Botanica
Tessuto formato da uno o più strati di cellule, sottostante all’epidermide nella foglia, fusto o radice di varie piante. Se ne distinguono 3 tipi: l’i. collenchimatico, presente in piccioli, nervature [...] per ricostituire il patrimonio idrosalino in caso di disidratazione (diarrea grave e prolungata, vomito ripetuto ecc.); la soluzione va introdotta lentamente (nei casi più urgenti si ricorre alla fleboclisi) e in quantità da 100 a 1000 cm3. ...
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Genere di funghi Basidiomiceti, della famiglia Agaricacee, caratterizzato dalla presenza di anello e di volva, dalle lamelle aderenti al gambo e dalle spore di colore bianco. Comprende oltre 50 specie, [...] , sudori freddi, dolori addominali, cianosi, convulsioni. Pur non esistendo un antidoto specifico, buoni risultati si possono ottenere con elevate dosi di acido tioctico, somministrazione di siero antifalloideo, fleboclisi glucosate, analettici. ...
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Funghi
Paola Lanzara
Red.
di Paola Lanzara e Red.
Funghi
I funghi costituiscono un gruppo sistematico appartenente alla divisione del regno vegetale Mycophyta e comprendente organismi di aspetto molto [...] l'osservazione del paziente da parte del medico avviene in ritardo, possono essere necessari l'ipodermoclisi o le fleboclisi glicosate, gli analettici, i diuretici, la trasfusione di sangue e, se possibile, gli eventuali antidoti.
Bibliografia
d.r ...
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fleboclisi
flebocliṡi s. f. [comp. di flebo- e del gr. κλύσις «lavaggio»]. – In medicina, tecnica di somministrazione endovenosa di soluzioni acquose variamente composte (cloruro di sodio, glicosio, levulosio, aminoacidi, medicamenti varî),...
flebo
flèbo s. f. [abbrev. di fleboclisi], invar. – Abbreviazione corrente di fleboclisi: farsi una f.; anche fig., nel gergo giovanile, caricarsi di qualcosa in grande misura: farsi una f. di caffè.