GINANNI (Zinanni), Giuseppe
Giuseppe Ongaro
Nacque a Ravenna il 7 nov. 1692 dal conte Prospero e dalla contessa Isabella Fantuzzi.
In tenera età rimase orfano di entrambi i genitori e fu affidato ai [...] veneto discienze, lettere ed arti, LXXXI (1921-22), 1, pp. 51 s.; A. Neviani, Appunti per una storia intorno ai Foraminiferi dall'antichità al secolo XVIII, in Memoriae Pontificiae Academiae scientiarum novi Lyncaei, s. 3, II (1934), pp. 186 s.; A ...
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pseudopodi
Saverio Forestiero
Estroflessioni temporanee che una cellula può formare in un punto qualsiasi o in zone precise della sua superficie. Gli pseudopodi sono tipici dei Protozoi Rizopodi e, [...] da fibrille o microtubuli, e pseudopodi sprovvisti di assonema. Questo secondo tipo di pseudopodio può essere − come nei Foraminiferi − filiforme alla base e talora ramificato all’estremità (filopodio), oppure espanso e arrotondato − come nelle amebe ...
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Scafopodi Classe di Molluschi comprendente gli ordini Dentalidi e Gadilidi, con circa 400 specie; affine ai Bivalvi e ai Rostroconchi fossili. Hanno conchiglia conica tubulosa, di un solo pezzo, aperta [...] cilindrico. La larva ha una corona di ciglia preorale, e un ciuffo ciliato apicale. Marini, si nutrono specialmente di Foraminiferi. Specie fossili si trovano già nell’Ordoviciano, con forme simili al genere Dentalium (v. fig.); la distribuzione è ...
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PARKER, William Kitchen
Giuseppe Montalenti
Medico e naturalista inglese, nato a Dogsthorpe (Northamptonshire) il 22 giugno 1823, morto a Cardiff il 3 luglio 1890. Fu assistente di R. B. Todd al King's [...] : le lezioni da lui tenute nell'anno 1885 furono pubblicate col titolo: Mammalian descent. Fu membro della Royal Society dal 1865.
Si occupò dapprima di Foraminiferi, e, insieme con W. B. Carpenter e R. Jones, scrisse: Introduction to the study of ...
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WILLIAMSON, William Crawford
Edoardo Zavattari
Naturalista inglese, nato il 24 novembre 1816 a Scarborough, morto a Londra il 23 giugno 1895. Laureato in medicina, esercitò per molti anni a Manchester, [...] si ritirò e si trasferì a Londra.
L'opera scientifica del W. si volge prevalentemente alla paleontologia. Studiò i Foraminiferi sia viventi sia fossili, compresi quelli portati da Darwin dal suo viaggio intorno al mondo, ma soprattutto si occupò di ...
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L’ultimo dei cinque periodi in cui è suddivisa l’era paleozoica. In seguito all’emersione di nuove terre determinatasi per effetto dell’orogenesi ercinica, le condizioni climatiche subirono importanti [...] imponenti glaciazioni. La flora e la fauna subirono modifiche e impoverimenti graduali. Fra gli organismi animali i Foraminiferi continuarono ad avere importanza notevole nelle facies marine, in particolare con la permanenza delle Fusuline e delle ...
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GLAUCONITE (dal gr. γλαυκός "azzurro")
Maria Piazza
Silicato idrato di ferro e potassio con magnesio e poco alluminio in aggregati estremamente fini e compatti di rado cristallini e pleocroici con indice [...] di potassio nella zona di sedimentazione terrigena dei fondi marini, spesso per riempimento e incrostazione di gusci di foraminiferi. Ciò avviene specialmente in regioni di natura granitica o gneissica vicine alle coste e lontane dalla foce dei ...
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NEOGENICO, PERIODO, o Neogene (dal gr. νέος "nuovo" e νένος "nascita", "età", come a dire età nuova o generazione nuova)
Giuseppe Stefanini
Termine geologico proposto nel 1853 da M. Hoernes per designare [...] tenero (macco) talora quello di depositi batiali (marne vaticane) e poi in Calabria e in Sicilia (marne bianche a foraminiferi del Piacenziano). Il Pliocene manca generalmente nelle isole dell'Arcipelago Toscano e in Sardegna, ma si ritrova con gli ...
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La più elevata e specializzata fra le cinque classi nelle quali vien ripartito il tipo dei Molluschi. Il nome di Cefalopodi e la pertinenza di questi animali ai Molluschi ebbero il riconoscimento definitivo [...] tardi, quando il Blainville (1825) n'ebbe separati i Bellerofontidi per unirli ai Gasteropodi e il Dujardin (1835) i Foraminiferi per includerli fra i Protozoi. Chiameremo anteriore la regione cefalica dell'animale e posteriore l'opposta; ventrale la ...
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LOBOSI (lat. scient. Lobosa)
Gruppo di Protozoi (v.) da alcuni autori considerato come un ordine della classe dei Rizopodi (v.), che sono caratterizzati dall'avere pseudopodî corti e lobati (lobopodî). [...] sono il numero e la forma dei nuclei, il tipo degli pseudopodî e la presenza o meno di un guscio. Per questa loro capacità a formarsi un guscio di varia natura i Lobosi, attraverso le Tecamebe, sono stati riavvicinati ai Rizopodi o Foraminiferi (v.). ...
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foraminiferi
foraminìferi s. m. pl. [lat. scient. Foraminifera, comp. del lat. foramen -mĭnis «forame» e -fer «-fero»]. – Ordine di protozoi della classe rizopodi, abbondantemente rappresentati nei nostri mari, ben noti per il loro scheletro...
imperforato
agg. [comp. di in-2 e perforato]. – Non perforato. 1. In zoologia: guscio i., il guscio calcareo dei foraminiferi, che emettono i filopodî soltanto in corrispondenza dell’apertura principale; sono detti imperforati (anche come...