Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] La punteggiatura, Roma, Carocci.
Klein, Gabriella (1986), La politica linguistica del fascismo, Bologna, il Mulino.
Larson, Pär (2010), Fonologia, in Grammatica dell’italiano antico, a cura di G. Salvi & L. Renzi, Bologna, il Mulino, 2 voll., vol ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] in età storica fissato sulla penultima sillaba, se lunga o sulla terzultima se la penultima è breve; nella fonologia, la conservazione dei dittonghi e delle consonanti velari e labiovelari; nella morfologia, la conservazione, nella flessione nominale ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] per le onomatopee e in generale per i fenomeni fonosimbolici, anche nella formazione degli ideofoni sono attivi alcuni meccanismi fonologici e morfologici, quali la ripetizione di sillabe (ad es., toc toc, drin drin, glu glu, brum brum) o anche ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] - 2 giugno 1974), a cura di R. Simone & G. Ruggiero, Roma, Bulzoni, pp. 329-372.
Muljačić, Žarko (1972), Fonologia della lingua italiana, Bologna, il Mulino.
Sobrero, Alberto A. (1974), Una società fra dialetto e lingua, Lecce, Milella.
Sobrero ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] di tensione tende dunque ad accompagnarsi a una maggiore durata.
Anche nelle lingue dove la durata non ha ruolo fonologico (➔ fonologia) certe vocali appaiono più lunghe di altre. Ogni vocale ha una sua durata intrinseca, correlata con l’altezza ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] di un enunciato si raggruppano fra loro attraverso relazioni a più livelli, semantiche per quanto riguarda il significato, fonologiche in quanto le parole sono pronunciate insieme, e sintattiche giacché possono essere spostate insieme.
Il sintagma è ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] indicativo (vad-o) e alla prima persona plurale (and-iamo). La loro differenza formale non può essere imputata a motivi fonologici, e il fatto di rappresentare due realizzazioni di uno stesso lessema fa sì che la variazione di forma non possa essere ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] in posizione finale di frase sono pochi, mentre la maggior parte precede parole lessicali che costituiscono l’elemento fonologicamente prominente del sintagma o dell’enunciato. È questo, infatti, il contesto in cui si trovano generalmente i tipi ...
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La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] cui viene preservata nella vocale risultante la posizione prosodica dell’altra vocale elisa: ciò è possibile solo se il tratto fonologico di lunghezza vocalica è distintivo in una certa lingua. In latino, ad esempio, la forma cōgo «costringo» risulta ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] un valore solo fonetico (ad es., a causa dell’influenza di segmenti labializzati adiacenti in [ˈkwando] quando) o anche fonologico (se, ad es., nel sistema linguistico esiste un’opposizione tra consonante non labializzata e labializzata: ad es. /k ...
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fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...
fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.