Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il mercato musicale è la somma dinamica di varie componenti, che riguardano l’esecuzione [...] dalla tedesca Gema nel 1903, dalla statunitense Ascap e dalla britannica Prs, entrambe nel 1914); l’invenzione del fonografo e del grammofono, con la fondazione delle prime case discografiche (American Columbia, 1888; US Gramophone, 1893; Pathé ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] 'udito' lavorando al montaggio di suoni e rumori (per es. quelli di una stazione ferroviaria) registrati con un rudimentale fonografo. Fu un esordio significativo, in cui già compaiono tutti i termini essenziali del contributo originale di V. a una ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] , senologia, sociologia. Per alcuni è possibile l’utilizzo anche come suffissoidi (topologia, biotopo; grafologo, fonografo), proprietà che differenzia nettamente i prefissoidi dai ➔ prefissi, i quali possono invece ricorrere esclusivamente in ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, [...] Rayleigh, lo studio della propagazione ondosa e, in particolare, degli aspetti energetici di questa, mentre l’invenzione del fonografo e del microfono (1877) pone per la prima volta il problema della registrazione e della riproduzione dei s., nonché ...
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memorizzazione
Andrea Carobene
Ricordare per vivere
La memorizzazione è l’operazione attraverso la quale i dati sono registrati per un successivo utilizzo. Senza di essa non sarebbe possibile non solo [...] carta da stampa, è stato per esempio inventato il meccanismo per la memorizzazione dei suoni su cui si basa il fonografo (suono), che riproduceva suoni memorizzati per mezzo di incisioni a spirale fatte su un cilindro.
Questo meccanismo è stato poi ...
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MUZZIO, Claudina Emilia Maria
Paolo Patrizi
MUZZIO, Claudina Emilia Maria (in arte Claudia Muzio). – Nacque a Pavia il 7 febbraio 1889, da Carlo Alberto, direttore di scena, e da Giovanna Gavirati, [...] incise cinque dischi a facciata unica (solo un paio trovarono la via della distribuzione): fu un primo avvicinamento al fonografo, in attesa delle decine d’incisioni effettuate soprattutto dal 1920 in avanti. L’accostamento alla Manon di Puccini, più ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] , pp. 1-78.
E. Eisenberg, The recording angel. Explorations in phonography, New York 1987 (trad. it. L'angelo con il fonografo. Musica, dischi e cultura da Aristotele a Zappa, Torino 1997).
U. Hannerz, The world in creolisation, in Africa/Journal of ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con impeccabile mestiere, coniugando scienza e tecnologia, affabulazione e creazione [...] un’epoca particolarmente ricca d’invenzioni, studi e scoperte, come il telegrafo, i raggi X, la fotografia, il telefono, il fonografo, la navigazione sottomarina, la navigazione aerea, la nuova siderurgia (la Torre Eiffel è costruita fra il 1887 e il ...
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Tobis
Marco Scollo Lavizzari
Sigla di Tonbild-Syndikat AG, casa di produzione cinematografica a partecipazione internazionale, fondata a Berlino il 30 agosto 1928 su pressioni della Deutschen Tonfilm [...] concentrazione di tutte le attività nel settore cinema (la T. era stata attiva anche sul versante della radio e del fonografo) e a una nuova amministrazione sotto il nome di Intertobis, con sede ad Amsterdam. Il vero patrimonio della società tuttavia ...
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L'albero degli zoccoli
Alessandro Cappabianca
(Italia 1978, colore, 170m); regia: Ermanno Olmi; produzione: GPC/RAI/Italnoleggio Cinematografico; sceneggiatura: Ermanno Olmi; fotografia: Ermanno Olmi; [...] un uomo chiuso, solitario, scontroso, incapace di sentimenti; egli, comunque, è un appassionato di musica, ama ascoltare al fonografo dischi d'opera, le cui note si diffondono nella campagna, arrivando anche alle orecchie incantate dei contadini. Ma ...
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fonografo
fonògrafo s. m. [dall’ingl. phonograph, comp. di phono- «fono-» e -graph «-grafo»]. – Apparecchio per la riproduzione dei suoni registrati su un supporto meccanico. Propriamente, tale denominazione fu data dall’inventore statunitense...
fonografia
fonografìa s. f. [comp. di fono- e -grafia; cfr. fr. phonographie], non com. – Genericam., la tecnica di registrazione e riproduzione dei suoni, e la registrazione stessa così ottenuta (cfr. il più com. fonoregistrazione).