L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] latino l + consonante ha in genere tre esiti, compresenti nelle stesse varietà e oggi indipendenti dal contesto fonetico (la natura della consonante successiva non è più rilevante): il rotacismo (napol. [kurˈtjelːə] «coltello»); la velarizzazione ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] sarebbe meglio parlare di italiani regionali, ovvero di quelle koinè intermedie tra gli usi locali (soprattutto nel lessico e nella fonetica) e la lingua nazionale. Veri e propri casi di ibridismo sono i dialoghi di molti film appartenenti ai generi ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] melodico-ritmica (oltreché lo spettro) degli enunciati e di ridurla, dunque, alla stregua di un brano musicale (➔ fonetica).
Il lessico specialistico della musica ha una storia molto diversa rispetto agli altri sottocodici italiani (Nicolodi & ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] /ö/, entrambe pronunciate con vocale anteriore medio-alta, fonema che non appartiene al sistema italiano (Poggi 1995: 414; ➔ fonetica). In lingue diverse possono talvolta comparire le stesse interiezioni: ah!, oltre che in italiano, è impiegata per ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] le regole della tradizione. Per limitare la disamina al versante poetico e seguendo Serianni (1998), si rileva dal punto di vista fonetico, a parte la presenza di forme come nui, surse, virtude, l’uso del dittongo uo per il verbo suonare, non comune ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] 1952). Si intende con la prima espressione il lavoro sulla lingua in quanto tale, ossia la codificazione ortografica, fonetica, morfologica, sintattica, lessicale che può parere necessaria perché una lingua possa acquisire i mezzi per far fronte alle ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] di osservazioni e spiegazioni nuove, ingegnose sempre, se anche… non provate sempre alla cote di una rigorosa disciplina fonetica", della quale tuttavia il C. enfatizzava importanza e, primato (Studi, p.VIII). L'incoerenza tra programma tecnico e ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] itil «pozza»; óspile «recinto della tanca riservato ai vitelli», «solitudine, bosco», basco ospel «luogo ombreggiato» –, oltre a tratti fonetici come le cacuminali stesse, la scarsezza di /f/, l’occlusiva glottidale [ʔ]) per -k-, -l-, -n-. Autonoma è ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] trovano mai davanti a pausa, cioè alla fine di parola (salvo in prestiti e voci onomatopeiche). Viceversa, due foni pur foneticamente simili, come [n] e [ƞ] (due consonanti nasali che differiscono solo per il punto di articolazione), in italiano sono ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] , in alcune parti d’Italia, [ˈbrokːolin] o [ˈbrʊkːʊlin] (➔ adattamento).
Come per tutti gli altri fenomeni fonologici o fonetici, anche l’epentesi ha nel parlato diverse realizzazioni. Ad es., alga verrà realizzato come [aˈliːga] in quasi tutta l ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...