In linguistica (in cui più comunemente si usa il sinonimo prestito), parola, locuzione o anche costrutto sintattico introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera, sia nella forma originaria (per es., l’ingl. week-end) sia con adattamento alla struttura fonetica e morfologica della lingua d’arrivo (per es., bistecca); in qualche caso, non è un elemento lessicale che viene ...
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PRESTITI
Il prestito (o forestierismo) è una parola, una locuzione o una costruzione sintattica di una lingua straniera che entra nel lessico di un’altra lingua.
Nel lessico italiano contemporaneo si [...] contano oltre 6.000 prestiti (di cui circa 4.500 nei linguaggi tecnico-specialistici).
Tra i forestierismi sono prevalenti gli anglismi (o inglesismi)
film, bar, sport, match
seguono i francesismi (o gallicismi)
cabaret, chalet, pâté, chance
i ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] (in ingl. foreign-word e loan-word), sebbene ne sia stata mostrata l’ambiguità e la scarsa fondatezza: anche un forestierismo integrale non adattato – che non è catapultato dall’esterno ma risponde sempre a una qualche esigenza dei parlanti – già nel ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] del Cinquecento e del Seicento, poi rimasti semplici relitti.
D’altra parte un ispanismo, come qualsiasi altro forestierismo, non necessariamente mantiene, nell’evolversi nel nuovo ambiente linguistico, il contenuto semantico che aveva nella lingua ...
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Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Dagli ‘esodati’ allo ‘spread’ con tutti i suoi derivati (caro-spread, anti-spread). Questi alcuni dei termini più ricorrenti nel corso dell’anno. Insieme a ‘tecnogoverno’ [...] al rialzo del valore indicato dallo spread) e spreaddometro (il misuratore dello spread) e ha accolto nell’uso il forestierismo spread-watching (l’attenzione maniacale per l’oscillazione dello spread).
Alla situazione precaria dell’economia greca fa ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] entrati in lingue straniere; specularmente, i dialetti non di rado hanno fatto da tramite all’ingresso in italiano di forestierismi (è il caso di cocchio, che rappresenta un adattamento ipercorretto del settentrionale còcio, dall’ungh. kocsi [ˈkoʧi ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] di fenomeni della lingua popolare realmente diffusi, e infatti quasi sempre trasmessi all’italiano. Qualche volta il forestierismo cristiano penetrato nel latino diede luogo a due esiti diversi: una parola rimase al livello libresco, in sostanza ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] del cervello, summit conference in conferenza al vertice. In questo modo, come si distinguono i forestierismi integrali dai forestierismi adattati, ci sono calchi perfetti che riproducono fedelmente la struttura dell’archetipo, e calchi imperfetti o ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] dagli ambiti più disparati, riesumata da un vocabolario andato, goffamente rediviva e ironizzata, tra il tecnicismo e il forestierismo a volte volutamente opaco» (Borgna & Serianni 1994: 161), come in “Hemingway”, 1996:
Oltre le illusioni di ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] è segnalato dalla tendenza della grafia italiana ad accettare grafie straniere che riflettono anche il gusto comune per il forestierismo e per le neoformazioni colte: di nuovo la grafia è questione di stile e specchio dei cambiamenti della società ...
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forestierismo
s. m. [der. di forestiero]. – In genere, ma poco com., moda o usanza venuta da un paese straniero. Più com., parola, locuzione, o anche costrutto sintattico, introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera,...
forestiero
forestièro (meno com. forestière; ant. o pop. forastièro, forastière) s. m. (f. -a) e agg. [dal provenz. forestier, der. del lat. foris «fuori»]. – Persona che non è nativa del luogo in cui si trova, né ha in esso stabile residenza,...