Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] e immediatamente iconica del significato (cfr. Pozzi 1981; Dogana 1990; Fónagy 1993).
In riferimento al valore fonosimbolico che associa il fonema /r/ all’idea di «rotolamento» e «vibrazione» (cfr. § 3.3) si possono citare ad es. i seguenti versi di ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] nel molisano, nel pugliese e nel calabrese l’esito allofonico è anche sonorizzato, (per es. pensare > [penˈʣaːre]).
Il fonema /s/ è spesso palatalizzato prima di occlusiva o di /m/: ciò avviene nelle Marche e nell’Abruzzo occidentale come pure nel ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] morfologici delle parole di una lingua, soprattutto nelle loro reciproche influenze, e in particolare l’utilizzazione dei fonemi a scopi morfologici. La morfosintassi è lo studio sistematico delle regole che presiedono alla formazione di un ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] 2000; Grice et al. 2005; Gili Fivela 2008). In quest’ultimo approccio, il contorno intonativo è scomposto in una sequenza di due ‘fonemi’ intonativi: il tono alto (A) e quello basso (B). La differenza tra i due toni è paradigmatica: A sarà sempre più ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] /s/~/z/ sia in effetti trascurabile, nell’italiano di Toscana (➔ toscani, dialetti) questi suoni hanno lo statuto di fonemi, in quanto la presenza dell’uno o dell’altro è determinata lessicalmente e in modo indipendente dal contesto fonologico. Nell ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] in semplici e derivate.
Le onomatopee semplici sono espressioni che imitano suoni o rumori attraverso grafemi nello scritto o fonemi nel parlato (miao, tin tin, zzz), e condividono di norma con le interiezioni l’assenza di legami sintattici con ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...