di Madame Bovary (1991), dove l'eroina di Flaubert è interpretata da I. Huppert. Non del tutto riuscito è anche Le hussard sur le toit (1995; L'ussaro sul tetto), dal ...
Leggi Tutto
VICARI, Giambattista
Giuliano Manacorda
Scrittore, nato a Ravenna il 23 luglio 1909, morto a Roma il 23 marzo 1978. Laureatosi in legge a Bologna, si trasferì a Roma nel 1938. Il suo eclettismo giovanile [...] , E. Morovich, e altri. Fu anche editore di scrittori stranieri (da E. Pound a E. D'Ors, da E.A. Poe a G. Flaubert) e traduttore dall'inglese. Nelle edizioni di Lettere d'oggi uscì dello stesso V. Il cortile (1943), un romanzo breve in cui un ragazzo ...
Leggi Tutto
Scrittrice francese (Ivanovo 1900 - Parigi 1999). Stabilitasi in Francia a otto anni, esordì con le brevi prose di Tropismes (1938; trad. it. 1959), cui sono seguiti i romanzi Portrait d'un inconnu (1948; [...] un oui ou pour un non, 1982); della sua produzione saggistica è da ricordare Paul Valéry et l'enfant d'éléphant. Flaubert le précurseur (1986; trad. it. 1992). Per la sua molteplice attività di romanziera, drammaturga e saggista gli furono conferiti ...
Leggi Tutto
Romanziere nordamericano, premio Nobel 1976 per la letteratura. Il Nobel ha questa volta premiato in B. e nel suo Humboldt's Gift (1976, trad. it. Milano 1977) uno scrittore e un'opera non soltanto di [...] la solida ricerca narrativa. Pur ancorata, come certamente è, alla tradizione europea (da Balzac a Dickens, da Dostoevskij a Flaubert), o al filone naturalistico americano di Dreiser o, infine, alla cultura ebraica da cui, per es., mutua certamente l ...
Leggi Tutto
Poeta, romanziere e drammaturgo belga, nato a Mons nel 1919; membro dell'Accademia reale di lingua e letteratura francese. Nella sua produzione teatrale, B. ha affrontato i grandi miti: Don Juan (1948) [...] e umane alla Dostoevskij, mentre con Le bel âge (1964) traccia un quadro psicologico e di costume che richiama Flaubert.
Bibl.: R. Frickx, J. Burniaux, La littérature belge d'expression française, Parigi 1973; A. Jans, Lettres vivantes 1945-1975 ...
Leggi Tutto
À rebours Romanzo (1884) dello scrittore francese, di origine olandese J.-K. Huysmans (1848-1907). La figura del protagonista, Jean des Esseintes, può essere considerata quella dell'esteta per antonomasia.
Approfondimento [...] di nature morte, ma non scopre per primo: il merito della scoperta - se merito vuol chiamarsi - spetta al Baudelaire e al Flaubert. Lo stesso dicasi circa l'entusiasmo per la bassa latinità, e in genere circa l'attrazione per le cose corrotte e ...
Leggi Tutto
sensitivity reading (sensitive reading) loc. s.le m. inv. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, tipo di editing che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti...
verlibrista
s. m. e f. e agg. [dal fr. vers-libriste, der. di vers libre «verso libero»] (pl. m. -i), letter. raro. – Sostenitore dell’uso del verso libero (v. verso3, n. 1 b), nella poetica del simbolismo: la mia rivoluzione contro il ritmo...