Pianta annua (Zea mays; v. fig.) chiamata comunemente anche granoturco, o granone, o frumentone, unica specie del genere Zea, della famiglia delle Poacee.
Cenni botanici e classificazione
Il m. ha fusto [...] dei terreni seminati e delle rese.
Coltivazione e impiego
La coltivazione del m. può esser fatta per granella o per foraggio. Pianta da rinnovo, che esige lavorazioni profonde e abbondanti concimazioni organiche e minerali, il m. teme la siccità; i ...
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TARIJA (A. T., 155-156)
Marina Emiliani
Città della Bolivia meridionale, capoluogo dell'omonimo dipartimento; fondata nel 1574 da Luis de Fuentes y Vargas col nome di San Bernardo de Tarija, ebbe un [...] da numerosissimi corsi d'acqua. Le zone irrigue nei dintorni della città sono ben coltivate a vite, mais, piante da foraggio, piante da frutta e grano, la cui esportazione è diretta verso l'Argentina. Industrie principali della città sono la ...
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stalla Ambiente o fabbricato rurale nel quale sono tenuti chiusi per una parte del giorno, e soprattutto durante la notte, animali domestici da allevamento, specialmente bovini (per gli altri animali sono [...] è la più usata perché permette la distribuzione del foraggio nelle mangiatoie da un’unica corsia centrale di alimentazione. ’apposita fossa o letamaia. Anche il trasporto del foraggio può essere meccanizzato, mediante dispositivi a palette sistemate ...
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RHODE ISLAND (A. T., 132-133)
Giuseppe CARACI
Henry FURST
Uno degli stati della Nuova Inghilterra, il più piccolo (3233 kmq.) ma il più densamente abitato (213 ab. per kmq.) della Confederazione nordamericana. [...] retroterra. Più che all'agricoltura (appena il 14% del suolo è coltivato, e produce essenzialmente mais, patate, avena e foraggio, ma è insufficiente, in ogni caso, ai bisogni dello stato; discreto l'allevamento) e ai traffici, la fortuna del ...
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Pianta erbacea volubile (Humulus lupulus) perenne, della famiglia Cannabacee, con fusto lungo fino a 10 m e foglie opposte, palmatolobate; sia il fusto sia le foglie sono angolosi e scabri. È una pianta [...] , cui conferiscono il caratteristico sapore amaro. I giovani germogli si mangiano come gli asparagi, le foglie trovano impiego come foraggio, i fusti secchi servono per lettiera e per la fabbricazione della carta. Il l. cresce nelle regioni temperate ...
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Genere di Ascolicheni eteromeri, gimnocarpi della famiglia Parmeliacee. Il tallo è cartilagineo, suffruticuloso-eretto, fogliaceo, variamente ciliato o inerme, lungamente laciniato. Gli apoteci sono scarsi, [...] . La C. islandica, per il suo alto contenuto in lichenina (45%), viene usata in Islanda come cibo dell'uomo e come foraggio. Si usa anche in medicina (v. lichene d'islanda). Nelle fabbriche di tele dipinte se ne usa la mucillaggine in sostituzione ...
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Nome italiano della Phragmites vulgaris (Lam.) E. F. Meyer (dal gr. ϕράγμα "siepe", perché usata a far siepi: già Plinio, XXXII, 52, chiamava phragmites questa pianta). Graminacea della tribù Festucee. [...] , spesso pendente, violacea prima della fioritura o giallastra. I cauli sono utilizzati per fare cannicciate, le pannocchie per fare spazzole e scope, e le foglie come foraggio; anticamente i cauli servivano alla fabbricazione di lance e frecce. ...
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Nome comune della pianta erbacea Pisum sativum (v. .) e del suo legume. Il genere Pisum, della famiglia Fabacee e molto affine a Lathyrus, comprende poche specie, rappresentate da piante annuali, con fusto [...] di tutte le forme coltivate di p.; arvense, detta comunemente rubiglio, probabilmente sorto con la coltura, coltivato per foraggio, come pianta da erbaio e per i semi eduli, si distingue dal precedente per i peduncoli subeguali alle stipole ...
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LUPINELLA
Fabrizio Cortesi
. Con questo nome s'indicano non solo l'Onobrychis sativa Lam. che è la vera lupinella, ma anche l'Hedysarum coronarium, e i Melilotus officinalis e sulcatus, tutte piante [...] e occidentale; è coltivata e naturalizzata e in tale stato è abbastanza frequente in Italia. Costituisce un buon foraggio: fiorisce da maggio ad agosto.
Il genere Onobrychis (Adanson, 1763) comprende, secondo alcuni 50, secondo altri 100 specie ...
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La repubblica sovietica di dell'A. (alla quale continuano ad essere unite amministrativamente la repubblica autonoma di Nachičevan e la provincia autonoma di Nagorno Karabach, abitate in prevalenza da [...] le condizioni dei pascoli d'inverno delle zone più aride si è provveduto a costruire degli abbeveratoi e dei depositi di foraggio. La zona di Baku continua ad avere importanza per l'estrazione del petrolio; a Sumgait (a NO di Baku) si fabbricano ...
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foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli,...
foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...