HÄNDEL, Georg Friedrich
Fernando Liuzzi
Musicista, nato a Halle sulla Saale il 23 febbraio 1685, quattro settimane avanti il suo grande emulo J. S. Bach. La famiglia apparteneva alla modesta borghesia [...] della vittoria del duca di Cumberland sui Francesi), Giuseppe (poema di James Miller), Belishazzar (Jennens), ; Radamisto, ivi 1720; Muzio Scevola, Floridante, ivi 1721; Ottone, Flavio, ivi 1723; Giulio Cesare, Tamerlano, ivi 1724; Rodelinda, ivi 1725 ...
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. Se la specialissima condizione in cui gli ebrei si trovano fin dall'inizio della loro dispersione nel mondo (v. diaspora) ha provocato ovunque e in tutti i tempi l'avversione, manifestatasi in forme [...] sono testimonianza le citazioni, contenute per lo più in opere polemiche: delle quali segnaleremo il contra Apionem di GiuseppeFlavio. La folla espresse varie volte il suo malumore, e torbidi scoppiarono abbastanza di frequente in Alessandria. Gli ...
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– Ebraismo e Stato d’Israele. Ebraismo e antisemitismo. Identità culturale e politica. Gli studi sulla Qabbālāh. Dalla Gĕnīzāh del Cairo alla Gĕnīzāh europea. L’estensione della ricerca in Europa e il [...] ’ebreo convertito siciliano Guglielmo Raimondo Moncada, alias Flavio Mitridate, anche la pubblicazione del testo ebraico . Quasi trentacinque anni fa, nel luglio 1981, Giuseppe Baruch Sermoneta, sollecitato da alcune importanti scoperte casuali ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] qualcosa, proposta"; nel greco alessandrino, incomincia ad applicarsi tipicamente a dottrine filosofiche, religiose, politiche, e in GiuseppeFlavio ha già un senso di "setta", sia pure senza includere condanna ufficiale o tacita disapprovazione. Nel ...
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Sono due libri biblici, di contenuto storico, riconosciuti sia nel canone ebraico sia nel cattolico.
Nome e posizione nel canone. - Il loro titolo ebraico è Dibhĕrēhayyamīm, che significa "parole dei giorni", [...] , si trova un altro dato in Neemia, XII, 11, ove è nominato il sommo sacerdote Iaddua (Ieddoa), del quale sappiamo da GiuseppeFlavio (Ant. giud., XI, 8, 4) che era contemporaneo di Alessandro il Grande (333 a. C.). Ond'è che comunemente oggi si ...
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Con tal nome, di origine e di radice oscure, e che compare solo col sec. XIII, s'intende generalmente ogni gemma lavorata in rilievo; più propriamente il nome è applicato a quei lavori in cui si utilizzano [...] Landi, i modenesi Chiavenna e Vaghi e il ferrarese Flavio Sirletti, domiciliato, coi figli Francesco e Raimondo, a Roma (1756-1826); Filippo Rega, di Chieti (1761-1842); Giuseppe Girometti (1779-1851); Luigi Pichler, figlio del celebre Antonio, ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] tradizione giudaica rappresentata dall'autore del libro dei Maccabei (I Macc., I, 57; II, 59) che se ne serve, e da GiuseppeFlavio (Ant. Jud., XI, 8,5) che asserisce il libro essere stato mostrato ad Alessandro Magno, come pure la critica sino al ...
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Sacerdote e scriba giudeo, che ebbe grandissima efficacia, insieme con Neemia (v.), nella restaurazione dello stato giudaico in Gerusalemme dopo l'esilio di Babilonia.
L'attività di E. si svolse in circostanze [...] talora a straordinarî doni. Sul tempo in cui sarebbe sorta la raccolta non si hanno indizî: certo l'ha usata GiuseppeFlavio, Ant. Iud., XI, 1-5; le attinenze filologiche col II libro dei Maccabei ne segnalerebbero l'origine greca. La questione ...
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Secondo re, dopo Saul, degli Ebrei e fondatore della dinastia che, anche dopo la divisione del popolo ebraico in due regni, continuò a regnare in quello meridionale o di Giuda.
Nome. Fonti della storia. [...] di D., che si riducono in sostanza ai frammenti di Eupolemo (in Eusebio, Praep. evang., IX, 30) e di Nicola Damasceno (in G. Flavio, Ant. giud., VII, 5,2), non giovano alla critica, poiché in ciò che non desumono dalla Bibbia sono prive di autorità e ...
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SINAGOGA
Umberto CASSUTO
Bruno FUNARO
Il vocabolo greco συναγωγή "riunione", "assemblea" fu frequentemente adoperato dal giudaismo ellenistico per designare le proprie riunioni e organizzazioni cultuali. [...] presso Alessandria d'Egitto, del tempo di Tolomeo Evergete, 247-221), dai papiri, da testi letterarî (come Filone, GiuseppeFlavio, il Nuovo Testamento, la letteratura talmudica, la letteratura patristica), da rovine rimaste fino a oggi, e da resti ...
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mini-summit
s. m. inv. Vertice ristretto. ◆ Questo mini-summit ha fatto non pochi danni alla costruzione europea. (Secolo d’Italia, 19 febbraio 2004, p. 5, Politica e Società) • Il mini-summit è servito a fissare qualche punto: le risorse...
iperconcentrazione
(iper-concentrazione), s. f. Concentrazione eccessiva, posizione dominante. ◆ «Io credo – ha proseguito [Piero] Fassino – che i rilievi che hanno portato il presidente Ciampi a rinviare alle Camere la legge Gasparri non...