(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] : la popolazione vi è di regola bilingue e vi sono nei due dialetti di cui si serve non pochi parallelismi anche d'ordine fonetico: per es., j per l' (kašaj per scr. lett. kašalj, accanto a dial. veneto fojo per foglio) e in linea generale una forte ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] è in latino qù e gù: es. quis da indoeur. *kùis, gr. τίς, inguen da indoeur. *n̥gùēn, gr. ἀδήν. In determinate condizioni fonetiche si elimina o perde uno o l'altro dei due elementi dell'aggregato. E precisamente si ha c per qu davanti a u, ë e ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] minima perché si differenziano per un solo fonema, rispettivamente /d/ e /t/. In realtà, dal punto di vista strettamente fonetico anche la fricativa /s/ iniziale si realizza in modo differente in virtù del fonema seguente, e sarà sonora [z] quando ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] con la variazione diamesica è dato dal fatto che le differenze geografiche, riguardando in primo luogo l’➔intonazione e la ➔ fonetica, si colgono nel parlato molto più che nello scritto: anche chi è in grado di scrivere testi in ➔ italiano standard ...
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L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di [...] la salienza melodica può tuttavia essere affidata a valori (e movimenti) ben diversi in funzione dell’intonazione di frase.
In fonetica storica si usa riconoscere la presenza di un accento melodico in alcune lingue classiche, come il latino di epoca ...
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Glottologo (Bologna 1903 - ivi 1982), prof. nell'univ. di Padova (1935-73). I suoi studî sono rivolti in particolare al campo delle lingue romanze, specie ad aree marginali o conservative, e anche a varî [...] della lingua portoghese (1938); Il dialetto di Livinallongo (1942); Un nome al giorno (2 voll., 1955-57); Cenni di fonetica e morfologia storica del latino (3a ed., 1962); Storia di parole pagane e cristiane attraverso i tempi (1963); Introduzione ...
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Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] , è data dalla forma d’onda, che è la risultante della somma di tutte le componenti del segnale complesso (➔ fonetica acustica, nozioni e termini di). Una diversa composizione del segnale determina la percezione di un diverso timbro.
Nel parlato il ...
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Termine (sanscrito «legamento») usato dai grammatici indiani per designare il complesso dei fenomeni di accomodamento fonologico che si manifestano quando due o più parole sono pronunciate di seguito, [...] ; talvolta si ha soltanto l’inserzione di un fonema nel punto di congiunzione. Si tratta di fenomeni detti comunemente di fonetica sintattica, ma il s. costituisce una forma peculiare perché anche nella scrittura si tiene conto dell’assenza di pausa ...
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Tipo di lingua semplificata, nata dal contatto tra una lingua straniera (specialmente una lingua europea coloniale) e una o più lingue indigene, usata nella comunicazione tra persone che non parlano ciascuno [...] , a base portoghese ecc. In particolare, il p.-english è costituito da un lessico inglese molto semplificato su una base grammaticale e fonetica cinese; come gli altri tipi di p., si è formato e diffuso nel 19° sec. quale mezzo di comunicazione negli ...
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RIBEZZO, Francesco
Glottologo, nato l'8 maggio 1875 a Francavilla Fontana. Studiò a Napoli, Firenze e Lipsia (presso K. Brugmann). Docente dell'università di Napoli dal 1914, è stato successivamente [...] e la diresse, col concorso di altri studiosi, fino al 1937.
Dopo alcune indagini su questioni controverse della fonetica (Il problema capitale delle gutturali indoeuropee, Napoli 1903; sullo stesso argomento ritornò con studî pubblicati nel VI vol ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...