Qualsiasi sostanza che serve di alimento al bestiame domestico. I f. sono prodotti per la maggior parte direttamente dalle coltivazioni, in minor misura derivano dai residui delle industrie agrarie o altre. [...] , e il gruppo delle sostanze carboidrate e dei grassi.
La composizione percentuale media di un buon f. fresco, formato da più specie foraggere, è all’incirca: acqua 80%, proteine 2,7-2,8%, grassi 0,5%, fibre 4-5%, sostanze non azotate 7-8%, ceneri ...
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Nome, usato in agraria, di Ornithopus sativus, erba annua della famiglia Leguminose della regione mediterranea occidentale, coltivata in certi paesi dell’Europa come foraggio; è importante perché prospera [...] anche su terreni sabbiosi e aridi ...
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Genere di piante delle Fabacee con circa 100 specie della regione mediterranea, di cui 28 in Italia. Sono erbe per lo più annue, simili ai trifogli, con fiori più spesso gialli e legumi avvolti a spirale [...] in primavera, deve essere molto fitta e richiede 40-50 kg per ha. L’irrigazione deve essere moderata. Molto produttiva, dà un foraggio di ottima qualità; nelle buone condizioni di ambiente e di coltura si possono avere 4 o più tagli per anno con una ...
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Pianta (Beta vulgaris) appartenente alla famiglia Chenopodiacee con fusto alto alcuni decimetri, foglie ovate, fiori piccoli, verdi, in glomeruli di spighe lunghe e lasse, solitarie o in pannocchia; il [...] anche in Marche, Puglia e Calabria, dove la coltura richiede varietà autunnali.
Le numerose varietà coltivate di b. da foraggio hanno una netta tendenza a più alti pesi unitari, a detrimento della ricchezza zuccherina. Vengono impiegate per lo più ...
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Erba annua (Panicum miliaceum; v. fig.) della famiglia Poacee, appartenente al gruppo dei cereali. Ha fusti robusti, alti anche più di 1 m, foglie lineari-lanceolate, con guaine irte di peli molli, pannocchia [...] . I granelli, usati come becchime, sono raramente impiegati nella panificazione; la pianta si coltiva anche negli erbai per foraggio. Ha rapido ciclo di vegetazione e forte resistenza alla siccità.
Nei paesi industrializzati il m. ha perso del tutto ...
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agrobiodiversità L’insieme di tutte le componenti della diversità biologica rilevanti per l’agricoltura e l’agroecosistema, tra le quali le varietà delle specie vegetali coltivate, le razze delle specie [...] , riso e mais) forniscono la metà delle calorie utilizzate dalla popolazione umana mondiale. Altre specie vegetali da foraggio e da pascolo sono importanti poiché da esse dipendono le produzioni zootecniche (carne, latte).
Il genere umano utilizza ...
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Nome comune della pianta erbacea Pisum sativum (v. .) e del suo legume. Il genere Pisum, della famiglia Fabacee e molto affine a Lathyrus, comprende poche specie, rappresentate da piante annuali, con fusto [...] di tutte le forme coltivate di p.; arvense, detta comunemente rubiglio, probabilmente sorto con la coltura, coltivato per foraggio, come pianta da erbaio e per i semi eduli, si distingue dal precedente per i peduncoli subeguali alle stipole ...
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Nome comune di Brassica campestris (varietà rapa; v. fig.), e della sua radice carnosa. La pianta, della famiglia Brassicacee, è un’erba bienne, originaria forse dell’Europa, coltivata fin dai tempi antichi. [...] di r. (o cime di r.), costituiscono un ortaggio apprezzato. I semi delle diverse varietà contengono, in media, dal 30 al 40% di olio, del tutto simile a quello di colza; i panelli residuati dall’estrazione si usano come foraggio o come concime. ...
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Denominazione generica di qualsiasi grano o frutto edibile, in specie di Graminacee (Poacee), che, come tale o sotto forma di derivato, possa essere usato come alimento (v. fig.).
Quasi tutti i c. appartengono [...] l’alimentazione degli erbivori domestici i c. contribuiscono specialmente con i loro sottoprodotti, come paglie, pule, e soprattutto come foraggio (mais ecc.); importante è anche l’uso dei c. nelle industrie, per la preparazione di: birra (orzo ecc ...
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Nome comune del genere Hordeum (famiglia Poacee) e in particolare del complesso di specie coltivate.
Caratteri generali
Le specie coltivate sono piante annue con culmo basso (circa 60-90 cm), foglie corte [...] ’Africa settentrionale e nell’Estremo Oriente, in particolare per la preparazione di minestre. In Europa, viene coltivato soprattutto come foraggio o per la preparazione della birra (malto), dell’alcol e dell’amido. Un buon o. per la preparazione del ...
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foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli,...
foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...