Sistema di organizzazione e politica industriale, attuato a partire dal 1913 da H. Ford nella sua fabbrica di automobili. Basato sui principi del taylorismo, mirava ad accrescere l'efficienza produttiva attraverso una rigorosa pianificazione delle singole operazioni e fasi di produzione, l'uso generalizzato della catena di montaggio, un complesso di incentivi alla manodopera (paghe più alte, orari ...
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In economia, la fase di sviluppo industriale che caratterizza gran parte delle economie più avanzate a partire dagli ultimi decenni del 20° secolo. Contrariamente alla fase del fordismo, la cui caratteristica [...] precipua era la produzione industriale di massa basata sull’impiego di lavoro ripetitivo che aveva progressivamente perso qualifiche e specializzazioni, il p. si caratterizza per l’adozione di tecnologie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel primo decennio del XX secolo giunge a compimento negli Stati Uniti un processo di razionalizzazione [...] partecipazione alle decisioni strategiche, quelli dei governi alla crescita e alla stabilità sociale e politica.
La crisi del fordismo
Negli anni Settanta, il sistema delineatosi nel secondo dopoguerra inizia a vacillare di fronte ai primi segnali di ...
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Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] produzione automobilistica, in sistemi industriali al di fuori degli Stati Uniti: non a caso si è parlato di 'ibridazione' del fordismo nei sistemi industriali europeo e giapponese (v. Shiomi e Wada, 1995), durante il ciclo di sviluppo dei trent'anni ...
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Pochi settori hanno segnato, come l'i. a., la storia economica, sociale e culturale del 20° secolo. L'automobile, prodotto per eccellenza della società del consumo opulento, ha contribuito a strutturare [...] produsse 146.000 unità. Nei Quaderni del carcere, alcuni anni più tardi A. Gramsci si riferì con la nozione di fordismo a un nuovo modo di accumulazione del capitale nella grande industria, a una nuova organizzazione del lavoro contrassegnata da alti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’impresa diventa nelle moderne economie monetarie di produzione una sorta di organismo [...] . Nasce progressivamente una spinta all’espansione dimensionale delle imprese che si proiettano sui mercati esteri e fordismo e taylorismo diventano definizioni che evocano la dimensione degli apparati produttivi come tratto dominante della modernità ...
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Storico e politologo italiano (n. Cuneo 1947). Figlio di N. Revelli, è stato allievo di N. Bobbio e si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Torino. Insegna Scienza della politica all’Università [...] delle dinamiche storicamente rintracciabili tra politica e strutture socioproduttive, con un interesse particolare per il passaggio dal fordismo al postfordismo; Lavorare in Fiat (1989) e gli altri studi sulla realtà torinese (perlopiù con G. Polo ...
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Lavoro e culture sindacali nel Veneto
Alessandro Casellato
Gilda Zazzara
Lo straordinario Veneto sindacale
Quando, nel 1984, Giorgio Roverato scrisse del Veneto come della terza regione industriale [...] in quegli anni sotto i colpi della discussione sul modello veneto di sviluppo come alternativa storica alla crisi del fordismo. I riflettori si spostavano dal polo di Porto Marghera alla campagna industrializzata, dall’‘operaio-massa’ all’‘operaio ...
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Progettazione di oggetti destinati a essere prodotti industrialmente, cioè tramite macchine e in serie. Tale significato di progettazione è meglio espresso dalla locuzione anglosassone industrial design, [...] nuovo centro internazionale del d.: accanto alla linea razionale, che aveva negli USA una illustre tradizione (si pensi al fordismo e, in architettura, alla scuola di Chicago), e al gusto déco proveniente dalla Francia, si venne allora affermando la ...
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Nuove forme di partecipazione e di regolazione dell'economia regionale
Luigi Burroni
Regionalismo competitivo e beni collettivi
La regolazione dell’economia a livello locale e regionale è diventata [...] quindi a mettere a fuoco come, rispetto al modello fordista, sia cambiato il rapporto tra impresa e società: durante il fordismo era la grande impresa a strutturare la società, costruendo asili, scuole, dettando i tempi della città, rappresentando la ...
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fordismo
s. m. – Sistema di organizzazione e politica industriale, attuato a partire dal 1913 da Henry Ford nella fabbrica di automobili da lui fondata, la Ford Motor Company, che, sulla base dei principî del taylorismo, mirava ad accrescere...