I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] il suffisso -iano può o meno indurre un acclimatamento della base anche dal punto di vista grafematico e fonologico, come nelle varianti shakespeariano o scespiriano, rousseauiano o (meno spesso) russoviano, ecc., o addirittura con riformazione sul ...
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(XIV, p. 510; App. II, I, p. 882; III, I, p. 581; IV, I, p. 743)
A partire dal 1985 si è avuta una serie di eventi scientifici (manifestazioni espositive, congressi e incontri di studio), organizzati da [...] e diatopica dei sistemi di scrittura e a nuove proposte che interessano diversi aspetti della lingua (sistema fonologico, grammatica, lessico). Riconfermata la parentela col lemnio, sono stati distinti alcuni fenomeni di opposizione nel sistema ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] zero ed è preceduta da uno scoppio intenso intorno ai 1100 Hz.
Le consonanti velari fanno parte dei sistemi fonologici di 449 lingue delle 451 analizzate dall’UPSID (UCLA Phonological Segment Inventory Database): le più frequenti sono le occlusive ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] ]. Per [s] e [z] esiste un numero molto limitato di coppie minime e per questo motivo si è dubitato dello statuto fonologico di /z/, attribuendo a tale suono statuto di variante combinatoria [z] (➔ allofoni; si vedano i casi quali [z’metto] dovuti ad ...
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Sono ambigeneri le parole che possono essere usate sia al maschile sia al femminile senza che si modifichi la forma del suffisso flessivo (➔ genere):
(1) il nipote / la nipote
(2) il giornalista / la giornalista
(3) [...] criteri semantici e formali. Ad es., l’attribuzione del genere ai nomi dei frutti mango e papaya dipende dal criterio fonologico secondo cui nomi terminanti in -a tendono ad essere assegnati al genere femminile, mentre quelli terminanti in -o a ...
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Regione storica dell’Italia nord-orientale (dal nome latino di Cividale, Forum Iulii). Ampia circa 8000 km2, è limitata a O dal fiume Livenza e a E dal Timavo. Attualmente ricade per la massima parte nella [...] linguistico ladino, è un idioma neolatino con caratteristiche proprie e ben definite concernenti il suo impianto fonologico, morfologico, sintattico e grammaticale; esso conserva importanti fenomeni del tardo latino, ma registra anche lo sviluppo ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] , ma anche, in molti casi, espansione o recessione dell’italiano rispetto al dialetto. Si possono elencare alcuni esempi di livello fonologico.
I passaggi di -nc- a -ng- e di -nt- a -nd- (cinquanta › cinguanda) caratterizzano i dialetti di tutta l ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] una base sufficiente per valutare sia il relativo successo della trasmissione, sia le difficoltà inerenti all'adattamento di un sistema fonologico straniero (quello della lingua da cui si era preso a prestito il sistema di scrittura) a uno indigeno ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...]
Nella situazione linguistica italiana gli usi linguistici familiari e informali fanno emergere tratti connotati regionalmente, soprattutto a livello fonologico e lessicale (si veda l’uso di appiccio per accendo in 2).
Nel registro colloquiale l’uso ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] 1983: 435).
Non avendo origine da elementi lessicali, le interiezioni proprie possono occasionalmente contenere suoni estranei al sistema fonologico della lingua di appartenenza: in italiano, per esprimere conferma è ad es. usata l’interiezione o /ö ...
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fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...