Asceta domenicano (Venezia 1231 - Forlì 1314), svolse l'apostolato specialmente a Forlì, dove si conservano le reliquie ed è venerato come patrono. Festa, 5 giugno. ...
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Pittore (Forlì forse 1721 - ivi 1801). Allievo di F. Torelli, lavorò soprattutto a Forlì: suoi dipinti, tra l'altro, nella chiesa di S. Mercuriale e nella prefettura. ...
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Nobile famiglia di Forlì, nota dapprima col solo cognome de Calboli (dall'omonimo castello nell'Appennino Tosco-Romagnolo, di cui ebbe la signoria), poi, dal nome di un Pauluccio, condottiero (metà sec. [...] Raniero (o Rinieri), podestà in varie città di Romagna e dell'Emilia, morto combattendo contro gli Ordelaffi per la riconquista di Forlì (1296) e celebrato da Dante (Purg. XIV, 88-89). La discendenza di Raniero si estinse con un Francesco (1382), che ...
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Musicista (Roma 1602 - Forlì 1677), appartenente alla Scuola romana. Monaco camaldolese (1617), fu celebre come organista e compositore. Maestro di cappella a Volterra, Forlì, Iesi, Faenza, scrisse messe, [...] salmi, mottetti, litanie, madrigali, introducendo anche nella musica sacra il nuovo stile concertante di ascendenza monteverdiana ...
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Patriota (Forlì 1794 - Nîmes 1837), fratello di Giuseppe. Interessatosi di problemi sociali, fondò a Forlì una scuola lancasteriana di "Mutuo insegnamento", che, sospetta al governo, fu soppressa nel 1821. [...] Prese parte attivamente alla rivoluzione del 1831; dopo il suo fallimento andò in esilio ...
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Editore italiano (Forlì 1888 - S. Pellegrino Terme 1961), fondatore dell'omonima casa editrice. L'inizio della sua attività editoriale coincise con l'acquisto (1938) della casa Treves di Milano; continuò [...] le iniziative di questa, tra le quali la pubblicazione dell'Illustrazione Italiana fino al 1962, e ne promosse di nuove: si ricordano le collane "Vesta", "Il milione", "Classici della letteratura". Nel ...
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Letterato (Forlì 1582 - ivi 1664). Gesuita; membro dell'Accademia dei Filergeti di Forlì col nome di Cinonio, scrisse liriche italiane e latine di scarso valore, ma primeggiò tra i grammatici per le sue [...] Osservazioni della lingua italiana (2a parte 1644; 1a parte, post., 1685), che si continuarono a stampare fino all'Ottocento ...
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Folclorista (Forlì 1782 - ivi 1840). Funzionario del comune di Forlì (dal 1835 segretario generale), lasciò una dettagliata documentazione delle tradizioni popolari romagnole (Usi e pregiudizj de' contadini [...] della Romagna, 1818) che, anche se basata su dati già raccolti in occasione di inchieste promosse dalle autorità napoleoniche, costituisce una delle prime raccolte organiche di materia folcloristica in ...
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Pittore (Forlì poco dopo il 1460 - ivi 1516). Risentì del Palmezzano e anche di N. Rondinelli, conosciuto a Ravenna poco dopo il 1498, traducendolo in modo aspro e legnoso, ma non privo di carattere. Opere [...] a Forlì (affreschi del battistero di S. Mercuriale, 1498; dipinti nella Pinacoteca), a Ravenna (Gall. dell'Accademia) e a Milano (Brera). ...
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Scrittore (Forlì 1802 - ivi 1872). Prese parte ai moti del 1831 (quando fondò a Forlì il giornale patriottico L'Emilia); si batté nel 1848-49; fu quindi esule. Recitò spesso le sue tragedie (Marco Botzari; [...] Farinata degli Uberti; Il duca Valentino). n La moglie, Ifigenia Gervasi, scrisse drammi e romanzi storici (Gli ultimi giorni dei cavalieri di Malta, 1841; Beatrice Alighieri, 1853) ...
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bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...
forlivese
forlivése agg. e s. m. e f. – Di Forlì, relativo o appartenente a Forlì, città e provincia della Romagna; abitante, originario o nativo di Forlì.