GHINELLI, Vincenzo
Fabrizio Di Marco
Figlio di Vincenzo, nacque il 28 marzo 1792 a Montescudo nel Forlivese (odierna provincia di Rimini).
La sua formazione di architetto avvenne presso lo zio Pietro [...] Ghinelli, con il quale collaborò negli anni Dieci al cantiere del teatro Comunale di Pesaro. Il primo incarico pubblico risale al 1819, quando si occupò della stesura definitiva del progetto per la chiesa ...
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SPADA, Virgilio. –
Alberto Bianco
Figlio di Paolo, tesoriere di Romagna, e della sua seconda moglie, la nobile forlivese Daria Albicini, nacque a Cesena il 17 luglio 1596 nel palazzo della Tesoreria.
All’età [...] di sei anni, al termine del mandato paterno, si trasferì a Roma con tutta la famiglia in casa dello zio Orazio di fronte a S. Andrea della Valle. Qui Spada ricevette la sua prima educazione, completata ...
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SARSINA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Doro LEVI
Augusto CAMPANA
Uno dei centri più antichi del Forlivese, nella parte alta della provincia, a 51 km. da Forlì e a 243 m. s. m. È situato nella valle [...] del Savio (l'antico Sapis) a sinistra del fiume, là dove la strada fa una larga ansa; conta 870 ab. Il territorio del comune che sale anche a 500 m. sul mare ed è discretamente vasto (67,97 kmq.), non ...
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CARRARI, Baldassarre ("a Curribus", "de Curibus", delle Carra; dall'erroneo "Curulis" deriva il Caroli del Cavalcaselle)
Ennio Golfieri
Nella storiografia forlivese sono ricordati due artisti di questo [...] . Santarelli, La Galleria e il Museo di Forlì, in Le Gallerie nazionali ital., III (1897), p. 148;C. Grigioni, B.C. il Giovane, pittore forlivese, in Arte e storia, XV (1896), pp. 91-93;Id., B.C. il Giovane di Forlì, in Rass. bibl. dell'arte ital., I ...
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RAINERI BISCIA, Antonio
Mario Casari
RAINERI BISCIA, Antonio. – Nacque a Villa Salto, un podere di famiglia presso Predappio, nell’Appenino forlivese, il 20 gennaio 1780, da Luigi Raineri e da Maria [...] Luigia Biscia.
La famiglia del padre discendeva dai conti di Bleda, che avevano ricevuto il palazzo di Salto dai fiorentini alla fine del XIV secolo. La madre era di nobile discendenza fiorentina. I beni ...
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Nativo di Forlì, o, secondo Filippo Villani, di Cascia, si disse e si considerò, in ogni caso, forlivese per la lunga dimora in questa città. Si diede all'astrologia e fu consigliere apprezzato presso [...] molte città (per esempio a Firenze nel 1260) e signori del tempo, specialmente presso Guido di Montefeltro (cfr. Inf. XXVII), che si sarebbe valso dei suoi consigli astrologici nel fatto d'arme contro ...
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PASQUI, Tito
Flavia Bugani
– Nacque a Forlì il 1° agosto 1846 da Gaetano e Geltrude Silvagni.
Il padre (1807-1879), imprenditore ingegnoso, fondò un’azienda produttrice di birra, introducendo la coltivazione [...] di oratore dall'eloquio brillante e sciolto.
Pasqui investì le sue qualità comunicative e organizzative anche nella vita amministrativa forlivese. Dal 1869 al 1889 e dal 1898 al 1901 fu eletto in Consiglio comunale, ricoprendo in più occasioni anche ...
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ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] uno dei temi discussi nel trattato.
Un presunto catalogo della biblioteca dell'A. trovasi in un foglio contenuto nel manoscritto forlivese della Lectura super Digesto veteri di G. da Cun, arricchita da "additiones" dell'A. (vedi "opere inedite", n. 7 ...
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Calvi, Pellegrino
Augusto Campana
Sono ben noti, ma non ancora precisamente valutati, anche dopo un saggio fondamentale del Barbi, due passi dell'umanista e storico forlivese Biondo Flavio (v.) che [...] costituiscono una testimonianza, indiretta ma quanto mai preziosa, di documenti e notizie tramandati dal C. in un'opera per noi perduta, nella quale erano trascritte anche alcune epistole dantesche.
Il ...
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PALMEZZANO, Marco
Luigi Coletti
Pittore, nato a Forlì, è incerto in quale anno: nel 1456 secondo l'iscrizione (d'altronde non chiara e non autentica) dell'autoritratto nella pinacoteca forlivese; nel [...] attribuire, anche per ragioni di stile, al 1531 e non al 1481. Una lacuna fra gli anni 1485 e 1492 nei documenti forlivesi trovati dal Grigioni ha fatto supporre che appunto in questo periodo il P. sia stato con Melozzo a Loreto e forse a Roma ...
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forlivese
forlivése agg. e s. m. e f. – Di Forlì, relativo o appartenente a Forlì, città e provincia della Romagna; abitante, originario o nativo di Forlì.