Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se con l’invenzione della macchina a vapore inizia la rivoluzione industriale, con la [...] aperto dalla ditta Boulton & Watt. A partire dal 1815, quando il carbone diventa più a buon mercato del foraggio per i cavalli che trasportano i vagoncini, le locomotive a vapore si diffondono con velocità vertiginosa per tutta l’Inghilterra ...
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. È la sostanza che forma per la massima parte la cellulosi (v.). Appartiene come l'amido al gruppo dei carboidrati, ma ha per la biologia vegetale un significato diverso, perché non costituisce un materiale [...] proviene esso è più o meno digeribile, e in relazione con ciò si distinguono le erbe da foraggio dalle erbe da ortaggio. Se il foraggio è mietuto allo stato erbaceo, il cellulosio è più digeribile. Gli onnivori digeriscono soltanto il cellulosio ...
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PASTORIZIA
Elio MIGLIORINI
Renato BIASUTTI
Aristide CALDERlNl
Gino LUZZATTO
. Forma di sfruttamento del suolo, comune nelle zone povere di pioggia dove prevale una vegetazione steppica, e in quelle [...] di questa conciliazione deriva appunto quella che fu detta la rivoluzione agraria, l'introduzione cioè delle piante da foraggio nel sistema delle rotazioni triennali o quadriennali. Di questa trasformazione, che si compie dapprima in poche regioni e ...
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POITOU (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Georges BOURGIN
Antica provincia e regione della Francia occidentale situata tra la Bretagna e l'Angiò a N., la Turenna a NE., il Berry e la Marche a E., [...] da castagni, mentre nelle valli più riparate e ricche di acque prosperano colture orticole e prati artificiali. Erbe da foraggio, barbabietole e cavoli prevalgono nei terreni più umidi della Vandea e negli antichi marais. Importanza non minore delle ...
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L'Australia Meridionale è lo stato della Federazione Australiana che occupa la parte centrale della porzione meridionale del continente; è limitato a sud dall'Oceano, e agli altri lati da confini artificiali, [...] coltivato a grano, il 16% a fieno di grano e avena, il 4% ad avena, il 5% a orzo, e il restante 5% a foraggio verde, orti, e vigne. La regione di gran lunga più importante è quella intorno al Golfo di S. Vincenzo: qui si raccoglie la maggior parte ...
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ZOLDO, Valle di (A. T., 24-25-26)
Giuseppe Morandini
Tra le vallate alpine più caratteristiche e pittoresche, anche se poco conosciute, è certamente questa che forma il bacino imbrifero di uno dei maggiori [...] con una percentuale abbastanza notevole di produttivi incolti. Nella parte coltivata predominano assolutamente la superficie a bosco e a foraggio, mentre le coltivazioni sono assai scarse: predominano i cereali nella parte bassa e la patata in quella ...
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Parola adottata negli Stati Uniti d'America per significare un sistema d'agricoltura adatto a regioni con scarse piogge; viene anche usata l'espressione arid-culture, aridocoltura. Alcune di tali pratiche, [...] o nudo il mezzo maggese con 2-4 lavorazioni eseguite da maggio in poi, dopo avere effettuato una raccolta d'erba per foraggio. Oppure al maggese nudo si sostituisce il maggese coltivato, per lo più, con fava o altra leguminosa da granella. In climi ...
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ARCHITETTURA IN LEGNO
M. E. Savi
H. ChristieIn
A. Berg
P. Sjømar
H. Christie
A. Tschilingirov
G. Curatola
In Europa, come in tutte le regioni ricche di boschi, il legno fu il primo materiale da [...] della birra e delle carni macellate, ove si cuoceva il pane e si riscaldava l'acqua occorrente per il pastone e il foraggio per il bestiame; in occasione di grandi feste vi si cucinava. Il bur era il deposito dove si conservavano cibi, vestiario e ...
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GRIMALDI, Domenico
Maria Luisa Perna
Nacque nel 1735 a Seminara, presso Reggio di Calabria, primogenito del marchese Pio, signore di Messimeri, e di Porzia dei Grimaldi di Polistena.
Il ramo calabrese [...] la coltivazione dei prati artificiali, che avrebbe contribuito, attraverso la rotazione agraria, a incrementare la produzione di foraggio e di conseguenza il patrimonio zootecnico. L'Accademia dei Georgofili premiò la memoria, accogliendo il G. tra ...
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GRANGIA
P. F. Pistilli
Con il termine g. si indicano le strutture medievali per il lavoro destinate, nella funzione di aziende agricole e pastorali (curtes grangiarum), allo stoccaggio di derrate, alla [...] 'a capannone' per le caratteristiche strutturali funzionali all'immagazzinamento di grosse quantità di grano, paglia, segale, avena, foraggio, a seconda della rotazione delle colture o della presenza di marcite. Questa tipologia presenta un impianto ...
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foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli,...
foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...