Tipografi nativi di Forlì e operosi nel Veneto (sec. 15º-16º); stamparono molti dei libri illustrati più ammirati del tempo (Fasciculus medicinae del Ketham, 1491; Decamerone, 1492; Novellino, 1492). Gregorio, [...] che fu anche silografo, dal 1505 fino al 1528 continuò la sua attività da solo ...
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Tenore (Forlì 1780 - Copenaghen 1839), esordì a Rimini (1797). Celebre come interprete delle opere di F. Paër e di G. Spontini, si stabilì nel 1820 a Copenaghen quale musico di corte, maestro al Teatro [...] dell'Opera e direttore del conservatorio da lui fondato (1827) ...
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Figlio (Parigi 1804 - Forlì 1831) di Luigi e di Ortensia Beauharnais; principe ereditario d'Olanda (1807), granduca di Berg e Clèves (1809), studiò, dopo il 1814, a Roma e Firenze. Sposò Carlotta B., figlia [...] del re Giuseppe. Col fratello Luigi Napoleone (Napoleone III), si affiliò alla carboneria e partecipò alle insurrezioni delle Romagne nel 1831. Lasciò una Histoire de Florence (pubblicata post. nel 1833) ...
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Canonista (Forlì 1795 - Roma 1867); fu da Pio IX nominato cardinale (1847), legato a Ravenna e dal 2 genn. al 10 marzo 1848 segretario di Stato. Seguì il papa a Gaeta e, dopo la restaurazione, fu membro [...] della congregazione degli studî e presidente del censo; pubblicò una Breve memoria sui catasti dello Stato pontificio (1862) ...
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Attore (Forlì 1830 - Rocca San Casciano 1899); figlio di patrioti e patriota egli stesso, diplomato in chimica, esordì come primo attore con Trenti e Venturini (1856-57), ma, per la figura poco aggraziata [...] e la grossa testa, si fece caratterista. Natura non fine, ma efficace, ebbe buoni successi e fu da Dumas padre paragonato a Lemaître. Fu infine direttore di una filodrammatica a Rocca San Casciano ...
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Mezzosoprano italiana (Forlì 1910 - Roma 2010). Iniziò la carriera teatrale nel 1935, sostenendo a lungo ruoli da comprimaria, per emergere, infine, nel 1947 alla Scala in Così fan tutte di W. A. Mozart [...] e in Mignon di A. Thomas. Dotata di tecnica impeccabile e di un timbro pieno e vellutato, si è distinta soprattutto nel repertorio rossiniano, donizettiano e dell'opéra-lirique francese ...
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Igienista italiano (Monte Gridolfo, Forlì, 1904 - Bergamo 2005). Prof. univ. dal 1938, insegnò igiene nelle univ. di Siena, Padova e Milano. Fu presidente della SItI Nazionale (1952-57 e 1969-72). Preparò [...] un vaccino contro il tifo e i paratifi, di notevole interesse sul piano applicativo, costituito da una sospensione di batterî uccisi mediante acetone e noto come vaccino di Giovanardi ...
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Giurista (Forlì 1578 - forse Bologna 1655). Insegnò diritto civile a Pisa, Bologna, Pavia. La sua opera maggiore è costituita dalle Controversiae iuris (1a ed. 1625 in 6 libri; ampliata in seguito a 22 [...] libri). Nel trattato De cambio nundinali (1645) combatté, in base al diritto canonico, la legittimità dell'interesse, sostenuta da molti contemporanei ...
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Uomo politico italiano (Forlì 1883 - Roma 1924). Deputato fascista, vicesegretario della confederazione dei sindacati fascisti. La sua uccisione (12 sett. 1924) per opera di tal Giovanni Corvi, che al [...] processo fu dichiarato infermo di mente, servì alla stampa governativa al fine di creare un diversivo all'indignazione suscitata dall'assassinio di G. Matteotti ...
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Patriota (Bologna 1802 - Forlì 1866); partecipò ai moti del 1831 e fu costretto a esulare a Corfù, a Malta, a Marsiglia e finalmente a Parigi, dove risiedette fino al 1848. Fu poi nominato commissario [...] straordinario dell'esercito pontificio nel Veneto e gli venne affidata una missione diplomatica a Parigi e a Londra (5 dic. 1848). Costretto ancora a esulare a Parigi, diresse infine (1860-65) la Gazzetta ...
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bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...
forlivese
forlivése agg. e s. m. e f. – Di Forlì, relativo o appartenente a Forlì, città e provincia della Romagna; abitante, originario o nativo di Forlì.