Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’elettrotecnica fino alla Grande guerra
Roberto Maiocchi
Gli inizi
La comunità scientifica italiana nel campo delle scienze fisiche attorno alla metà dell’Ottocento era marginale, più vicina a quella [...] senza neppure menzionare Edison. Altri osservatori parlarono di Edison, ma non del suo sistema di illuminazione, bensì del suo fonografo.
Lo stesso Galileo Ferraris (1847-1897), destinato di lì a poco a meritarsi la fama di grande elettrotecnico, fu ...
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TONINO, Rodolfo (Rodolfo De Angelis, familiarmente Rodò). – Nacque a Napoli, quartiere di San Ferdinando, il 27 febbraio 1893, da Pietro, ex ufficiale di fanteria, e da Adele (Adelina)
Roberto Cuppone
Prisco; [...] nell’ultimo quarantennio»); anche se non riuscì a realizzare il progetto di libro I nostri grandi uomini e il fonografo. Collaborò con numerose testate: dapprima con interviste ad attori celebri (Milano sera, 1951-54), quindi con recensioni e testi ...
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MARTINELLI, Giovanni
Simone Ciolfi
Nacque a Montagnana, presso Padova, il 22 ott. 1885, da Antonio e Lucia Bellini.
Il padre, ebanista, condivideva con il figlio la passione per la musica. Insieme si [...] dischi sono tratti dalle colonne sonore dei film Vitaphone - Warner Bros). La sua voce chiara e intensa, adattissima al fonografo, dapprima venne fissata in incisioni acustiche da Edison a partire dal 1912 (arie da Tosca, Bohème, Aida, Rigoletto, e ...
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DE NEGRI, Giovanni Battista
Roberto Staccioli
Nato ad Alessandria il 30 luglio 1851 da Sebastiano e Lucia di Casirolo, intraprese gli studi di canto nella sua città a partire dal 1873, dapprima con [...] e Sansone e Dalila al teatro Comunale di Trieste. Si dedicò quindi all'insegnamento, ma con l'avvento del fonografò non rinunciò a incidere alcuni dischi, registrando nel 1902 alcune arie dall'Otello e dalla Norma (International Zonophone, nn ...
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ZAMBONI, Filippo
Gabriele Scalessa
Nacque il 21 ottobre 1826 a Trieste, figlio unico di Antonio, console pontificio, e Luigia Amadio.
Educato sin da piccolo a un’austera fede cattolica, fu messo in [...] fine del secolo e l’inizio del successivo avevano visto un significativo diradamento dell’attività scrittoria, se si eccettua il curioso Il fonografo e le stelle e la visione del Paradiso di Dante. Sogni d’un poeta triestino, la cui stampa si dovette ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Premessa
Non è certo facile definire in una rappresentazione sintetica [...] sempre più vasto con l’avvento, il perfezionarsi e il diffondersi dei mezzi di comunicazione sonora indiretta: prima il fonografo (alla fine dell’Ottocento), poi il grammofono (nei primi anni del Novecento), la radio (a partire dagli anni Venti ...
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LOMBARDO, Carlo (pseudonimo Léon Bard e Leblanc)
Simone Ciolfi
Nacque a Napoli il 28 nov. 1869, secondogenito di Felice e di Luigia Malvezzi. Compì gli studi musicali a Napoli nel conservatorio di S. [...] luna (da Fremdenführer di Ziehrer); Fanfan la Tulipe (da L. Varney); Coquelicot (da Varney); Le tre lune (1931); La regina del fonografo (da musiche di L. Ascher; 1917); La Fornarina (da più autori); Crema di chic (da musiche di R. Stolz); Changez la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero occidentale ha sviluppato due diverse concezioni della natura del mondo fisico: [...] il computer sta centralizzando e assorbendo le funzioni di svariati media precedenti, dalla macchina da scrivere al fonografo, dalle apparecchiature di videoregistrazione al quaderno da disegno. Dal momento che tutte le informazioni sono traducibili ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il computer, un oggetto ormai di uso quotidiano, ha una storia che affonda le sue origini [...] di lavoro, esso serve a giocare, a intrattenere relazioni, a comunicare (così come è avvenuto per altri media quali il fonografo, il telefono, la radio e il telefono cellulare).
Due aspetti della storia del computer sono comuni alla storia di molti ...
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La rete medium globale
Gino Roncaglia
Internet e il web strumenti di comunicazione
La rete Internet rappresenta lo strumento di comunicazione (e il medium di massa) che forse più di ogni altro caratterizza [...] processo iniziato in realtà nella seconda metà dell’Ottocento con la diffusione della fotografia e l’invenzione del telefono, del fonografo e del cinema, e proseguito lungo tutto il 20° sec., con l’introduzione della radio, del televisore, di audio e ...
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fonografo
fonògrafo s. m. [dall’ingl. phonograph, comp. di phono- «fono-» e -graph «-grafo»]. – Apparecchio per la riproduzione dei suoni registrati su un supporto meccanico. Propriamente, tale denominazione fu data dall’inventore statunitense...
fonografia
fonografìa s. f. [comp. di fono- e -grafia; cfr. fr. phonographie], non com. – Genericam., la tecnica di registrazione e riproduzione dei suoni, e la registrazione stessa così ottenuta (cfr. il più com. fonoregistrazione).