Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Dal telefono alla radio (e ritorno?)
Gabriele Balbi
Due media, due idee
Telefono e telegrafia senza fili (abbreviata in Italia come tsf, ma conosciuta anche come wireless) comparvero a distanza di pochi [...] corso di circa vent’anni, la linotype, le macchine per la piegatura veloce dei giornali, la macchina fotografica, il fonografo e il grammofono, la cinematografia e, appunto, il telefono e la telegrafia senza fili rivoluzionarono il paesaggio visivo e ...
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Comunicazioni di massa
Wilbur Schramm
di Wilbur Schramm
Comunicazioni di massa
sommario: 1. L'era dei media elettronici. 2. Evoluzione storica dei media. 3. I media e il processo della ccmunicazione. [...] la macchina compositrice. Sul finire degli anni settanta, il fonografo a rullo di Edison riuscì, per la prima volta, la sua macchina per scrivere (1875). Nel 1877 ideò il fonografo, perfezionato dieci anni dopo, e costruì le prime lampade elettriche ...
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Illuminazione
Carlo Montanaro
Il primo studio cinematografico concepito per sperimentare la possibilità di riprodurre immagini in movimento, il Black Maria ‒ così chiamato dal soprannome attribuito [...] l'idea iniziale era quella di impressionare l'azione su pellicola contemporaneamente alla sua registrazione sonora su fonografo. All'interno, davanti alla postazione fissa costituita dall'attrezzatura tecnologica, una sorta di proscenio cieco con uno ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] collaudato. Perciò la presenza 'passiva' di c. come G. Bizet (numerose furono le trasposizioni filmiche di Carmen, affidate al fonografo) oppure quella 'attiva' di c. come Pasquale Mario Costa (Histoire d'un Pierrot, 1914, di Baldassarre Negroni) non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il problema della relazione tra la musica e lo spazio assume quattro possibili campi [...] , in vario modo, lo spazio della fruizione/rappresentazione nella rappresentazione stessa, così da ottenere uno spazio-suono. Con la fonografia ciò che viene conservato non è solo il suono, ma necessariamente anche lo spazio in cui questo suono si è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le musiche di tradizione orale sono state per secoli appannaggio prevalente in Europa [...] e amatori di matrice colta in quasi tutti i Paesi a partire dal XVIII e XIX secolo.Nel Novecento l’invenzione del fonografo ad opera di Edison, insieme al sorgere di istanze politiche e sociali che indicano i ceti popolari urbani e rurali come ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] in quanto sintesi di s. ideografica nella sua forma filmica (ovvero il cinema muto) e s. fonetica nella sua forma fonografica (fonografo e cinema sonoro: cfr. Pagnol 1965, pp. 38-55).
Del tutto particolare è il significato che l'espressione scrittura ...
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Crosland, Alan
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 10 agosto 1894 e morto a Los Angeles il 16 luglio 1936. Il suo nome è legato soprattutto ad alcuni dei primi [...] (di William Axt) tramite il sistema Vitaphone, ideato dalla Western Electric, che prevedeva la riproduzione del suono su dischi di fonografo.
L'anno seguente, dopo un altro film di cappa e spada (The beloved rogue, ancora con John Barrymore e il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento la rapida evoluzione dello sviluppo tecnologico e le sue profonde implicazioni [...] l’ascolto di musica dal vivo (e/o la lettura della partitura). A questi aspetti si somma l’evidente intreccio tra la fonografia e le logiche massmediatiche ed economiche, che – al contrario di quanto succede ad esempio nel cinema – è sentita come un ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] d'espressione. Per es. già nel 1916 Hugo Münsterberg, criticando i primi tentativi di sincronizzare il proiettore con il fonografo, sostiene che la presenza del parlato "infastidisce quanto il colore nei drappeggi di una statua di marmo", mentre ...
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fonografo
fonògrafo s. m. [dall’ingl. phonograph, comp. di phono- «fono-» e -graph «-grafo»]. – Apparecchio per la riproduzione dei suoni registrati su un supporto meccanico. Propriamente, tale denominazione fu data dall’inventore statunitense...
fonografia
fonografìa s. f. [comp. di fono- e -grafia; cfr. fr. phonographie], non com. – Genericam., la tecnica di registrazione e riproduzione dei suoni, e la registrazione stessa così ottenuta (cfr. il più com. fonoregistrazione).