Architetto, pittore, scenografo e incisore (Neuruppin 1781 - Berlino 1841). Dopo essersi dedicato alla pittura e alla scenografia, sollecitato inizialmente da D. e F. Gilly si interessò all'architettura, [...] (1824-25; ora Schinkel-Pavillon). I suoi raffinati disegni prospettici, le scenografie (tra cui spiccano quelle per il Flautomagico, 1815) e i quadri di sapore romantico (paesaggi e cattedrali gotiche), che documentano la sua efficace versatilità ...
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Ballerino, coreografo e regista belga (Bruxelles 1944 - Massa 2021); dal 1960 ha fatto parte della compagnia di Roland Petit e poi del Ballet du XX siécle di Maurice Béjart. Nel 1979 è stato direttore [...] l’atmosfera morbida e fumosa dei café belgi, ha ideato lo spettacolo La regina della notte (2007), ispirato al personaggio del flautomagico di Mozart, e il più recente Orpheus di Micha van Hoecke (2008), in cui rivisita uno dei miti fondanti del ...
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Nome d'arte dell'attore, cantante, impresario teatrale e autore drammatico Johann Joseph Schickeneder (Ratisbona 1751 - Vienna 1812). Personaggio singolare dai molti talenti, diede un significativo contributo [...] (1789-1800) e fondatore del Theater an der Wien (1801), il suo nome rimane indissolubilmente legato al libretto di ispirazione massonica ed esoterica da lui ideato per il Flautomagico di Mozart (1791), nel quale S. interpretava il ruolo di Papageno. ...
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Regista teatrale e cinematografico. Nell'ultimo ventennio il suo cinema d'idee, sempre espresso con uno stile in cui sul realismo ha preso spesso il sopravvento il simbolo, per il suo rigore, la profondità [...] limite nei mezzi espressivi cui si affidano. Come ha provato anche più di recente (1975) la riduzione televisiva del FlautoMagico di Mozart, un film in cui musica e teatro hanno mostrato di saper assumere anche una veste cinematografica splendida e ...
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GRÜNDGENS, Gustav
Attore e regista drammatico, nato a Düsseldorf il 22 dicembre 1899; ha esordito recitando allo Stadtth. di Halberstadt nel 1920, passando poi a Kiel e ad Amburgo (1922), dove esordiva [...] a Düsseldorf, ha dato ottime realizzazioni al teatro lirico, soprattutto mozartiane (Le nozze di Figaro; Così fan tutte; Il flautomagico), ma nel'52 abbandonava il teatro lirico per dedicarsi interamente alla prosa. Nel cinema dal 1920, ogni sua ...
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Regista italiano (Trieste 1921 - Lugano 1997). Regista teatrale eclettico e fecondissimo, considerato uno dei registi più rappresentativi del teatro europeo, ha affrontato un vasto repertorio di autori, [...] risultati nel repertorio di W. A. Mozart (Il ratto dal serraglio, 1964; Le nozze di Figaro, 1972; Il flautomagico, 1974). Nell'ultimo decennio di vita S. ripropose nuovi allestimenti di alcuni dei suoi spettacoli più significativi (La grande magia ...
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Scenografo, costumista, pittore italiano (Genova 1921 - ivi 2007). Diplomatosi all'École des beaux-arts di Losanna, debuttò come scenografo nel 1947 in Lea Lebowitz di A. Fersen, del quale rimase collaboratore. [...] di sottile ironia e di raffinata invenzione figurativa (La gazza ladra, 1964; Alì Babà, 1971; Il flautomagico, 1978; Pulcinella e il pesce magico, 1981). Nel 1997 L. ha allestito nell'ambito della manifestazione "Luci d'Artista", a Torino, un ...
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Singspiel Genere teatrale costituito dall’alternanza di parti cantate e parti interamente recitate. Sorto nel 18° sec. nei paesi di lingua tedesca, fu caratterizzato dalla compresenza di elementi favolosi [...] e popolareschi. Il momento più alto del genere fu toccato con i S. di W.A. Mozart (Il ratto dal serraglio, 1782; Il flautomagico, 1791) e L. van Beethoven (Fidelio, 1804-14). ...
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Sellars, Peter
Valentina Venturini
Regista teatrale e radiotelevisivo statunitense, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 27 settembre 1957. Direttore dell'American National Theater al Kennedy Center [...] (1986), Don Giovanni (1987), Le nozze di Figaro (1988, da cui ha tratto una trilogia video nel 1989) e Il flautomagico (1989) di Mozart, Tannhäuser (1988) di Wagner, Pelléas et Mélisande (1993) di Debussy, Oedipe roi (1994), ripreso nel 1998 con ...
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piffero
pìffero (ant. o region. pìfero, pìfaro, pìffaro) s. m. [dal ted. medio pīfer «suonatore di piffero»]. – 1. a. Strumento musicale a fiato in legno, simile a un flauto a bocca, in uso nella musica popolare italiana: caratterizzato da...
soprano2
soprano2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. La più acuta delle voci femminili, con una estensione normale nelle due ottave comprese tra do3 e do5, sebbene la tessitura migliore del soprano sia compresa nell’ottava sol3-sol4....