Anche se capita di leggere in giornali o siti scritti in italiano parole inglesi (in particolare di àmbito economico-finanziario, informatico, aziendale e manageriale) con la marca del plurale -s, noi sconsigliamo vivamente di adottare quest’uso: pe ...
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Buon giorno è la forma più diffusa, ma non è sbagliato scrivere buongiorno tutto attaccato. Come sostantivo, nell’accezione di ‘atto stesso dell’augurare’ (dare il buongiorno; se questo è il buongiorno...) [...] è più comune la forma univerbata (tutta atta ...
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L’uso del dimostrativo codesto è normale in Toscana, ignoto nel resto dell’Italia: parliamo della lingua dell’uso quotidiano, ma anche della lingua delle normali comunicazioni scritte. Sopravvive nella comunicazione scritta burocratico-amministrativ ...
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Allo stato attuale delle conoscenze, è da escludere una parentela tra le voci francese e italiana. Vi è senz’altro un’ammaliante somiglianza di suoni, ma ciò non basta a giustificare un nesso etimologico, una parentela originaria o un prestito succe ...
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Anticamente, alle origini della nostra lingua e concordemente con quanto accadeva in altre lingue che di fatto proseguivano il latino tardo parlato, esisteva un semplice sistema di allocutivi fondato sull’alternativa tra tu e voi (si legga questo ar ...
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Rispondere a questa domanda non è semplice per due motivi: 1) non abbiamo sotto mano la traduzione del romanzo curata da Serena Prina; 2) non sappiamo quale sia, secondo chi ci ha scritto, il “normale significato” del verbo confondersi. In tal senso ...
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Entrambe le forme sono corrette, in realtà. Si tratta di decidere quale dosaggio di formalità e gentilezza dare alla propria domanda (peraltro di per sé gentile, perché consistente in un’offerta appetibile). [...] Quel condizionale (vorresti) viene defini ...
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Visto che per stoccaggio s’intende l’operazione di stoccare, cioè «di immagazzinare e conservare in un deposito, o in recipienti di deposito, merci, materie prime, prodotti intermedî o finiti, nella quantità sufficiente per l’immissione periodica al ...
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Sì, vi sono tracce nella letteratura, fin dentro il Novecento (Grazia Deledda, per esempio) della forma piovette, che si uniformava per analogia all’uscita regolare del passato remoto della seconda coniugazione [...] (credere > credetti). La forma piovette ...
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Nell’uso contemporaneo, sia scritto che parlato, la d eufonica (quella di ad, in questo caso) si inserisce in genere solo quando le due vocali (quella della preposizione e quella con cui comincia la parola seguente) sono identiche: vado ad aprire, u ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...
formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango della terra; per estens., riferito all’opera...
Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto è quello di C. Raunkiaer, basato sull’adattamento...
Gruppo di artisti detto anche Forma 1 dal nome della rivista omonima di cui uscì un solo numero nel 1947; ne fecero parte C. Accardi, U. Attardi, P. Consagra, P. Dorazio, M. Guerrini, A. Perilli, A. Sanfilippo, G. Turcato. Il gruppo, attivo...