rifare
Alessandro Niccoli
È vocabolo esclusivo del linguaggio poetico, con due occorrenze nelle Rime (una in un sonetto ‛ comico '); tutte le altre nella Commedia.
Nella maggioranza dei casi, è usato [...] un esempio delle Rime, nel secondo dei sonetti diretti da D. a Forese nella tenzone: LXXV 10 ben m'è detto che tu sai un'arte sonetto di Dante " (Contini), unico rimedio rimasto al Donati per " risarcire i danni " prodotti nelle sue finanze dalla ...
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cognato
. L'occorrenza di Rime LXXVII 14 ci conduce a un verso di dubbia interpretazione della tenzone di D. con Forese, sanno a lor donne buon' cognati stare; il Barbi (La tenzone di D. con F., in " [...] Sarebbe pertanto ripresa una pesante accusa di D. a Forese nel primo sonetto della tenzone. Altra ipotesi è che adoperato nel senso comune; il verso allora potrebbe voler dire che i Donati si scambiavano tra loro incestuosamente le mogli.
In Cv IV XV ...
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appartenere
. " Essere parente ": una sola volta, in Rime LXXVII 11 E tal giace per lui nel letto tristo, / per tema non sia preso a lo 'mbolare, / che gli appartien quanto Giosepp'a Cristo, con allusione [...] beffarda all'ipotesi che Simone Donati non fosse padre vero, ma soltanto putativo, di Forese (cfr. il v. 1 Bicci Novel, figliuol di non so cui): Simone è parente di Forese come Giuseppe lo fu di Cristo. Anche nella traduzione del Tresor di Brunetto ...
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Pinti
Ospedale di Firenze, un tempo denominato di San Pier Maggiore per la vicinanza con l'omonima chiesa, o anche di San Paolo di Razzuolo, poiché apparteneva in origine al monastero dei Vallombrosani [...] , poi ‛ de Pinti ', e venne costruito (1065) sopra un terreno donato da un progenitore dei Donati, i quali nel tempo elargirono varie somme per il suo mantenimento.
Nella tenzone tra D. e Forese, questi (Rime LXXVI 12 " A lo spedale a Pinti ha ...
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copertoio
Lucia Onder
Nel significato di " coperta da letto ", ma in un traslato osceno alludente all'insufficienza maritale di Forese, il termine compare, trisillabo, in Rime LXXIII 8 e non le val [...] studiosi (Torraca, Rossi, Cian, Pèrcopo) che escludono l'intenzione oscena e vedono nella terzina soltanto " una dipintura della miseria e dello squallore che regnavano in casa Donati " (Rossi). Cfr. su tutta la questione Barbi-Maggini, Rime 280-281. ...
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tosse
Compare con il valore consueto nell'acre ritratto di Nella Donati infreddata e vogliosa, trascurata dal marito Forese, che la lascia sola per andare a rubare: La tosse, 'l freddo e l'altra mala [...] / no l'addovien per omor ch'abbia vecchi (Rime LXXIII 9).
Il sostantivo, posto in apertura della sirima, riecheggia il verbo tossir del v. 1, e venne poi ripreso da Forese nel sonetto di risposta (LXXIV 1 L'altra notte mi venne una gran tosse). ...
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Moglie di Dante Alighieri (m. Firenze 1340). Figlia di Manetto D., di un ramo della stessa famiglia cui appartenevano Corso, Forese e Piccarda, fu dal padre, secondo l'uso del tempo, promessa in sposa [...] al giovane Alighieri fin dal 1277, con una dote di 200 fiorini. S'ignora l'anno del matrimonio, avvenuto probabilmente dopo il 1290 e prima dell'inizio dell'attività pubblica di Dante (1295 circa). Certo ...
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scabbia
scàbbia s. f. [lat. tardo scabia, class. scabies, dal tema di scabĕre «grattare»]. – 1. a. Nome di varie malattie cutanee pruriginose prodotte da diverse specie di acari nell’uomo e in altri mammiferi, e particolarm. della forma determinata...
tenzone
tenzóne (ant. tencióne) s. f. [dal provenz. tensô (che è il lat. *tentio -onis, prob. tratto da contentio -onis «contesa»)], letter. – 1. a. Genere di poesia lirica sorto in Provenza e diffusosi nella produzione in volgare italiana...