Inventore tedesco (Hannover 1851 - Berlino 1929). Emigrato da giovane in America, perfezionò il fonografo di Edison sostituendo il disco al cilindro. Inventò un microfono telefonico che ebbe larga diffusione. ...
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Scienziato e scrittore (Fabrezan, Narbona, 1842 - Parigi 1888). Nei suoi studî di fisica e di chimica si occupò del fonografo e di fotografia a colori; scrisse poesie di preziosa e delicata armonia: Le [...] coffret de Santal (1873); La vision du Grand Canal royal des deux Mers (1888). Ingegno versatile ma dispersivo, compose anche monologhi umoristici che furono recitati da E. Coquelin ...
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Inventore statunitense (Milan, Ohio, 1847 - West Orange 1931), uno dei più grandi della storia. Autore di alcune delle invenzioni fondamentali della fine del 19° secolo, come la lampada a incandescenza [...] a carbone (1876) e aiutò C. L. Sholes a costruire la sua macchina per scrivere (1875). Nel 1877 ideò il fonografo, perfezionato dieci anni dopo, e costruì le prime lampade elettriche a filamento di carbone, dalle quali passò (1879) a quella con ...
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Crosland, Alan
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 10 agosto 1894 e morto a Los Angeles il 16 luglio 1936. Il suo nome è legato soprattutto ad alcuni dei primi [...] (di William Axt) tramite il sistema Vitaphone, ideato dalla Western Electric, che prevedeva la riproduzione del suono su dischi di fonografo.
L'anno seguente, dopo un altro film di cappa e spada (The beloved rogue, ancora con John Barrymore e il ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] 'udito' lavorando al montaggio di suoni e rumori (per es. quelli di una stazione ferroviaria) registrati con un rudimentale fonografo. Fu un esordio significativo, in cui già compaiono tutti i termini essenziali del contributo originale di V. a una ...
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FLORIDIA, Pietro
Fabio Antonini
Nacque a Modica, nel Ragusano, il 5 maggio 1860 da Francesco e da Anna Napolino. Iniziò lo studio del pianoforte, sotto la guida della madre, e nel 1873 si iscrisse al [...] insieme con la moglie, negli Stati Uniti. Si stabilì a New York, dove inizialmente si adattò a fare orchestrazioni per fonografo. Nel 1906 si trasferì a Cincinnati, dove insegnò pianoforte e composizione al Music College. Nel 1908 fece ritorno a New ...
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Astronomia
Figura apparente di un astro; nelle galassie, formazione lenticolare, appiattita e spiraliforne, che circonda il nucleo. D. di Airy D. luminoso centrale della figura di diffrazione in cui consiste [...] Sul solco sono memorizzati due canali in modo da poter riprodurre anche suoni in stereofonia. La puntina del fonografo, percorrendo il solco, segue le ondulazioni, cioè è costretta a compiere delle vibrazioni che, nell’apparecchio riproduttore, danno ...
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FARA, Mario Giulio
Chiara Trara Genoino
Nacque a Cagliari il 5 dic. 1880 da Giuseppe, avvocato, e da Maria Dessy. Non seguì alcun regolare corso di studi, ma ebbe solo sporadici insegnanti privati per [...] musicale, XIX [1915], 6-12, pp. 135-184), onde non analizzare il suono fidandosi solo del proprio orecchio: il fonografo diventa quindi il vero strumento di lavoro del raccoglitore di canzoni popolari, laddove, a detta sua, nessuno in Italia si era ...
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PASQUARIELLO, Gennaro
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Napoli l’8 settembre 1869 da Giuseppe, sarto e commerciante di stoffe; assenti le notizie sulla madre.
Trascorse l’infanzia e l’adolescenza nel [...] Elvira, VII, 1960, s.v. Maldacea Nicola e P. G., IX, 1962, s.v. Varietà; P. del Bosco, Quasi un editoriale, in Fonografo italiano (1890-1946). Raccolta di incisioni scelte e presentate da Paquito del Bosco, s. 1, 1, G. P., Milano 1981, pp. n.n ...
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DE NEGRI, Giovanni Battista
Roberto Staccioli
Nato ad Alessandria il 30 luglio 1851 da Sebastiano e Lucia di Casirolo, intraprese gli studi di canto nella sua città a partire dal 1873, dapprima con [...] e Sansone e Dalila al teatro Comunale di Trieste. Si dedicò quindi all'insegnamento, ma con l'avvento del fonografò non rinunciò a incidere alcuni dischi, registrando nel 1902 alcune arie dall'Otello e dalla Norma (International Zonophone, nn ...
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fonografo
fonògrafo s. m. [dall’ingl. phonograph, comp. di phono- «fono-» e -graph «-grafo»]. – Apparecchio per la riproduzione dei suoni registrati su un supporto meccanico. Propriamente, tale denominazione fu data dall’inventore statunitense...
fonografia
fonografìa s. f. [comp. di fono- e -grafia; cfr. fr. phonographie], non com. – Genericam., la tecnica di registrazione e riproduzione dei suoni, e la registrazione stessa così ottenuta (cfr. il più com. fonoregistrazione).