Linguista (Mosca 1890 - Vienna 1938), figlio di Sergej Nikolaevič. Giovanissimo, con R. Jakobson partecipò alla costituzione e ai lavori del circolo linguistico di Mosca. Emigrato nel 1919, visse fino [...] per tutta la linguistica moderna circa il carattere sistematico e strutturato dei rapporti tra le entità fonologiche, i fonemi, in cui si articola il versante significante delle lingue. La forte intelligenza teorica e la larga esperienza di ...
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Matematico e filologo (Stettino 1809 - ivi 1877). Insegnò per un biennio alla Gewerbeschule di Berlino, e dal 1836 nelle scuole medie di Stettino. Il suo nome è legato particolarmente agli studî matematici. [...] -77) e per il Wörterbuch zum Rig-veda (1873-75). Porta il suo nome la legge secondo la quale in greco se due fonemi aspirati si trovano all'inizio di due sillabe consecutive il primo perde l'aspirazione (o, se il primo è una fricativa laringale, cioè ...
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Cantautore e musicista, nato ad Asti il 6 gennaio 1937. Laureatosi in giurisprudenza, iniziò a esercitare la professione di avvocato. Appassionato ed esperto di jazz, vi si dedicò suonando il vibrafono [...] Già in queste prime canzoni si delineava un raffinato mondo poetico, che successivamente si sarebbe affollato di lingue e linguaggi, di fonemi, di malinconie. Particolari i suoi 'versi per la musica', per i quali ha ricevuto nel 1991 il premio Librex ...
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Musicista tedesco (Karlsruhe 1952 - Ettlingen 2024). Allievo di E. Werner, K. Stockhausen e K. Huber, autore prolifico e tra i contemporanei più eseguiti nel mondo è considerato un caposcuola della cosiddetta [...] vocale, il testo non viene più trattato in maniera tradizionale, ma è occultato mediante una disgregazione in sillabe e singoli fonemi, come nel ciclo Chiffre (1982-1988), in Klangbeschreibung (1982-1987) e in Kein Firmament (1988). Una tendenza all ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] qui al concetto di 'grande unità significante' di Roland Barthes (articolazione frastica del discorso), contrapponendolo alle 'piccole' unità, fonemi e morfemi; esclude dal suo codice di montaggio il parlato del film, in quanto analizzabile con gli ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] di lettere latine (j, ʃ, v) e certe lettere altrimenti inutili (ç, k), in modo da rappresentare adeguatamente tutti i fonemi. Tali innovazioni apparvero per la prima volta, parzialmente, nella stampa della Sofonisba; T. ne difese i criteri in una ...
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Musicista italiano (Venezia 1920 - Darmstadt 1973). Caposcuola indiscusso dell'avanguardia musicale europea del secondo dopoguerra, ne visse tutte le vicende senza perdere mai il contatto con la storia, [...] il teatro compose Hyperion (1964), lirica in forma di spettacolo in collab. con V. Puecher, su testo di F. Hölderlin e fonemi di H. G. Helms; Don Perlimplin (1961), opera radiofonica da F. García Lorca; Satyricon (1973), opera in un atto da Petronio ...
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CIMAGLIA, Natale Maria
Vito Masellis
Fratello di Domenico, nacque a Vieste (Foggia) il 12 sett. 1735 (come risulta dall'atto di battesimo) da Orazio e Grazia Abenante. Trasferitasi la famiglia nel 1739 [...] (egli scopre la vera etimologia di toponimi sulla base, oltre che di radici latine, soprattutto di morfemi e fonemi, greco-semitici: Venosa-Vanas, ebr.: "terra incolta"; Puglia-Aplan:"terra arida").
Il libro Asculanensium antiquitates et Dauniae ...
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GENTILUCCI, Armando
Gianluigi Mattietti
Nacque a Lecce l'8 ott. 1939 da Ottorino, compositore, e Margherita Sallusti, autrice di testi poetici e teatrali. La famiglia si trasferì a Milano quando il [...] scrittura corale di Nono derivano, per es., alcune soluzioni di grande efficacia drammatica, come la frammentazione in sillabe e fonemi delle linee vocali, adottata in Strofe di Ungaretti (1967, per sestetto vocale), o l'impiego del canto a bocca ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...