HJELMSLEV, Louis Trolle
Amedeo De Dominicis
Linguista danese, nato a Copenaghen il 3 ottobre 1899, morto ivi il 30 maggio 1965. Studiò la linguistica comparativa indoeuropea con H. Pedersen all'università [...] che un'intuizione fonetica preliminare non solo guida l'identificazione di unità in posizioni diverse (come per es. due foni di uno stesso fonema), ma è, in qualche modo, l'operazione implicita preliminare alla stessa prova di commutazione, la ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] : [ˈdeŋte] «gente» suonava quindi come «dente». Probabilmente si tratta del momento di massima resistenza di questi foni, che con il secondo dopoguerra, colpiti dallo stigma di rusticità, tendono a scomparire. La metafonia caratterizzava in passato i ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] varietà toscana è sempre intenso ([ʎʎ]); nelle varietà settentrionali è tenue ([ʎ]), ma può anche essere realizzato con un nesso di due foni [lj] (Telmon 1993: 105-106); in molte varietà centrali e meridionali è reso con [jj] o anche con [j], che a ...
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FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] la lingua e le labbra); e) interruzione/riduzione del segnale acustico; f) nasalità.
I suoni del linguaggio (foni) si suddividono in due classi fondamentali, consonanti e vocali: nelle consonanti viene realizzata un'ostruzione radicale in un punto ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] come l’occlusiva [t] seguente e [z]dentato ove il fono [z] è sonoro come l’occlusiva seguente [d]. Può accadere che i foni che in una lingua sono allofoni di uno stesso fonema rappresentino due distinti fonemi in una lingua diversa. In francese ad es ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] Sestri) di una pretesa presenza ligure nell’isola. Poco credito riscuote anche una spiegazione di sostrato di foni cerebrali o cacuminali (retroflessi; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ dentali) nei diffusi esiti (non esclusivi della ...
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Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] o palatale. La retroflessione, investendo l’intera postura linguale, supera i confini della consonante e si estende ai foni a contatto. In varie lingue iraniche, australiane e scandinave, nonché in vari dialetti dell’Italia meridionale, il nesso ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] la percezione di una o dell’altra consonante (fig. 5).
L’italiano scritto non aiuta a tenere distinti i tre foni, in quanto utilizza, per il suono [ʎ], una grafia estremamente ambigua: il trigramma gli corrisponde infatti a un unico suono ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] un tratto, in linea con la letteratura sulla struttura prosodica (§ 4). Inoltre, la quantità (intesa come durata relativa di foni con funzione distintiva nel sistema linguistico) non è collocata fra i tratti prosodici. Benché sia un tratto fonologico ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] e riduzione sillabica e spesso non vengono pienamente realizzati tutti i tratti che contraddistinguerebbero l’articolazione dei singoli foni (si dice anche che il parlato informale è ipoarticolato; ➔ pronuncia). A questo insieme di fatti fonetici ci ...
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