rossore
Andrea Mariani
Unico esempio in If XIV 78 un picciol fiumicello, / lo cui rossore ancor mi raccapriccia. L'interpretazione del colore indicato dal sostantivo varia, a seconda che si accetti [...] dal vermiglio ".
Evidentemente la tesi dello Zingarelli si basa sul fatto che D., quando aveva incontrato le acque del Flegetonte, non aveva dimostrato un particolare senso di ‛ raccapriccio ', come invece dimostra nel passo in questione. Ma si deve ...
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arnia
Emilio Pasquini
Il termine è utilizzato una sola volta da D., nella Commedia, in sede di paragone realistico o (Benvenuto) di ‛ comparatio domestica ', che pure creò " varia corruttela nell'antica [...] vulgata " (Petrocchi): là dove il rimbombo della cascata del Flegetonte è ragguagliato a quel che l'arnie fanno rombo (If XVI 3); e naturalmente la resa letterale, " alveari ", sconfina per spontanea sineddoche nel valore di " api dentro gli alveari ...
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Acheronte
Giorgio Padoan
. Personaggio mitologico; fu concepito in una grotta di Creta da Cerere, e non volendo comparire alla luce del sole discese attraverso le fessure della terra nell'Averno; ebbe [...] figlio Ascalafo (cfr. Ovid. Met. V 539-541). Secondo la mitologia classica è uno dei fiumi dell'Averno (gli altri sono Stige, Flegetonte, Cocito, Lete); e non di rado nei poemi latini lo si trova designato anche coi nomi di Stige o di Cocito (cfr. ad ...
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rimbombo
Federigo Tollemache
Deverbale di ‛ rimbombare ' (v.); ricorre in If XVI 1 Già era in loco onde s'udia 'l rimbombo / de l'acqua che cadea ne l'altro giro, / simile a quel che l'arnie fanno rombo, [...] ove indica il rumore del Flegetonte che precipita a guisa di cascata nel cerchio sottostante. È un rumore ancora indistinto per la lontananza, e meno forte di quello che il sostantivo significa nella lingua attuale, come dimostra il paragone con il ...
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grosso
Vincenzo Valente
È usato con maggior frequenza in poesia, talora unito ad altro aggettivo. In senso proprio, riferito a oggetti di cui si pone in risalto, oltre alla grandezza genericamente intesa, [...] la larghezza o il peso: alti e grossi sono gli argini del Flegetonte (If XV 11); lunga e grossa / come la pina di San Pietro a Roma è la faccia di Fialte (XXXI 58); grossa è la grandine che tormenta i golosi (VI 10; cfr. anche XXIII 101), e la matera ...
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bulicame
. Come " sorgente di acque calde " il vocabolo è adoperato in If XII 117 (il centauro s'affisse / sovr'una gente che 'nfino a la gola / parta che di quel bulicame uscisse) e 128 (vedi / lo bulicame [...] che sempre si scema), onde designare il sangue bollente del Flegetonte. Per antonomasia era chiamata B. (v.) una sorgente presso Viterbo, ma non è certo improbabile. che fosse proprio questo Bulicame di If XIV 79 ( Quale del Bulicame esce ruscello / ...
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risonare
Federigo Tollemache
Ricorre sia nell'Inferno, sia nel Paradiso. In If III 23 Quivi sospiri, pianti e alti guai / risonavan per l'aere santa stelle, e XVI 104 giù d'una ripa discoscesa, / trovammo [...] risonar quell'acqua tinta, / sì che 'n poc'ora avria l'orecchia offesa (è il rumore prodotto dal Flegetonte, paragonato a quello del fiume Montone che rimbomba... sovra San Benedetto / de l'Alpe, vv. 100-101), vale " echeggiare ", " rimbombare ".
Nel ...
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piova
Antonio Lanci
Deverbale da ‛ piovere ' (cfr. Parodi, Lingua 227), usato solo in rima. In senso proprio, la piova / etterna, maladetta, fredda e greve è la " pioggia " del cerchio dei golosi (If [...] metaforicamente, il termine designa la " pioggia " di lagrime che ‛ gocciano ' dalla statua del veglio di Creta, onde si origina il Flegetonte (XIV 132; cfr. i vv. 112 ss.).
Con traslato di tutt'altro genere, in Pg XXX 113: le grazie divine / ... sì ...
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duro
Ha un numero notevole di occorrenze, prevalentemente in poesia.
Ricorre in senso proprio, riferito genericamente alle cose, in Cv I V 11 dicemo una spada virtuosa che ben taglia le dure cose, a [...] che essa è ordinata. Più specificamente sono duri, perché di pietra (cfr. If XIV 83), i margini che fiancheggiano il Flegetonte (XV 1); dura - cioè " petrosa e ferrigna insieme " - la ripa di Malebolge (XVIII 43; la stessa espressione in XXIII 43). ...
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Cocito
Emilio Bigi
. Nome (If XIV 119, XXXI 123, XXXIII 156, XXXIV 52) del quarto e ultimo dei fiumi dell'Inferno dantesco, sede e insieme strumento di pena dei traditori compresi nel nono cerchio. [...] appunto in C. (cfr. If XIV 115-120 Lor corso [delle lagrime] in questa valle si diroccia; / fanno Acheronte, Stige e Flegetonta; / poi sen van giù per questa stretta doccia, / infin, là dove più non si dismonta, / fanno Cocito; e qual sia quello ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
pendice
s. f. [lat. *pendix -īcis, der. di pendēre «pendere»]. – Luogo in pendio, costa o fianco di monte o di colle: Tacita un giorno a non so qual pendice Salia d’un fabbro nazaren la sposa (Manzoni); il podere era di qualche ettaro ...:...