fobia /fo'bia/ s. f. [dal fr. phobie, der. del gr. phóbos "paura"]. - 1. (psicol.) [in psichiatria, paura angosciosa e incontrollabile destata dalla vista di un oggetto, da una rappresentazione mentale, [...] ecc.] ≈ Ⓖ paura, Ⓖ terrore, Ⓖ timore. ⇓ agorafobia, aracnofobia, claustrofobia, necrofobia, sessuofobia, talassofobia, tanatofobia, zoofobia. 2. (estens., fam.) [forma di avversione istintiva: ho una vera ...
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esterofobia /esterofo'bia/ s. f. [comp. di estero e -fobia]. - [avversione verso tutto ciò che è straniero] ≈ sciovinismo, xenofobia. ↔ esotismo, esterofilia, xenofilia. ...
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claustrofobia /klaustrofo'bia/ s. f. [comp. del lat. claustrum "luogo chiuso" e -fobia]. - (psicol.) [timore ossessivo per i luoghi chiusi] ↔ agorafobia. ...
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gallofobia /gal:ofo'bia/ s. f. [comp. di gallo¹, nel senso di "francese", e -fobia], non com. - [avversione per i francesi e per i loro costumi] ≈ francofobia. ↔ francofilia, gallofilia. ↑ gallomania. ...
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agorafobia /agorafo'bia/ s. f. [comp. del gr. agorá "piazza" e -fobia]. - (psicol.) [timore ossessivo degli spazi aperti] ↔ claustrofobia. ...
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sitofobia /sitofo'bia/ (o sitiofobia) s. f. [comp. del gr. sîtos "grano, cibo" e -fobia]. - (psicol.) [rifiuto all'assunzione del cibo] ≈ anoressia. ↔ bulimia, licoressia, polifagia, sitomania. ...
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xenofobia /ksenofo'bia/ s. f. [comp. di xeno- e -fobia, sul modello del fr. xénophobie]. - (soc.) [sentimento di avversione per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti [...] e azioni di insofferenza e ostilità verso le usanze, la cultura e gli abitanti di altri paesi] ≈ esterofobia. ‖ razzismo. ↔ esterofilia. ↑ esteromania ...
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Paura angosciosa destata da una determinata situazione, dalla vista di un oggetto o da una semplice rappresentazione mentale, che pur essendo riconosciuta come irragionevole non può essere dominata e obbliga a un comportamento inteso, di solito,...
fobia
Paura angosciosa destata da una determinata situazione, dalla vista di un oggetto o da una semplice rappresentazione mentale che, pur essendo riconosciuta come irragionevole, non può essere dominata e obbliga il malato a un comportamento...