Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] questa struttura semiotica. È per questa ragione che non seguiamo Martinet quando rimprovera a Trubeckoj di aver identificato pertinenza fonologica e lingua saussuriana (v. Martinet, 1955; tr. it., p. 14 e nota 1), e che noi rimprovereremmo piuttosto ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] zero ed è preceduta da uno scoppio intenso intorno ai 1100 Hz.
Le consonanti velari fanno parte dei sistemi fonologici di 449 lingue delle 451 analizzate dall’UPSID (UCLA Phonological Segment Inventory Database): le più frequenti sono le occlusive ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] (ad es., roman. vengo poi [ˌvɛŋgo ˈpɔ̬ːi], aperto [aˈpɛ̬rto]; Marotta 2005).
Merita menzione anche il fenomeno morfo-fonologico che si verifica nel romanesco e che è noto in letteratura come Lex Porena (➔ laziali, dialetti), vale a dire la perdita ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] del tedesco – accetta il cosiddetto soggetto zero, vale a dire presente nella struttura sintattica ma non realizzato fonologicamente (➔ personali, pronomi; ➔ soggetto).
L’anafora per contiguità semantica si realizza quando il legame anaforico con il ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] del diaframma.
Per la loro particolare difficoltà di produzione, le fricative sono tra le ultime a comparire nell’inventario fonologico del bambino, comunque dopo che sono stati consolidati tutti i foni occlusivi, nel periodo intorno ai 24 mesi ...
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Stato dell’Africa orientale, situato nella sezione nord-orientale del Corno d’Africa. Si affaccia a N sul Golfo di Aden, a E sull’Oceano Indiano; confina a NO con il Gibuti, a O con l’Etiopia, a S e SO [...] presenta varietà dialettali più divergenti nel Benadir e nella regione dei fiumi Uebi Scebeli e Giuba. Fonologicamente conservativo per la presenza di faringali, possiede un accento tonale con funzione prevalentemente morfologica, flessione nominale ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] in sillaba aperta non finale sono in genere più lunghe di quelle in sillaba chiusa (➔ vocale breve). Solitamente il contrasto fonologico è tra vocale lunga e vocale breve (per es., lat. pālus «palo» ~ pălus «palude»); molto rari sono gli idiomi che ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] ē ed ĕ > /e/, a > /a/, ŭ, ō e ŏ > /o/, ū > /u/
Inoltre, la quantità fonologica del latino classico (lĕvis «leggero» ~ lēvis «liscio» e lĕvāre «sollevare» ~ lēvāre «levigare») è stata sostituita da una nuova quantità allofonica (➔ allofoni ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] musicale cinese, un'analogia che poteva interessare i monaci cinesi, ma che non ha nessun significato dal punto di vista fonologico.
Fatta eccezione per l'ovvio termine 'suoni delle labbra' che denota le labiali, i nomi cinesi per i diversi tipi ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] nel XIV secolo era già fonologizzato, la successiva fase dell’➔indebolimento non si era ancora compiuta, almeno a livello fonologico.
Per quanto riguarda l’altro criterio obiettivo, è appunto l’esame del numero sillabico (e assieme, s’intende, della ...
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fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...
fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.