Nelle proposizioni interrogative indirette rette da una sovraordinata col verbo dire (qui: non vuole dire [che]), di norma va usato l'indicativo. Dunque la prima frase è corretta. ...
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La forma corretta è avrebbe potuto essere modificato. Con i verbi modali, in presenza di un infinito passivo (in questo caso: essere modificato) l’ausiliare del verbo reggente è avere. ...
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Se non proprio viecci, che rappresenta lo stadio estremo dell'assimilazione consonantica, molto frequente nella lingua parlata, in presenza di forme imperativali seguìte da pronomi enclitici (vieni + ci) [...] la tradizione in realtà vorrebbe la forma apoc ...
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In realtà la forma accudente rientra nella norma e nella normalità dei participi presenti dei verbi della terza coniugazione ed è certamente la forma corretta e consigliabile. Piuttosto, tra i verbi della [...] III, costituiscono non la maggioranza, ma un ...
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No, è una costruzione italianissima. Stare + gerundio esprime in italiano lo svolgimento di un'azione, segnala l'aspetto progressivo dell'azione indicata dal verbo (in questo caso: uscire). Se il caffè è quasi pronto, vuol dire che la sua uscita non ...
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Ha sempre pensato bene. Nella lingua colloquiale e in usi poco controllati, si sente effettivamente dire a differenza mia, a differenza tua ecc. («Io sono tutta naturale, a differenza tua»: così l’intrattenitrice televisiva Paola Ferrari, rivolta al ...
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Se chi ci scrive ha un dubbio simile, vuol dire che in Italia, da qualche parte e/o in qualche situazione comunicativa bruscamente colloquiale, qualcuno effettivamente dice “ti tocca picchiato”, senza che altri, a sua volta, malmeni lui a causa dell ...
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Si può dire quando i nomi si riferiscono a generi botanici compresi in famiglie e suddivisi in specie e varietà diversi: tra le Labiate esistono diverse Mente... ecc.; ma è possibile anche usare il plurale per riferirsi a tipologie più generiche, co ...
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Meglio non complicarsi la vita. Poiché, come si legge sotto la voce corvino nel GRADIT diretto da Tullio De Mauro, l'aggettivo vuol dire «di colore nero lucido con riflessi blu violacei come le penne del corvo», basterà scrivere (o dire) una crocchi ...
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Molto «colloquialmente parlando» quel pronome atono intensivo-affettivo (si) può essere accolto come un popolarismo da riservare alla lingua parlata negli usi più familiari o alla lingua scritta come scelta di coloritura mimetica del parlato, come a ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...
formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango della terra; per estens., riferito all’opera...
Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto è quello di C. Raunkiaer, basato sull’adattamento...
Gruppo di artisti detto anche Forma 1 dal nome della rivista omonima di cui uscì un solo numero nel 1947; ne fecero parte C. Accardi, U. Attardi, P. Consagra, P. Dorazio, M. Guerrini, A. Perilli, A. Sanfilippo, G. Turcato. Il gruppo, attivo...