Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] / surtoras / sùrbiles «streghe-vampiro», muska macedda, la terribile mosca custode dei tesori, ammuttadore «l’incubo o folletto» che soffoca, le diverse incarnazioni del diavolo, gli spauracchi. Tali personaggi sono presenti anche nella narrativa ...
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RAMBALDI, Carlo
Paolo Parmiggiani
RAMBALDI, Carlo. – Nacque a Vigarano Mainarda (nei pressi di Ferrara) il 15 settembre 1925 da Valentino, meccanico, e da Maria Taionini, sarta. Fu chiamato Carlo con [...] i vermi giganti di Arrakis e per il Navigatore; Cat’s eye (1984; L’occhio del gatto) di Lewis Teaugue, per il folletto malefico; Silver Bullet (1985; Unico indizio la luna piena) di Daniel Attias, per il licantropo meccanizzato; King Kong 2 (1986) di ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] , dal poema del Boiardo, Demogorgone, Fallerina e Morgana; riappare Alcina, e dona a Gano un anello, dentro il quale è un folletto, che gli obbedisce; si dànno un gran da fare l'Invidia e il Sospetto. Orlando viene in Italia a combattere i Longobardi ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] quell'incarnazione in termini plastici. Allorché Dante, nel sonetto Sonar bracchetti, si fa rivolgere, come da un folletto, da un «pensamento» (ossia preoccupazione) amoroso il rimprovero, o diremo il «gabbo», di sostituire le soddisfazioni borghesi ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte [...] fatta dall'Accademia dei Sillografi, i dialoghi di un lettore di umanità e di Sallustio, poi ricusato dall'autore, di un folletto e di uno gnomo, di Malambruno e di Farfarello, svolgono i motivi che abbiamo veduto ispiratori delle prime Canzoni: se ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] , dal poema del Boiardo, Demogorgone, Fallerina e Morgana; riappare Alcina, e dona a Gano un anello, dentro il quale è un folletto, che gli obbedisce; si dànno un gran da fare l'Invidia e il Sospetto. Orlando viene in Italia a combattere i Longobardi ...
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Editoria e giornalismo
Albertina Vittoria
In uno scritto sull’«industria libraia», apparso nel 1858, lo scrittore milanese Carlo Tenca svolgeva innovative considerazioni sulla figura dell’editore come [...] in casa editrice, indirizzandosi soprattutto nel campo giornalistico, con riviste e settimanali illustrati: «Lo Spirito folletto» (giornale umoristico), «Illustrazione universale», «Emporio pittoresco» (settimanale di informazione e varietà che ebbe ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] l porta non misura i passi l triema tutto nel vaso e si dibatte», al quale segue e fa contrasto la figurina di folletto del Piovano Arlotto:
Un che mangiato par dalla mamreggia
soggiunse, e s'egli avesse un fuso in bocca
vedresti il viso proprio di ...
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TASSO, Torquato
Claudio Gigante
– Nacque a Sorrento l’11 marzo 1544, da Bernardo (v. la voce in questo Dizionario), letterato e uomo di corte, e da Porzia de’ Rossi, gentildonna napoletana di origini [...] «ammaliato» e descrisse una serie di allucinazioni acustiche (Lettere..., cit., 190, 244, 454); in altre accenna a un «folletto» che gli ruba danari o carte (Lettere..., cit., 448, 454, 456), ma potrebbe trattarsi di linguaggio cifrato. Quel che ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] nel Parini ovvero della gloria, o lo sprezzato agio lucianesco in dialoghi come quello tra la terra e la luna, o di un folletto e di uno gnomo ecc. E si pensi ad esempio all’utilizzazione, nel Cantico del gallo silvestre, che lo scrittore fa dei dati ...
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folletto
follétto s. m. [propr., dim. di folle1]. – 1. a. Essere favoloso che la fantasia popolare immagina piccolo di statura, volante, bizzarro, burlone o dispettoso, autore di scherzi, di sorprese, di tiri a volte pericolosi, a volte benefici;...
coboldo
cobòldo s. m. [dal ted. Kobold, parola composta significante in origine «padrone (o governatore) della casa»]. – Spirito folletto della mitologia e del folclore germanico, rappresentato come un nano: di natura benevola, malizioso e...