Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] lingue, come catalano, portoghese, inglese, tedesco e neerlandese (Nespor 1993: 92).
In italiano lo scevà non è presente come fonema (avendo l’italiano standard solo vocali distinte e nette), ma solo come variante libera, o in alcuni casi contestuale ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] , sono riflessi nella scrittura dal grafema ‹g›: mago e magia; per contro, i due diversi segni grafici ‹g› e ‹gh› equivalgono al fonema /g/: lago e laghi. Incongruenze di questo tipo si rilevano in italiano anche per ‹c›, ‹e›, ‹o›, ‹s› e ‹z›, per ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] e ŏ (genov. [ˈrøːda] «ruota», torin. [ˈfø] «fuoco», milan. [ˈnøːf] «nuovo»), dunque, in sincronia, la presenza di fonemi vocalici anteriori arrotondati. La palatalizzazione di a in sillaba libera si incontra in due sub-aree del gruppo gallo-italico ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] però risultava molto diverso dal suono /v/ fricativo labiodentale sonoro del romanzo, quindi venne reinterpretato con un diverso fonema che però si avvicinasse percettivamente al suono germanico originale: wardon diviene allora nel latino del VI-VII ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] però risultava molto diverso dal suono [v] fricativo labiodentale sonoro del romanzo, sicché venne reinterpretato con un diverso fonema che però si avvicinasse percettivamente al suono germanico originale: nel latino del VI-VII secolo wardon diviene ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] 3 mostra la parola paglia, realizzata con la laterale [ʎ] e con l’approssimante [j] (parlante di area napoletana).
Il terzo fonema di luogo palatale presente nel sistema consonantico dell’italiano è la nasale sonora [ɲ]. Come tutte le ➔ nasali, [ɲ] è ...
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Astronomia
Configurazione celeste di due astri, le cui longitudini celesti geocentriche differiscono di 180°. Quando i pianeti con orbita esterna a quella della Terra sono in o. con il Sole, sono nelle [...] lingua la differenziazione di due o più parole. I suoni tra cui corre un’o. fonematica costituiscono fonemi diversi; gli altri sono solo varianti di uno stesso fonema. Un gioco di o. si riscontra in ogni parte della struttura di una lingua; per es ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] in semplici e derivate.
Le onomatopee semplici sono espressioni che imitano suoni o rumori attraverso grafemi nello scritto o fonemi nel parlato (miao, tin tin, zzz), e condividono di norma con le interiezioni l’assenza di legami sintattici con ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] del rumore (ad es. in [ʃ] rispetto a [s]).
In italiano tra le consonanti si riscontrano tre fonemi bilabiali, due fonemi labiodentali e un fonema labiovelare: l’occlusiva bilabiale sorda /p/ e la sonora /b/, la nasale bilabiale /m/, la fricativa ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: l’acuto (′), il grave (‵) e il circonflesso (^); solitamente, sulle vocali di cui non si distingue l’apertura, l’accento grafico è grave (à, ì, ù), mentre è grave o acuto sulle altre vocali, a seconda ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...