Novo, Lalla
Caterina Vagnozzi
Italia • Torino • Specialità: Salto ostacoli
Insieme a Giulia Serventi è stata la più rappresentativa esponente femminile del salto ostacoli italiano. Fece parte più [...] volte della squadra ufficiale italiana in Coppa delle nazioni e salì due volte sul podio dei campionati europei amazzoni: bronzo nel 1966 a Gijón (con Oxo Bob-Rahin) e argento nel 1967 a Fontainebleau (con Prédestiné). ...
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Architetto (Pontoise 1762 - Parigi 1853). Recatosi a Roma (1786-92) per studiare le antichità classiche, dal 1789 collaborò con Ch. Percier. Massimi rappresentanti dello stile impero, ampiamente diffuso [...] furono architetti del Louvre e delle Tuileries (1804-48), progettarono l'Arc du Carousel (1806) e lavorarono a Versailles e a Fontainebleau. A F. si devono anche: la cappella alla memoria di Luigi XVI (1826) a Parigi e l'Hôtel Dieu di Pontoise ...
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Musicista francese (Parigi 1870 - Suresnes 1954). Compositore, violinista e direttore d'orchestra, si segnalò con lavori teatrali (Cachaprès, 1914; La chanson de Paris, 1924; Bertrand de Born, 1925; ecc.) [...] di viola, fondò nel 1901 e diresse la Société des instruments anciens. Il nipote Robert (Parigi 1899 - Fontainebleau 1972), allievo di L. Diémer, si affermò come concertista di pianoforte di fama mondiale, ammiratissimo per la raffinatezza ...
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. Famiglia di architetti e scultori francesi. Noël dal 1SSi al 1568 fu occupato al Louvre da Pierre Lescot, e scolpì le decorazioni in legno della camera del re. Dal 1568 al 1870 forse fu a Fontainebleau. [...] Pierre, nato nel 1559, morì a Parigi nel 1609. Nel 1890 successe al Cerceau come soprintendente alle regie fabbriche; nel 1597 ebbe la commissione di un monumento funebre per la casa di Foix, più tardi ...
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Doriot, Georges
Economista francese naturalizzato statunitense (Parigi 1899 - Boston 1987). Emigrato da giovane negli Stati Uniti, divenne professore alla Harvard Business School nel 1926. È stato uno [...] capitalist (➔ venture capital) americani, grazie alla fondazione, nel 1946, dell’American Research and Development Corporation. Nel 1957 fondò l’INSEAD, una delle principali business school a livello mondiale, con sedi a Fontainebleau e a Singapore. ...
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Figlia (Parma 1754 - Roma 1819) di Filippo di Borbone duca di Parma e di Luisa Elisabetta di Francia. Sposò (1765) l'infante don Carlos, il futuro Carlo IV. Dotata di forte personalità, dominò il debole [...] carattere del marito, salito al trono nel 1788, favorendo l'ascesa al potere del suo favorito, M. Godoy Álvarez. Deposta insieme al marito da Napoleone nel 1808, fu costretta a vivere a Fontainebleau, a Nizza e infine a Roma. ...
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Pittore e litografo, nato da famiglia spagnola a Bordeaux il 20 agosto 1808, morto a Mentone il 18 novembre 1876. Entrò nel movimento romantico, dipingendo di preferenza scene orientali e medievali con [...] del 1831. Solo nel 1840 il D. scoprì la sua vera vocazione di paesista: giuochi di luci nel bosco di Fontainebleau (Nel bosco, Louvre; id., Berlino, Nationalgalerie) fissati con colori scintillanti sulla tela, gli assicurarono il successo che aumentò ...
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ABBATI (dell'Abate), Nicolò
Armando O. Quintavalle
Nacque a Modena nel 1509 (secondo il Forciroli) o nel 1512 (secondo il Lancellotti, che però - Cronaca modenese, XI, p. 233 - lo diceva, al 25 marzo [...] pitture della... Galleria Estense, Modena 1854, pp. 28-33, 124-125, 148-176; F. Reiset, N. dell'A. et les peintres de Fontainebleau, in Gazette des Beaux-Arts, I, 3 (1859), pp. 193-209 e 266-277; G.Campori, Lettere artistiche inedite,Modena 1866, pp ...
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Prelato (Albano 1747 - Roma 1821); segretario di varie congregazioni e arcivescovo titolare d'Isauria, fu membro della commissione per l'esame del sinodo di Pistoia. Durante la prigionia di Pio VI fu delegato [...] durante l'esilio di Pio VII: deportato in Francia (1801), subì la prigionia a Vincennes; liberato per le trattative di Fontainebleau, e tornato a Roma, fu vescovo d'Albano (1816), poi di S. Rufina (1820) e prefetto della congregazione dell'Indice ...
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Figlia (Madrid 1782 - Roma 1824) di Carlo IV di Spagna. Sposò nel 1795 Ludovico di Borbone-Parma, assunto nel 1801, per il trattato di Lunéville, al trono di Toscana col titolo di re d'Etruria. Prima per [...] del figlio Carlo Ludovico, tenne essa l'amministrazione dello stato. Annessa la Toscana alla Francia (1807), visse in semiprigionia a Fontainebleau e a Compiègne. Dal congresso di Vienna, M. L. e il figlio ottennero il ducato di Lucca, da cambiare ...
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arazzeria
arazzerìa s. f. [der. di arazzo]. – 1. L’arte di fare gli arazzi, e il luogo dove si tessono o si custodiscono: l’a. di Bruxelles, di Fontainebleau. 2. Complesso di arazzi.