CACCIANIGA, Antonio
Alessandra Briganti
Nacque a Treviso il 30 giugno 1823 da Ernesto e Anna Zaccagna. Compiuti gli studi secondari a Treviso e a Belluno, frequentò l'università di Padova, dove seguì [...] fondò e diresse, coadiuvato dal caricaturista A. Greppi, un giornale umoristico, stampato dall'editore G. Redaelli, Lo spirito folletto (primo numero: 1º maggio 1848), che ebbe immediata diffusione e larga popolarità. Al ritorno degli Austriaci nel ...
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CICONI, Teobaldo
Sergio Cella
Nacque a San Daniele del Friuli (Udine) il 20 dic. 1824, figlio dell'avv. Pietro e Teresa Perusini. Nel 1835-42 compì gli studi ginnasiali al collegio civico di Udine, [...] in maggio ad Udine.
Fonti e Bibl.: Necr., in Il Pungolo (Milano), 29apr. 1863; T. Vatri, Biografia di T. C., suppl. de Lo Spirito folletto, 1863, n. 101; E. Fuà Fusinato, Versi in morte di T. C., Padova 1863; P. Valussi, Funerali di T. C. a Milano e ...
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DALBONO, Carlo Tito
Mariantonietta Picone Petrusa
Magda Vigilante
Nacque a Napoli il 2 genn. 1817, da Paolo ed Adelaide Lucangeli; era fratello di Cesare.
Apparteneva a una famiglia di origine bolognese [...] nelle sue fantasiose interpretazioni, spiegando - ad esempio - il termine "Monacello", con cui a Napoli è denominato lo spirito folletto che compie le stesse gesta del Kobold germanico, attraverso il ricordo storico di re Alfonso d'Aragona, il quale ...
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GHISLANZONI, Antonio (Giacomo Antonio)
Giuseppe Zaccaria
Terzo di sei figli, nacque a Lecco il 25 nov. 1824 da Giovanni Battista, già soldato napoleonico, medico e direttore dell'ospedale cittadino, [...] ambrosiano e La feccia di Milano, precorrendo le inchieste di P. Valera sulla vita dei bassifondi; sullo Spirito folletto del 1861 pubblicò la Storia dell'avvenire, primo nucleo del romanzo Abrakadabra, di cui altre puntate sarebbero state anticipate ...
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FERRETTI, Iacopo (Giacopo, Giacomo)
Franco D'Intino
Nacque a Roma il 16 luglio 1784 da Francesco Maria, titolare di una agenzia di spedizioni, e da Barbara Sardi, di origine viennese, figlia di un alto [...] (Venezia 1835), Il disertore per amore (Napoli 1836), Furio Camillo (Roma 1839), Contraddizione e puntiglio (ibid. 1842), Il folletto (ibid. 1843), Il vitello d'oro (ibid. 1844).
Al teatro Valle, il 14 febbr. 1835, venne rappresentata l'opera ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] da T. Boccalini nella Proposta di premi fatta dall'Accademia dei Sillografi e forse da Voltaire nel Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo). Accantonata l'irrisione, ma non la reinvenzione fantastica, affrontò il problema della felicità e del piacere ...
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folletto
follétto s. m. [propr., dim. di folle1]. – 1. a. Essere favoloso che la fantasia popolare immagina piccolo di statura, volante, bizzarro, burlone o dispettoso, autore di scherzi, di sorprese, di tiri a volte pericolosi, a volte benefici;...
coboldo
cobòldo s. m. [dal ted. Kobold, parola composta significante in origine «padrone (o governatore) della casa»]. – Spirito folletto della mitologia e del folclore germanico, rappresentato come un nano: di natura benevola, malizioso e...