ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la [...] In età moderna l'e. prima rinacque come lingua letteraria e poi divenne lingua ufficiale dello Stato d'Israele. Fonologia, morfologia e sintassi dell'e. moderno sono restate simili a quelle antiche, mentre il lessico ha subito in parte aggiornamenti ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] Novecento e si devono soprattutto a Clemente Merlo, il quale parlava di «zona marchigiana umbra romanesca» nel capitolo della Fonologia del dialetto di Sora, dedicato al «posto che spetta al dialetto di Sora nel sistema dei dialetti italiani» (Merlo ...
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Glottologo (Löwenberg, Slesia, 1899 - Schapdetten, Münster, 1984), prof. nelle univ. di Gottinga, Münster, Colonia, e direttore dello Spracharchiv di Münster (1932-71). Specialista in fonetica e in teoria [...] (3 voll., con K. Ezawa, 1966-69). La "fonometria" elaborata da Z. si pone come superamento della dicotomia della fonologia in fonetica e in fonematica, e mira, attraverso un'ampia serie di rilevamenti e misurazioni, a individuare la media statistica ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota [...] di una famiglia di determinate lingue, attraverso un metodo e una teoria chiamati anche fonetica strutturale (o fonematica). La fonologia studia i sistemi di f. in sincronia e diacronia, mirando a stabilire una gerarchia tra gli elementi centrali e ...
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linguistica Procedimento d’indagine che consiste nel ricavare per via comparativa da lingue diverse ma affini un certo numero di elementi linguistici comuni che possano essere attribuiti a un’epoca anteriore [...] , soprattutto morfologiche. Attraverso l’analisi delle lingue romanze si può ricostruire il profilo del latino preromanzo nella fonologia, nella morfologia, nel lessico e nella sintassi; in questo caso la lingua ricostruita trova parziale conferma ...
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Sesta lettera dell’alfabeto greco comune più antico, indica la semivocale u̯ e ha la forma o [. Dapprima denominata con il nome dell’originaria lettera fenicia u̯àu, fu poi, considerato il suo aspetto [...] e più tardi ς). Gli alfabeti italici conservano generalmente il segno ma lo adoperano per la labiodentale spirante sorda f.
In fonologia greca, si chiama d. anche il suono della semivocale u̯. Questa è documentata per quasi tutti i dialetti del greco ...
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Szemerényi, Oswald John Louis
Maurizio Trifone
Linguista inglese di origine ungherese, nato a Londra il 7 settembre 1913, morto a Friburgo in Brisgovia il 29 dicembre 1996. Dopo gli studi svolti presso [...] indoeuropea all'università di Friburgo (1965-81). Ambiti privilegiati della sua vasta attività di ricerca sono stati la fonologia, la morfologia, l'etimologia, la tipologia e la storia della linguistica.
Autore di numerosi studi in opere miscellanee ...
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Linguista (Mosca 1890 - Vienna 1938), figlio di Sergej Nikolaevič. Giovanissimo, con R. Jakobson partecipò alla costituzione e ai lavori del circolo linguistico di Mosca. Emigrato nel 1919, visse fino [...] di capitale importanza per tutta la linguistica moderna circa il carattere sistematico e strutturato dei rapporti tra le entità fonologiche, i fonemi, in cui si articola il versante significante delle lingue. La forte intelligenza teorica e la larga ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] edited by M. Maiden & M. Parry, London - New York, Routledge, pp. 41-51.
Mioni, Alberto M. (1993), Fonetica e fonologia, in Introduzione all’italiano contemporaneo, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 1º (Le strutture), pp ...
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. Il termine viene usato generalmente in linguistica per indicare la teoria fonologica elaborata da R. Jakobson secondo cui i sistemi fonologici di qualunque lingua sono basati su un numero limitato (circa [...] , Mass., 1966). Nell'elaborazione di Chomsky e Halle la teoria è stata incorporata, con notevoli modifiche, nel componente fonologico della grammatica generativa trasformazionale; cfr. N. Chomsky, M. Halle, The sound pattern of English, New York 1968 ...
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fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...
fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.