realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] dal realismo all’irrealismo, non v’è dubbio che i grandi romanzieri dell’Ottocento e del Novecento – da Alessandro Manzoni a Gustave Flaubert, da Honoré de Balzac a Lev N. Tolstoj, da Giovanni Verga a Thomas Mann, solo per fare alcuni esempi – hanno ...
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Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente.
L’interesse formale e contenutistico rivolto, dalla [...] .-R.-A. Chateaubriand, G. Byron, A. Lamartine (Souvenirs, impressions, pensées et paysages, pendant un voyage en Orient), S.T. Coleridge (Kubla Khan), V. Hugo, G. de Nerval (Voyage en Orient), G. Flaubert, P. Loti, O. Wilde, A. Gide e numerosi altri. ...
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ZOLA, Émile
Ferdinando Neri
Nato a Parigi il 2 aprile 1840, ivi morto il 29 settembre 1902. Il padre, Francesco Z., ingegnere veneziano, aveva sposato una francese, Émilie Aubert; la famiglia si stabilì [...] , mentre l'autore affrontava seriamente una prova più difficile con Thérèse Raquin (1867). L'esempio del Balzac, del Flaubert, degli scrittori che venivano sommariamente compresi nella formula del "realismo", e la cultura positivistica del suo tempo ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] dei «macchiaioli», aggiunge, più adatto al bozzetto: «Qui si presenterebbe a tentarmi il tema dell'obiettività dell'arte secondo le teorie del Flaubert, dello Zola e del Verga. Ma non farò al lettore un brutto tiro, né mi metterò con sì poca vela in ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] infanzia alla morte, tutte le vicende della protagonista, la principessa Teresa Uzeda di Francalanza. Sulla linea del realismo di Flaubert e Maupassant, il narratore rinuncia a mettere in campo la propria voce (se non con rarissime eccezioni e sempre ...
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FERRARI, Oreste
Maria Garbari
Nacque a Locca di Ledro (oggi Bezzecca, in provincia di Trento) il 5 maggio i 890 da Giuseppe e da Erminia Bartoli. Nonostante le modeste condizioni economiche della famiglia [...] ) una nuova edizione delle Poesie liriche di Goethe; nel 1959 (Parigi) la ristampa de La leggenda di s. Giuliano l'ospitaliere di Flaubert. Sono rimaste inedite traduzioni di opere di G. E. Lessing, F. Hölderlin, G. Schwab, F. Hebbel, S. George, R. M ...
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Scrittore, nato a Milano il 27 novembre 1896. Nel 1914 fondò un settimanale interventista, La Terza Italia, e, dopo la guerra mondiale, alla quale partecipò meritandosi una ricompensa al valore, la rivista [...] articoli di valore più che altro polemico; L'Furopa d'oggi (ivi 1933); e una scelta e traduzione dell'epistolario del Flaubert (ivi 1931).
Bibl.: G. de Robertis, in Pègaso, settembre 1929; G. Ravegnani, I contemporanei, Torino 1930, p. 263 segg.; s ...
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WILDE, Oscar (il nome di battesimo è: Oscar Fingal O' Flaherty Wills Wilde)
Mario Praz
Scrittore, nato a Dublino il 16 ottobre 1854, morto a Parigi il 30 novembre 1900. Il padre, sir William W., eminente [...] due volumi The Happy Prince and Other Tales (Londra 1888) e A House of Pomegranates (ivi 1891), sotto l'influsso del Flaubert, e alla maniera dei decadenti (Jean Lorrain, Catulle Mendès, Marcel Schwob); racconti (Lord Arthur Savile's Crime and Other ...
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BAROLINI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Vicenza il 29 maggio 1910, da una famiglia di navigatori: il padre Giuseppe, ufficiale di marina, morì nel 1919 per i postumi di una malattia contratta [...] a Civiltà moderna, la rivista fiorentina di Ernesto Codignola, dove pubblicò i primi scritti (1934-39). Leggeva senza entusiasmo Flaubert e Stendhal, adorava Goethe (specie i Colloquicon Eckerman) e non amava i romanzieri russi". Come credente andava ...
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Arte e letteratura
Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, [...] , cioè come designazione propria di un’altra determinata corrente letteraria, che ebbe per esponenti principali H. de Balzac e G. Flaubert). Sotto la spinta del positivismo comtiano e del correlativo culto per le scienze esatte, il n. dà una netta e ...
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sensitivity reading (sensitive reading) loc. s.le m. inv. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, tipo di editing che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti...
verlibrista
s. m. e f. e agg. [dal fr. vers-libriste, der. di vers libre «verso libero»] (pl. m. -i), letter. raro. – Sostenitore dell’uso del verso libero (v. verso3, n. 1 b), nella poetica del simbolismo: la mia rivoluzione contro il ritmo...