Voce
Lorenzo Calvi
La voce è un fenomeno sonoro prodotto da uno strumento a fiato e da una cassa di risonanza: lo strumento è rappresentato dalla laringe, tubo cartilagineo, che regola il passaggio [...] varietà è assai poco evidente. Quando la variazione fonetica cambia il senso della parola si dice che ha un valore fonologico; in italiano questo si verifica raramente (per es., àncora e ancòra, pésco e pescò). La durata della vibrazione delle corde ...
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SINTASSI (XXXI, p. 859)
Giacomo Devoto
Più che una nuova definizione della sintassi, le correnti più moderne della linguistica hanno messo sotto una luce nuova i rapporti fra la sintassi e le altre parti [...] assai più aderente a vedute moderne v. E. Seidel, Geschichte und Kritik der wichtigsten Satzdefinitionen, Jena 1935.
Il metodo fonologico delle opposizioni non si è arrestato alle soglie della sintassi, anche se non ha potuto dare frutti simili a ...
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I ➔ forestierismi, una volta entrati nel lessico italiano, subiscono un processo più o meno lungo di acclimatamento e di ➔ adattamento. Fino al XIX secolo, nella maggior parte dei casi, i forestierismi [...] un processo di adattamento fonetico, ovvero un processo di assimilazione dei loro eventuali foni non appartenenti al repertorio fonologico italiano, ai relativi allofoni italiani: ad es., i ➔ prestiti dall’inglese computer [kəmˈpjutər] e rugby ...
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Mutismo
Oskar Schindler
Il termine mutismo (dal latino mutus, "muto", voce derivata da una radice onomatopeica mu) indica l'incapacità di emettere suoni distinti e parole articolate. Vi può essere un [...] ovvero dalle etichette che il lessico applica ai concetti (ovviamente i vocaboli sono resi possibili dal supporto significante fonologico, si articolano con le flessioni e altre modalità grammaticali e con l'assemblaggio sintattico, in un determinato ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] dai sistemi percettivi o dall’elaborazione della m. di lavoro. In quest’ultima le informazioni sono codificate nel formato fonologico o visuospaziale, a seconda del tipo di stimolo e di sottosistema implicato (v. fig.). Un’attività di ripetizione o ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] , a seconda della lingua), divenendo così segnali o di prominenza, o di demarcazione di confine di unità metrica (sintagma fonologico e intonativo). Nel primo caso, i toni si associano alle sillabe toniche e sono detti accenti tonali (pitch accents ...
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Teoria della fonologia, enunciata da R. Jakobson e da lui successivamente elaborata in collaborazione con C.G.M. Fant e M. Halle, che riconduce i sistemi fonologici di qualunque lingua a un numero limitato [...] largo impiego codici binari. Nell’elaborazione di N. Chomsky e M. Halle essa è stata incorporata, con rilevanti modifiche, nel componente fonologico della grammatica generativa trasformazionale. Ha avuto inoltre proficue applicazioni in lessicologia. ...
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TRUBECKOJ (Trubetzkoy e Troubetzkoy), Nikolaj Sergeevič
Linguista, figlio di Sergej Nikolaevič Tr., nato a Mosca il 15 aprile 1890. Studiò a Mosca e Lipsia e nel 1916 prese a Mosca la libera docenza [...] . d. Akad. d. Wiss., phil.-hist. Kl. di Vienna, 1929). In questi suoi studî Tr. segue l'indirizzo "fonologico" del quale è uno dei principali fondatori e cultori (Zur allgemeinen Theorie der phonologischen Vokalsysteme, in Travaux du cercle ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
Da circa un secolo e mezzo nell’ambito degli studi scientifici sulla mente si è progressivamente sviluppata l’idea che il linguaggio, come le altre facoltà [...] è usato unicamente come la regione per l’esecuzione di segni dove il movimento o la posizione del segno è puramente fonologica (per es., il fiore è rosso), nella produzione di una frase del tipo il professore ha criticato lo studente, il segno ...
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IVANOV, Vjaceslav Vsevolodovic
Giorgio Patrizi
Teorico della letteratura russo, nato a Mosca nel 1932. È direttore della sezione di tipologia strutturale delle lingue slave presso l'Istituto di studi [...] (Istoričeskaja fonologija russkogo jazyka. Razvitie fonologičeskoj sistemy drevnerusskogo jazyka X-XII VV, "Fonologia storica della lingua russa. L'evoluzione del sistema fonologico del russo antico dal x al xii secolo", 1968). Si è occupato delle ...
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fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...