Pittore (Bologna 1628 - Forlì 1719). Allievo di F. Albani, ne uguagliò l'eleganza compositiva negli affreschi della sala Farnese nel Pal. Pubblico, e nell'Archiginnasio a Bologna (1660 circa). Lavorò poi [...] S. Stefano per la chiesa di S. Stefano di Reggio nell'Emilia; Flora nella Gall. Estense di Modena). Le opere più tarde (Forlì, cupola del duomo; affreschi nel Palazzo Pubblico e in palazzo Albicini; Le quattro Stagioni a Vienna, ecc.) sono tra le sue ...
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Famiglia insignoritasi di Forlì, forse di origine trevigiana, nota per Pietro "de Ordelaffo" fino dal 1070. Influente nel comune di Forlì, che Dante ricorda "sotto le branche verdi" (Inf. XXVII, 45: allusione [...] , si diede al mestiere delle armi, al soldo dei Visconti prima, di Venezia poi. Gli O. seppero riottenere la signoria di Forlì nel 1376 con Sinibaldo, nominato signore e vicario pontificio, ma ucciso nel 1385 dai nipoti Pino e Cecco. Di questi il ...
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Signore di Imola e Forlì (Savona 1443 - Forlì 1488), nipote di Sisto IV. Ambizioso e intrigante, ricevette (1473) la signoria di Imola, che la Chiesa aveva avuto per denaro da Galeazzo Maria Sforza, di [...] di Sisto IV e contro i Medici di Firenze organizzò nel 1478 la congiura de' Pazzi. Morto Pino Ordelaffi (1480), ebbe anche l'investitura di Forlì. Circondato da odî, implacabile tra tutti quello di Lorenzo il Magnifico, finì vittima di una congiura. ...
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Asceta domenicano (Venezia 1231 - Forlì 1314), svolse l'apostolato specialmente a Forlì, dove si conservano le reliquie ed è venerato come patrono. Festa, 5 giugno. ...
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Pittore (Forlì forse 1721 - ivi 1801). Allievo di F. Torelli, lavorò soprattutto a Forlì: suoi dipinti, tra l'altro, nella chiesa di S. Mercuriale e nella prefettura. ...
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Nobile famiglia di Forlì, nota dapprima col solo cognome de Calboli (dall'omonimo castello nell'Appennino Tosco-Romagnolo, di cui ebbe la signoria), poi, dal nome di un Pauluccio, condottiero (metà sec. [...] Raniero (o Rinieri), podestà in varie città di Romagna e dell'Emilia, morto combattendo contro gli Ordelaffi per la riconquista di Forlì (1296) e celebrato da Dante (Purg. XIV, 88-89). La discendenza di Raniero si estinse con un Francesco (1382), che ...
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Musicista (Roma 1602 - Forlì 1677), appartenente alla Scuola romana. Monaco camaldolese (1617), fu celebre come organista e compositore. Maestro di cappella a Volterra, Forlì, Iesi, Faenza, scrisse messe, [...] salmi, mottetti, litanie, madrigali, introducendo anche nella musica sacra il nuovo stile concertante di ascendenza monteverdiana ...
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Patriota (Forlì 1794 - Nîmes 1837), fratello di Giuseppe. Interessatosi di problemi sociali, fondò a Forlì una scuola lancasteriana di "Mutuo insegnamento", che, sospetta al governo, fu soppressa nel 1821. [...] Prese parte attivamente alla rivoluzione del 1831; dopo il suo fallimento andò in esilio ...
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Editore italiano (Forlì 1888 - S. Pellegrino Terme 1961), fondatore dell'omonima casa editrice. L'inizio della sua attività editoriale coincise con l'acquisto (1938) della casa Treves di Milano; continuò [...] le iniziative di questa, tra le quali la pubblicazione dell'Illustrazione Italiana fino al 1962, e ne promosse di nuove: si ricordano le collane "Vesta", "Il milione", "Classici della letteratura". Nel ...
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Letterato (Forlì 1582 - ivi 1664). Gesuita; membro dell'Accademia dei Filergeti di Forlì col nome di Cinonio, scrisse liriche italiane e latine di scarso valore, ma primeggiò tra i grammatici per le sue [...] Osservazioni della lingua italiana (2a parte 1644; 1a parte, post., 1685), che si continuarono a stampare fino all'Ottocento ...
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bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...
forlivese
forlivése agg. e s. m. e f. – Di Forlì, relativo o appartenente a Forlì, città e provincia della Romagna; abitante, originario o nativo di Forlì.