MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] . Il sistema fonologico ha molti punti di contatto con quello greco, ma ne diverge sia nell'inventario sia nella distribuzione dei fonemi. I segni qa, qe, qi, qo rappresentano le antiche labiovelari dell'indoeuropeo (*kW, *gW, *gWh) che in greco sono ...
Leggi Tutto
. Il ramo baltico della famiglia linguistica indoeuropea è rappresentato presentemente da due sole lingue: il lituano e il lettone. Di un'altra lingua baltica, parlata un tempo dal popolo che diede il [...] , Strasburgo 1904, § 18) segnalò otto punti nei quali si accordano il baltico e lo slavo: 1. uguale trattamento dei fonemi í e ṛ (n sonante e r sonante); 2. semplificazione delle consonanti geminate fra vocali; 3. creazione della "forma determinata ...
Leggi Tutto
PRESTITO
Bruno Migliorini
Linguistica. - Il termine, non molto felice, di prestito (fr. emprunt; sp: préstamo; ted. Entlehnung; ingl. loan) è adoperato a indicare l'adozione di termini appartenenti [...] mancata assimilazione colpisce, quando si tratta di vocaboli la cui struttura mal si adatta al sistema dell'italiano (fonemi estranei, gruppi inconsulti di suoni, ecc.). Le varie lingue si comportano molto variamente rispetto all'adozione di elementi ...
Leggi Tutto
L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] si distinguono tra loro, ad es. in virtù della rispettiva presenza o assenza, nelle varietà romagnole e in bolognese, dei fonemi /ẽ/, /õ/. Nell’area occidentale, si evidenzia la costante regressione di [y] < lat. ū in sillaba aperta ([myr] «muro ...
Leggi Tutto
Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] e immediatamente iconica del significato (cfr. Pozzi 1981; Dogana 1990; Fónagy 1993).
In riferimento al valore fonosimbolico che associa il fonema /r/ all’idea di «rotolamento» e «vibrazione» (cfr. § 3.3) si possono citare ad es. i seguenti versi di ...
Leggi Tutto
Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] conseguenza si ha sempre una certa assimilazione dei suoni stranieri a quelli che il parlante pronuncia abitualmente (ad es., il fonema inglese [ʌ] è quasi sempre reso con [a]: budget, trust, pick-up); talvolta, specie per i forestierismi che si sono ...
Leggi Tutto
L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] contribuire all’italianizzazione di un dialetto anche a livelli diversi da quello lessicale. Da un lato, possono introdurre fonemi estranei, avvicinando il sistema fonologico a quello dell’italiano. Per es., [ʎ] può comparire in torinese, quando non ...
Leggi Tutto
BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] B., scritte in toscano "dialettizzato", e un sonetto, Al matrimoni,dal piglio sciolto e garbato, pur nelle combinazioni degli aspri fonemi del dialetto parmense.
Fonti e Bibl.: P. B., Teatro contemporaneo: E. Novelli,in Emporium,IX,(1899). p. 353; R ...
Leggi Tutto
METRICA
Mario Pazzaglia
(XXIII, p. 102)
Gli studi sulla metrica. - Nel 1962, Metrica e poesia di M. Fubini conclude un trentennio di studi metrici limitati nel numero e avari di proposte metodologiche. [...] -ritmica che soltanto per astrazione si può staccare dalla struttura dei significati. Sul comporsi conclusivo nel verso dei fonemi secondo un percorso concepito e attuato organicamente, e sulla portata semantica, oltre che metrica, di questo processo ...
Leggi Tutto
RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] i ''diversi'' dal popolo ellenico con il termine barbaroi, soprattutto per l'incomprensibilità della loro lingua, parlanti cioè per fonemi quasi animali e non decodificabili, le cui voci, secondo un'ipotesi di C. Lévi-Strauss, apparivano simili a ...
Leggi Tutto
fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...