Scultore veneziano (m. 1375). Eseguì negli Eremitani di Padova, con altri scultori, la tomba di Iacopo da Carrara (1351) e forse la tomba di Ubertino da Carrara (m. 1345), animando con nicchie, cornici [...] lui e alla sua bottega vengono inoltre ascritte la tomba di Enrico Scrovegni nell'Arena di Padova, quella del giurista Raniero da Forlì (m. 1358) al Santo di Padova, la bella tomba di Giovanni della Scala (m. 1359) nel sepolcreto scaligero di Verona ...
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ALDROVANDINI, Tommaso
Rezio Buscaroli
Pittore di architetture, quadraturista, scenografo, nato a Bologna il 21 dicembre 1653, figlio del pittore Giuseppe. È il principale fra i pittori della sua famiglia [...] e poi quella di C. Cignani, del quale fu spesso collaboratore. Dopo avere ornato due cappelle del portico di S. Luca, andò a Forli, dove dipinse con lo zio e il Cignani la sala del Palazzo pubblico e "imparò allora certa forza di dipignere che sempre ...
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Architetto italiano (Verona 1893 - Roma 1974). Autore del piano regolatore generale di numerose città (Bologna, Verona, Vicenza, Trento, Prato, ecc.); dei piani intercomunali per Vicenza e per il Lago [...] rurali in Lucania e nel Molise e alcuni piani edilizî; è stato progettista e capogruppo coordinatore di unità residenziali dell'INA-Casa a Forlì, Roma (Torre Spaccata), Vicenza. Prof. univ. dal 1951, ha insegnato urbanistica nell'univ. di Roma. ...
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BATONI, Pompeo Girolamo
Isa Belli Barsali
Nato a Lucca il 25 genn. 1708 da Paolino, orafo, e da Chiara Sesti, iniziò a studiare il disegno nella bottega paterna, e intanto seguiva lo studio della pittura [...] XIV (1942), pp. 3-17; P.Batoni: Riposo in Egitto, in L'Arte, XLVI (1943), pp. XXX s.; L. Marcucci, P. B. a Forlì, in Emporium, XCIX (1944), pp. 95-105; J. Steegman, Some English Portraits by P. B., in The Burlington Magazine, LXXXVIII (1946), pp. 55 ...
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GUIDACCIO (Antonio) da Imola
Anna Tambini
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, originario di Imola, figlio di un Giovanni Checchi.
La data di nascita, benché non documentata, potrebbe [...] La Pinacoteca di Imola, a cura di C. Pedrini, Imola 1989, p. 57; S. Tumidei, La pittura nei secoli XV e XVI, in Storia di Forlì, III, L'età moderna, a cura di G. Casanova - G. Tocci, Bologna 1991, pp. 235 s.; A. Franceschini, Artisti a Ferrara in età ...
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Pittore (Pian di Meleto 1458 - Urbino 1549), operoso in Urbino, dove lavorò sin dal 1483 come aiuto di Giovanni Santi. Non si conoscono sue opere certe. Gli sono state attribuite molte opere anonime che, [...] , rivelano qualche diversità di stile. Tra queste: alcune Muse (già nel Palazzo Ducale di Urbino, ora nella galleria Corsini di Firenze) e sei figure di apostoli (Galleria Nazionale di Urbino), che rivelano influssi fiamminghi e di Melozzo da Forlì. ...
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ALDROVANDINI (Aldobrandini), Mauro
Rezio Buscaroli
Pittore quadraturista e prospettico, ornatista, di famiglia originaria di Rovigo, nato a Bologna nel 1649. Fu attivo in patria, dove lavorò nella seconda [...] , elaboratissima, a cartocci e vasi barocchi, di bella intonazione grigio-calda. Fu operoso anche in altre parti d'Italia: a Forli nella sala del Palazzo comunale, a Novellara (1669) nel Palazzo di corte, a Verona, a Venezia, nel Genovese. Si recò ...
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Architetto (Faenza 1545 - ivi 1624); entrato nell'ordine dei domenicani (1562), fu prof. di teologia a Pavia, Reggio nell'Emilia, ecc. Nel 1585 fu architetto del duomo di Loreto. A Roma lavorò a S. Pietro [...] Rosario in S. Domenico (costruita nel 1611-13) e per gli stalli del coro della medesima chiesa, nonché per il palazzo Ginnasi, per la cappella della Madonna del Fuoco nel duomo di Forlì (1619), per il monastero delle domenicane a Castel Bolognese. ...
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Pittore (Colbordolo 1440 circa - Urbino 1494), padre di Raffaello. Si formò nell'ambiente della corte di Urbino; la sua ricca cultura figurativa, che si evidenzia nella Cronaca rimata (1492, ms. Biblioteca [...] ; Visitazione, Fano, S. Maria Nuova). Modeste le qualità pittoriche di S., che accanto a influssi fiamminghi, veneti e ferraresi si mostra sensibile all'opera di artisti attivi nelle Marche come Melozzo da Forlì, L. Signorelli, P. Perugino. ...
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BONI (Bono, del Bono, Bona, Buoni), Giacomo Antonio
Franco Sborgi
Nacque a Bologna il 28 apr. 1688. Cominciò "fin da fanciullo a dimostrare grandissima inclinazione verso l'arte della pittura scarabocchiando [...] Franceschini che, lasciando Bologna, dal 1704 gli fece proseguire gli studi presso il Creti. Successivamente il B. passò a Forlì con il Cignani, di cui traspose molti disegni per incisioni. Nel 1712, al ritorno del Franceschini a Bologna, il ...
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bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...
forlivese
forlivése agg. e s. m. e f. – Di Forlì, relativo o appartenente a Forlì, città e provincia della Romagna; abitante, originario o nativo di Forlì.