Dalla fine della seconda guerra mondiale si è intensificato lo studio delle regioni più remote del continente, soprattutto a mezzo della fotografia dall'aereo. Dai fotomosaici e dalle carte più recenti [...] ), 1.550.000 nel Victoria (frumento, fieno), 1.500.000 nell'A. Meridionale (frumento ed orzo), 1.000.000 nel Queensland (foraggi, canna da zucchero, frumento), 110.000 in Tasmania (fieno). Queste le colture dominanti, ma nella Nuova Galles del Sud vi ...
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L'Alvernia è una regione naturale del Massiccio Centrale francese; comprende i due dipartimenti del Puy de Dôme e del Cantal, che devono i loro nomi a due vette vulcaniche. L'individualità geografica dell'Alvernia [...] planèzes. La loro parte inferiore, asciutta ma fertile, è cosparsa di villaggi, ed è coltivata a grano, a lenticchie e a piante da foraggio; al di sopra degli 800 o 900 metri, non vi sono più che burons (ovili), dove l'estate si fa il formaggio detto ...
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In agraria è quella parte della tecnica che riguarda l'arte di far crescere le piante per ottenerne i prodotti, o comunque l'utilità che possono dare. La parola coltivazione ha significato più ristretto [...] . e la reposizione delle paglie e degli altri prodotti secondarî. Per le colture foraggere si ha la falciatura, la fienagione o l'insilamento (riposizione in silos) del foraggio. Per la barbabietola da zucchero si ha l'estirpazione delle piante, la ...
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FABBRONI, Adamo
Renato Pasta
Nacque il 6 dic. 1748 a Firenze, primogenito di Orazio di Mattia e di Rosalinda di Adamo Werner di Heidelberg. Ricevuti i primi rudimenti d'istruzione nella cerchia familiare, [...] "), riguardanti le colture suscettibili d'impiego manifatturiero, e XVII ("Delle pasture"), che discute la produzione di foraggere per l'allevamento ed esamina, accanto alle strutture d'impiego dei suoli caratteristiche dell'agricoltura asciutta, l ...
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LUNATI, Pasquale Michele
Salvatore Lardino
Nacque il 24 marzo 1899 a Montalbano Jonico, nel Materano, da Francesco e Antonia Lorubbio, quarto di otto figli, di cui soltanto il primo, Angelo, poté studiare, [...] . Fu allestita una stalla razionale, con un centinaio di capi di bestiame; costruito un silos a torre; introdotti campi di foraggere e mais; conferito il latte ai caseifici di Policoro e Gioia del Colle. Con i progressi nelle tecniche di irrigazione ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] confronti dell’erosione, si possono suddividere le colture in due gruppi: quelle con azione antierosiva (prati avvicendati, foraggere permanenti e boschi) e quelle con minore efficacia (colture arboree e altri seminativi). Ma il rapporto tra erosione ...
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LAZIO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARDINALI
Roberto ALMAGIA
Giulio BERTONI
Raffaele CORSO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Ugo ANTONIELLI
Bruno PARADISI
Pietro TOESCA
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E uno dei compartimenti in cui [...] migliore e più abbondante. Aumenta in pari tempo il patrimonio bovino, col diffondersi delle stalle e dei prati da foraggio, e anche agli ovini si cerca di risparmiare i periodici trasferimenti dal piano al monte, trattenendoli anche durante l ...
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HAITI (A. T., 153-154)
Giuseppe CARACI
Carlo ERRERA
Mario SALFI
Melville J. HERSKOVITS
Anna Maria RATTI
José A. DE LUCA
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Per superficie (77.253 kmq.) e per importanza la seconda delle Grandi Antille, [...] il posto occupato da altre colture, come p. es. quelle dei cereali (riso e mais), delle leguminose, delle foraggere, che pur trovano quasi dovunque condizioni favorevoli al loro sviluppo.
Fauna. - La fauna è composta di elementi caratteristici della ...
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TRIESTE (XXXIV, p. 327; App. I, p. 1069; II, 11, p. 1020)
Angelo TAMBORRA
Giorgio Valussi
La sistemazione territoriale uscita dal trattato di pace del 10 febbraio 1947, entrato in vigore il 15 settembre, [...] soprattutto nella zona marno-arenacea, che riescono a soddisfare appena il 5% del fabbisogno locale. Prevalgono le coltivazioni foraggere permanenti (31,5%) ed i boschi (21,8%), mentre scarsa estensione hanno le coltivazioni erbacee e legnose. L ...
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MOLISE (A. T., 24-25-26 bis)
Paolo DE GRAZIA
Cesare RIVERA
Il nome Molise compare nell'alto Medioevo come quello di una contea normanna e deriva da quello del castello di Molise (oggi piccola borgata [...] di prati artificiali ed ha. 36.582 di pascoli permanenti si ottenevano in media rispettivamente q. 1.136.233 e q. 48.173, di foraggi, più una produzione media di q. 30.896 nei prati naturali asciutti, di q. 82.066 negli erbai annuali e q. 83.370 in ...
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foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...
foraggiare
v. intr. e tr. [dal fr. fourrager; v. foraggio] (io foràggio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Andare per la campagna in cerca di foraggio e di vettovaglie (detto di soldati in guerra e per lo più con riferimento a tempi passati):...