OSSALIDACEE (lat. scient. Oxalidaceae)
Fabrizio Cortesi
Famiglia di piante Dicotiledoni Archiclamidee, affine alle Geraniacee, con fiori pentameri, monoclini, actinomorfi, privi di disco. Gli stami sono [...] fiorale con forme brevistile, mesostile e longistile; i tuberi ricchi di amido di talune sono mangiati o vengono usati come foraggio per il bestiame. Biophytum (30 specie tropicali): B. sensitivum DC. vive nei tropici. Averrhoa (3 specie dell'America ...
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Macchina agricola utilizzata per il taglio dei foraggi. Il moto dell’apparato falciante può essere di tipo alternativo ( f. a barra falciante; v. .) oppure di tipo rotativo ( f. a dischi). Nei modelli [...] 2,5-3 m/s.
Tipi particolari di f. sono: la falcia-andanatrice, che esegue contemporaneamente la falciatura di cereali, foraggi, erbe da sementi ecc. e la formazione di andane; la falcia-caricatrice, che effettua la falciatura e il successivo carico ...
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Dipartimento normanno (5693 kmq.), bagnato dalla Manica. Conta 390.492 abitanti (69 per kmq.) ed ha per capoluogo Caen (v.). Situato presso il massiccio Armoricano, a ovest del bacino di Parigi, comprende [...] da sidro (sidri reputati del Pays d'Auge e del Bessin). Ma la ricchezza del paese è soprattutto dovuta ai foraggi, che permettono lo sviluppo dell'allevamento (cavalli nella Campagne de Caen, bovini da macello e soprattutto vacche da latte), dell ...
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Antica provincia francese, che costituisce i due terzi del dipartimento dei Bassi Pirenei. È una regione che presenta varî aspetti, e dà un'impressione generale di ricchezza agricola e di benessere. Allo [...] disposti a terrazze.
Il Béarn è una regione principalmente agricola, dove si alternano il frumento, il granturco, le piante da foraggio e la vite (vini di Jurançon). Vi si pratica anche l'allevamento dei suini, delle oche, e specialmente dei bovini ...
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LOTO (dal gr. λωτός)
Emilio Chiovenda
Nome dato anticamente a parecchi vegetali assai differenti che non hanno nulla a che fare con le specie del gen. Lotus (v.), ma che avevano talune qualità speciali, [...] e dalle foglie coi lobi ricordanti quelle delle querce.
III. Piante erbacee terrestri: 5. Loto foraggio per cavalli (Omero, Iliade); Loto foraggio per buoi (Omero, Inno a Mercurio); Meliloto erbaceo (Teofrasto). Da varî studiosi è riferito a ...
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roba
Andrea Mariani
Con il valore più generico di " necessario per vivere ", e " cibo " prima di tutto, è in Pg XIII 61 li ciechi a cui la roba falla, " i orbi... in istado de povertà " (Lana); " pauperes, [...] testo fa menzione di ciò " (Buti). Quindi r. vale " rifornimento ", non tanto per sé, quanto per il suo gregge: " foraggio ". Gli antichi commentatori (evidentemente per ragioni d'interpretazione simbolica) rilevano che la mancanza di roba è dovuta a ...
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OLMO (lat. scient. Ulmus; fr. orme; sp. olmo; ted. Rüster; inglese elmtree)
Fabrizio Cortesi
Nome volgare che indica le specie del genere Ulmus e specialmente l'U. campestris L. È questo un bell'albero [...] , specialmente nelle pubbliche passeggiate.
Il legname è assai pregiato per tenacità, elasticità, e durata; le foglie sono un ottimo foraggio per il bestiame; dalla corteccia si ricavano fibre con le quali si fabbricano stuoie e cordami.
Vi è una ...
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MERLINI, Filippo.
Maria Ciotti
– Nacque a San Benedetto del Tronto il 28 apr. 1887 da Giovanni Battista, appartenente a una famiglia di cordai da generazioni, e da Benedetta Ottaviani.
Primo di sette [...] per ampliare la clientela. Durante il primo conflitto mondiale la ditta Merlini ottenne una commessa per la fornitura di reticelle da foraggio per l’esercito e altre commesse per il governo; tuttavia fu solo all’inizio degli anni Venti, con l’avvio ...
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RAPA (fr. navet, rave; sp. nabo; ted. Rübe, Raps; ingl. turnip)
Domenico Lanza
Si chiamano rape alcune specie e varietà del genere Brassica della famiglia Crocifere o le loro radici ingrossate, carnose, [...] . S'impiegano come mangime tanto le radici quanto le foglie e sono particolarmente appetite dal bestiame vaccino. Le rape da foraggio si seminano alla fine dell'estate per raccoglierle dal novembre in poi. La semina si fa a dimora, impiegando circa ...
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Nome comune di Brassica campestris (varietà rapa; v. fig.), e della sua radice carnosa. La pianta, della famiglia Brassicacee, è un’erba bienne, originaria forse dell’Europa, coltivata fin dai tempi antichi. [...] di r. (o cime di r.), costituiscono un ortaggio apprezzato. I semi delle diverse varietà contengono, in media, dal 30 al 40% di olio, del tutto simile a quello di colza; i panelli residuati dall’estrazione si usano come foraggio o come concime. ...
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foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli,...
foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...